"Si tratta di un caso unico nel suo genere", ci ha spiegato Andrea Marini, primo autore della ricerca e docente di neuroscienze e neurolinguistica all'Università di Udine. "Gli unici casi analoghi riportati in letteratura riguardano pazienti monolingue e comunque si tratta di ricerche piuttosto datate, in cui i soggetti non sono stati seguiti con la stessa capillarità con cui abbiamo seguito Alex". Quella del 19enne è una storia ricca di peculiarità dal punto di vista clinico: in seguito al trauma cranico subito nell'incidente, il ragazzo è stato in coma per un mese, e nel periodo successivo i medici del Koelliker di Torino hanno osservato la progressiva e completa perdita della funzionalità dell'emisfero sinistro. "Il ragazzo", racconta ancora Marini, "era diventato tetraplegico e completamente afasico, ovvero aveva perso del tutto l'uso della parola, a parte alcuni monosillabi".
A inizio 2011, gli esperti del centro Puzzle di Torino hanno avviato un protocollo riabilitativo estremamente massiccio: per 3 volte a settimana Alex si è sottoposto a riabilitazione fisioterapica, logopedistica e neuropsicologica, svolgendo anche attività conversazionali di gruppo. Un percorso seguito con determinazione e caparbietà, che in capo a quattro anni ha portato risultati sorprendenti: "Abbiamo osservato", spiega Marini, "un recupero inatteso delle capacità di linguaggio. L'aspetto più interessante è che il recupero è avvenuto sia in italiano, la lingua in cui si svolgeva la terapia conversazionale, che in romeno, lingua non trattata. Si tratta di un recupero parallelo unico nel suo genere".
Sottoponendo il cervello di Alex a risonanza magnetica funzionale, un esame che permette di scoprire quali aree del cervello si attivano in concomitanza con particolari attività svolte dal paziente, gli scienziati hanno inoltre osservato che una regione dell'emisfero destro del cervello di Alex viene reclutata per generare parole in entrambe le lingue. "Da questa osservazione", dice Marini, "l'ipotesi che sia avvenuto uno 'switch' cerebrale, dall'emisfero sinistro a quello destro. Non possiamo esserne assolutamente certi, perché non sappiamo come fosse organizzato il cervello di Alex prima dell'incidente, ma in genere è l'emisfero sinistro a controllare la generazione delle parole, eccetto in una piccola percentuale della popolazione. Il fatto che Alex sia destrimane e che il recupero sia avvenuto in modo globale e graduale - il ragazzo al momento è un afasico lieve - sono forti indicazioni dell'avvenuto 'trasferimento'".
Grazie
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