mercoledì 31 agosto 2016

TERREMOTI SOCIAL MEDIA TERRORISMO MEDIATICO. E. MENTANA, Il veleno nel web, QUOTIDIANO.NET, 31 agosto 2016

NON erano ancora arrivati i primi soccorsi nei comuni colpiti dal terremoto, una settimana fa, e già il tam tam sui social network indicava drastiche scelte: “mandiamo gli sfollati negli hotel occupati dai profughi, e loro nelle tende”, stabiliva stringenti misurazioni: “la magnitudo è del 6.2 e non del 6.0 come dice l’istituto di geofisica, vogliono fregare i terremotati”, imponeva di riporre i portafogli: “non versiamo un euro per le sottoscrizioni, perché tutto finisce alle banche e non alle popolazioni”, suggeriva fondi alternativi: “si incameri il jackpot del superenalotto e lo si devolva alle vittime del sisma”. Orrori, assurdità, bufale assolutamente ininfluenti sulle scelte pratiche dell’emergenza, ma devastanti per il confronto non solo virtuale nell’opinione pubblica. 

ETOLOGIA. I CANI CAPISCONO LE PAROLE COME L'UOMO. REDAZIONE, I cani capiscono le parole, in modo simile a come fa l’uomo, LA STAMPA, 30 agosto 2016

I cani sanno riconoscere le parole e le distinguono, insieme alle intonazioni con cui vengono pronunciate, e lo fanno in modo molto simile a come l’uomo comprende quello che dicono i suoi simili. Utilizzano infatti le stesse regioni del cervello che l’uomo attiva quando usa il linguaggio: una capacità probabilmente acquisita nel corso dell’evoluzione, quando sono stati addomesticati. Lo dimostra sulla rivista Science lo studio coordinato da Attila Andics, dell’università ungherese Loránd Eötvös. 

domenica 28 agosto 2016

SOCIAL MEDIA E CONTENUTI DA LEGGERE COMPRENDERE CONDIVIDERE. MARIO FAGOTTO F. 28 agosto 2016

Sarebbe interessante sapere quanti navigatori, di fronte ad un articolo, leggano prima l'articolo comprendendone il senso per poi cominciare la sarabanda delle eventuali condivisioni sollecitate da quelle opzioni che, in forma iconica, ammiccano sulla sinistra dell'articolo stesso. Non avviene, forse, il contrario? Che si dia un'occhiata distratta al titolo oppure alle prime righe e poi si avvii la procedura di condivisione verso Facebook, Twitter, Linkedin, Pinterest, email, ecc. ecc.? A che cosa poi serva questa condivisione forzata lascio la risposta a chi abbia voglia di trovarne una sensata.

Personalmente credo, purtroppo, che in queste pratiche navigatorie prevalga il titillamento frenetico, la compulsione a pigiare tasti ed icone, la tendenza a creare collegamenti all'infinito perdendo tempo prezioso da un contenitore all'altro senza prestare attenzione ai contenuti che gli articoli dovrebbero veicolare (non mi soffermo sui documenti audio-visivi di cui si sa che la maggior parte risultano indecifrati da parte degli utenti).

venerdì 26 agosto 2016

LO STATO DELLA CULTURA OGGI. A. SANTAGATA, L’era dell’ignorante ipermoderno, IL MANIFESTO, 25 agosto 2016

Chiunque abbia avuto occasione di frequentare le facoltà umanistiche italiane non potrà che condividere il pessimismo di Davide Miccione nel suo Lumpen Italia. Il trionfo del proletariato cognitivo (Ipoc, pp. 2012, euro 16). In un saggio agile e spietato l’autore dà voce a un’insofferenza comune o, per meglio dire, a una comune perdita di senso. La definizione d’«ignorante ipermoderno», utilizzata per descrivere l’uomo nuovo dell’età digitale, non può che destare una certa ritrosia in chi crede nella diversità dei saperi.

TERREMOTO E RUMORE MEDIATICO INUTILE. I. DIAMANTI, Il dopo-terremoto sommerso di parole, LA REPUBBLICA, 26 agosto 2016

(...)
Un altro terremoto che ha travolto molte località, molti borghi, molte abitazioni e, insieme, molte vite. Era già avvenuto altre volte, non tanti anni fa, non lontano da qui. E purtroppo avverrà ancora. In qualche altro paese, in qualche altra città. D'altronde, come si sente dire spesso, in questi giorni, si tratta di un evento prevedibile. Anche se non proprio in quei luoghi e in quei giorni. Perché il nostro è uno "Stato di emergenza". Permanente. Noi, per abbassare il rischio, dovremmo praticare la prevenzione, in modo sistematico. Nella realizzazione del patrimonio immobiliare. Nella gestione del territorio.

mercoledì 24 agosto 2016

PSICOLOGIA SOCIALE. LA SOCIETA' PSICOTICA CONTEMPORANEA E IL CONFLITTO INDIVIDUALE. M. MAGATTI, La violenza individuale nella «società psicotica», CORRIERE DELLA SERA, 23 agosto 2016

Uno degli aspetti più sorprendenti del tempo che viviamo è che, nonostante condizioni economiche precarie e scarse prospettive per il futuro, il livello di conflitto sociale continua a essere alquanto limitato. Esiste, è vero, un diffuso malcontento che si incanala nei vari populismi. Ma, al di là di qualche fiammata (come la protesta contro la riforma del lavoro in Francia, Occupy wall street a New York o la «rivolta dei forconi» in Italia), non si ha traccia di un vero conflitto sociale. Al contrario, le cronache sono piene di episodi violenti legati al terrorismo di matrice islamica, al femminicidio, alle stragi di singoli uomini in «preda alla follia».

martedì 23 agosto 2016

CINEMA. I 100 FILM PIU' BELLI DAL 2000 AD OGGI. DA LA REPUBBLICA, 23 agosto 2016

A stabilire la classifica è stata una 'speciale giuria' composta da 177 critici cinematografici provenienti da 36 paesi: i giornalisti sono stati interpellati dalla BBC per stabilire quali fossero i film più memorabili dal 2000 a oggi. Una particolare (e molto parziale) classifica, basata esclusivamente sui gusti dei critici contattati. Ovviamente i gusti sono da cinefili e non troverete i grandi film da incasso, come le saghe alla Harry Potter o i blockbuster in stile fumetto, eccezion fatta per il 'Batman' di Nolan. E per il primo italiano bisogna aspettare addirittura la posizione numero..


DA BLOGGER AD INFLUENCER. MASS MEDIA E NUOVE TECNOLOGIE. A. LONGO, Un esercito di influencer: le aziende a caccia di chi ha più follower, LA REPUBBLICA, 22 agosto 2016

RACCONTANO come vivono, come si vestono. Cosa mangiano e in quali posti (meravigliosi) viaggiano. O, semplicemente, propagano come un sonar le proprie idee in fatto di politica, economia, società. Sono gli ''influencer'' su internet, divenuti ormai sono una categoria ben nutrita e diversificata, a quanto emerge da una nuova infografica pubblicata da Smart Insights, azienda americana specializzata in digital marketing.

lunedì 22 agosto 2016

DIPENDENZA E TECNOLOGIA. ADOLESCENTI A RISCHIO. L. CASTAGNERI, Drogati di follower e “mi piace”: la nuova dipendenza comincia a 11 anni, LA STAMPA, 22 agosto 2016

Capita anche di arrivare a litigare con le amiche. E non per un fidanzatino o un vestito più bello. Oggi a scatenare la gelosia tra i teenager è molto spesso qualche «mi piace» in più catturato da una fotografia pubblicata su Instagram. Una ricerca dell’Osservatorio nazionale adolescenza lo racconta bene: il numero dei like o dei commenti positivi ricevuti sui social influenza l’autostima del 55 per cento dei ragazzi tra i 13 e i 19 anni. Anche la quantità degli amici o dei follower li condiziona: più sono, più sei riconosciuto, sia in Rete sia nella vita reale. Ma chi si occupa da vicino di questi temi racconta i bambini sviluppano la “dipendenza da notifica” già a 11 anni, tra le scuole elementari e le medie. E se online sono poco considerati o ricevono commenti negativi si sminuiscono, tendono ad autoescludersi, vivono male.  

giovedì 18 agosto 2016

CONTRO LE SOCIOLOGIE TRISTI. UN SAGGIO DI P. GODANI. M. SPANO', I repertori obliqui che ci abitano, IL MANIFESTO, 18 agosto 2016

Il cuore segreto, e obliquamente esposto, di questo nuovo libro di Paolo Godani è la glossa apposta da Franco Fortini a un celebre apoftegma adorniano: «Dice Adorno: non si dà vita vera nella falsa. Correggerei (tutto sommato, con Lenin): non si dà vita vera se non nella falsa».

martedì 16 agosto 2016

REGNO UNITO. PEDAGOGIA PSICOLOGIA. ADOLESCENTI INFLUENZA SOCIALE OSSESSIONE COSMETICA E MODELLI DA IMITARE. C. BELLONI, I ragazzi vittime dell’immagineAllarme per gli adolescenti, CORRIERE DELLA SERA, 16 agosto 2016

Andare in crisi per il proprio aspetto fisico non è più una prerogativa solo delle ragazze. Secondo una recente ricerca inglese, infatti, gli adolescenti maschi soffrono della stessa ansia per il loro aspetto e, come le coetanee, arrivano a sviluppare disordini alimentari e tensioni
anto che diverse associazioni di volontariato, che si occupano di salute ed educazione, hanno deciso di fare appello al mondo della scuola per cercare di prevenire i rischi.



lunedì 15 agosto 2016

LA POLEMICA SUL MULTICULTURALISMO. ANTROPOLOGIA. A. M. RIVERA, Augé, Žižek e la vecchia polemica su multiculturalismo e stili di vita, IL MANIFESTO, 9 agosto 2016

Con gli attentati terroristici è tornata in auge la condanna del “politicamente corretto”, del relativismo culturale, soprattutto del multiculturalismo. Vituperato, quest’ultimo, non solo da qualche studioso britannico (et pour cause), ma anche da alcuni intellettuali francesi, fra i quali l’illustre Marc Augé, in un’intervista rilasciata il 16 maggio scorso a Luca Mastrantonio.

venerdì 12 agosto 2016

LA MORTE E IL RICORDO OGGI. S. GIVONE, Anna Marchesini, bisogna morire
 per essere vivi, L'ESPRESSO, 8 agosto 2016

Bisognava che morisse, perché ci si ricordasse di lei... A molti sarà venuto in mente un pensiero del genere, in occasione della morte di Anna Marchesini. Non che alla bravissima attrice fossero mancati i riconoscimenti che meritava. Ma la nostra attenzione nei suoi confronti era scemata e le luci della ribalta ormai puntate altrove l’avevano costretta a fare un passo indietro, in seconda o terza fila. Solo nel momento del congedo ci siamo accorti di quanto ci mancasse. Di qui i frettolosi e anche un po’ sospetti tentativi di risarcimento. Quella stessa televisione che l’aveva messa da parte si è premurata di dirci quanto fosse unica e insostituibile. Per non parlare dei social network, dove si è assistito alla nobile gara fra chi meglio aveva saputo apprezzarla e chi ora la rimpiange di più.

martedì 9 agosto 2016

AMICIZIA RICONOSCIMENTO E SOCIAL MEDIA. E. TEBANO, In un caso su due l’amicizia non viene ricambiata, CORRIERE DELLA SERA, 8 agosto 2016

All’epoca dei social media è facile rischiare di considerare amico anche chi non lo è. Un esperimento appena pubblicato sulla rivista Plos One rivela però che lo facciamo anche nei rapporti che viviamo di persona: in quasi un caso su due, infatti, il nostro senso di amicizia non è ricambiato. 

MODELLI SOCIAL DA IMITARE. M. T. VENEZIANI, Federica Pellegrini: ecco perché è un’icona di stile anche fuori dall’acqua, CORRIERE DELLA SERA, 9 agosto 2016

Le ragazze oggi vogliono tutte assomigliare a Federica Pellegrini, considerata un modello di stile anche fuori dall’acqua, come Gigi Hadid, la modella più famosa del momento, che guarda caso è anche una ex atleta. Un metro e 77 centimetri, Federica affascina con il suo fisico plastico e statuario, reso potente dagli allenamenti, ma rispettoso della femminilità. 

PIU' DIRITTI PER TUTTI. IL DIRITTO ALLA POLIGAMIA. L. MANCONI, La poligamia non può essere un diritto civile in Italia, CORRIERE DELLA SERA, 8 agosto 2016

Hamza Piccardo, voce assai ascoltata dell’Islam italiano, composto da molti stranieri e da un numero significativo di nostri connazionali diventati musulmani, ha affermato: «Se è solo una questione di diritti civili, ebbene la poligamia è un diritto civile». 

lunedì 8 agosto 2016

SOCIETA' ITALIANA E SINGLE. C. MORVILLO, Ecco gli Sneet, i nuovi single Né fidanzati, né a caccia, né in flirt, CORRIERE DELLA SERA, 4 agosto 2016

L’amore riguarda tutti. Anche chi l’ha perso. Anche chi non l’ha ancora trovato. È un luogo dove senti che “in due e meglio” e appartiene anche a noi single che un amore non l’abbiamo. Per noi, è il luogo dell’attesa e può essere un bel posto. Non me ne vogliano quelli che preferiscono stare in coppia, anche se ci stanno male, anche se ci si annoiano. 

sabato 6 agosto 2016

MODELLI SOCIAL DA IMITARE. F. BANDIRALI, Gianluca Vacchi compie 49 anni: «Sono un seduttore perché ascolto», CORRIERE DELLA SERA, 4 agosto 2016

È senza dubbio il personaggio più social del momento: Gianluca Vacchi, imprenditore bolognese, compie 49 anni (il 5 agosto). Per il suo compleanno ha programmato una festa con gli amici, come da copione standard. Il suo account Instagram adesso conta 2 milioni e quattrocento mila follower, (come il modello Lucky Blu Smith, per fare un paragone): è circondato da un lusso senza limiti, da un gruppo di amici con cui condivide tutto e le foto sono dei momenti della sua vita quotidiana (al lavoro, al mare o in montagna che sia) viaggiano sui 100 mila like ognuna sui social. Laureato in economia e commercio a Bologna, a 29 anni è uscito dall’operatività dei ruoli dell’azienda di famiglia, la Ima (che produce macchine automatiche per il processo e il confezionamento di prodotti farmaceutici, cosmetici, gestita dal cugino Alberto Vacchi), di cui però è ancora azionista e membro del consiglio di amministrazione. 

giovedì 4 agosto 2016

PSICOLOGIA DEL LAVORO. DA LA REPUBBLICA, 3 agosto 2016

http://kikukula4.blogspot.it/2016/08/lavoro-e-salute-redazione-dipendenza.html

SOCIOLOGIA DEL TERRORISMO. I. DIAMANTI, La rivolta generazionale che alimenta il terrorismo, LA REPUBBLICA, 4 agosto 2016

È difficile capire cosa spinga tante persone, spesso di origine maghrebina, ma nate e vissute in Europa - e soprattutto in Francia - a provocare tante vittime, tanto sangue. Me lo sono chiesto nei giorni scorsi, passeggiando lungo la Promenade des Anglais, a Nizza. Dove, poche settimane fa, un uomo, alla guida di un camion, ha compiuto un massacro, uccidendo oltre 80 persone