giovedì 30 aprile 2020

EPIDEMIE PANDEMIE E BUONE NOTIZIE DALLA RICERCA. REDAZIONE, Coronavirus, lo studio cinese: “Il 100% dei pazienti guariti da Covid-19 sviluppa anticorpi”. Burioni: “Buona notizia”, IL FATTO, 30 aprile 2020

Uno studio cinese pubblicato su Nature Medicine, e firmato da scienziati della Chongqing Medical University, che per il virologo Roberto Burioni è una “buona notizia”, perché dimostra che chi guarisce dopo essere stato contagiato dal coronavirus sviluppa anticorpi. “Seppure in quantità variabili, i pazienti guariti da Covid-19 producono anticorpi contro il virus. Questo è bene perché rende affidabile la diagnosi sierologica e, se gli anticorpi fossero proteggenti, promette bene per l’immunità”. Burioni posta su Twitter il grafico dello studio dove si dimostra, riassume dalla Emory University di Atlanta il virologo italiano Guido Silvestri, che “285 su 285 (100%) pazienti con Covid-19 sviluppano IgG contro Sars-CoV-2 entro 19 giorni dall’inizio dei sintomi clinici”.

lunedì 27 aprile 2020

LEZIONI DAL VIRUS. EPIDEMIE PANDEMIE E INSEGNAMENTI PER IL FUTURO. L. PASTORE, "Siamo tornati alla preistoria, dobbiamo cambiare il nostro modo di vivere", REPUBBLICA.IT, 27 aprile 2020

"Questo tsunami che si è abbattuto su di noi, ci mette di fronte a una sfida epocale. Qui non si tratta solo di uscire da una situazione di emergenza gravissima, ma anche di rivedere la nostra visione del mondo per il futuro e dobbiamo iniziare a farlo a partire dalle scuole, perché è lì che si costruiscono le prossime generazioni, è lì che ci sono i nostri figli, che tra poco dovranno vivere da adulti in questo mondo".

sabato 25 aprile 2020

ATTENZIONE E SOCIETA' MODERNA. A. M. IACONO, L’attenzione distratta nella società virtuale, IL MANIFESTO, 23 APRILE 2020

Isolati e connessi, si dice. Vi è una perdita dell’attenzione. Non ci si riesce a concentrare che per poco tempo, poi bisogna passare altrove. Vuoto che copre vuoto. E il vuoto crea ansia e l’ansia l’angoscia e poi il panico. Enrico Campo ha scritto un libro sull’attenzione che ha per titolo: La testa altrove. L’attenzione e la sua crisi nella società digitale (Donzelli, pp. 272, euro 28,00).

EPIDEMIE PANDEMIE. ANCORA SU CAUSE, PREVENZIONE ED EFFETTI. MANCUSO, BURIONI, DE MASI. INTERVISTE DI R. LUNA, REPUBBLICA.IT, APRILE 2020



S. MANCUSO

mercoledì 22 aprile 2020

EPIDEMIE PANDEMIE E VIRUS NELLE LACRIME. REDAZIONE, Coronavirus, si nasconde anche nelle lacrime dei malati, REPUBBLICA.IT, 22 aprile 2020

Il virus Sars-Cov-2, responsabile della pandemia Covid-19, è attivo anche nelle lacrime e nelle secrezioni oculari dei pazienti positivi al virus: è quanto emerge da una importante ricerca pubblicata dalla rivista Annals of Internal Medicine e realizzata dai ricercatori dell’Istituto Nazionale Malattie Infettive Spallanzani di Roma.

PAESI BASSI UNA LEGGE SULL'EUTANASIA NEI CASI DI DEMENZA. REDAZIONE, Paesi Bassi, sì all'eutanasia anche in caso di demenza, REPUBBLICA.IT, 22 aprile 2020

AJA - I medici dei Paesi Bassi potranno eseguire l'eutanasia per i pazienti affetti da demenza avanzata che abbiano dato precedentemente il loro consenso, seppur non più in grado di reiterare il loro desiderio di porre fine alla propria vita. Fino ad oggi, era richiesto che il paziente confermasse il proprio consenso prima di procedere.

sabato 18 aprile 2020

LEZIONI DAL VIRUS. EPIDEMIE PANDEMIE E RIFLESSIONI PSICO-SOCIO-FILOSOFICHE. R. RONCHI, Le virtù del virus. Dal volume I TEMPI DEL VIRUS, cit.

Le virtù del virus
Rocco Ronchi
Difficile non farsi prendere dal demone dell’analogia quando ci si misura con l’enormità dell’evento pandemia. Nelle riflessioni che accompagnano il suo diffondersi a macchia d’olio, il Covid 19 è diventato una sorta di metafora generalizzata, quasi il precipitato simbolico della condizione umana nella post-modernità. Era già successo, quarant’anni fa, con l’Hiv e si ripete puntualmente oggi. La pandemia si presenta come una sorta di experimentum crucis, grazie al quale sono verificate ipotesi che dalla politica vanno agli effetti della globalizzazione, alla trasformazione della comunicazione nel tempo della rete fino a raggiungere le vette della più rarefatta considerazione metafisica.

EPIDEMIE PANDEMIE E EFFETTI PSICOLOGICI. L. ZOJA, Paranoia e virus. Dal volume collettivo I TEMPI DEL VIRUS. Edito da DOPPIOZERO e scaricabile dal sito

Il 11.9.2001, quando una aggressione terrorista distrusse le Torri Gemelle, abitavo a New York. Mi misi a studiare tutto quello che riguardava la paranoia e cominciai a scrivere un libro sulla presenza di questo disturbo: non nelle istituzioni psichiatriche ma nella popolazione “normale” e nella vita qotidiana. Non ero rimasto sconvolto tanto dall’attacco: si conosceva già l’esistenza di un fondamentalismo islamico paranoico, i proclami di Osama Bin-Laden si leggevano in internet. A quello si poteva esser preparati. Nuova era invece la paranoia collettiva che in un attimo ci aveva circondato. Quella che Jung chiamava “infezione psichica” stava contagiando tutti: malgrado i nostri sforzi per mantenerci lucidi, anche me e i colleghi psicoanalisti.


https://www.doppiozero.com/ebook/i-tempi-del-virus

lunedì 13 aprile 2020

EPIDEMIE PANDEMIE E RICERCA DELLE CAUSE. C. AUGIAS, Il virus antropocenico,TG2 13 aprile 2020


La causa della pandemia è il disordine mondiale
prodotto da 7 miliardi di esseri umani. L'alterazione
della natura che si riscuote e si ribella

sabato 11 aprile 2020

EPIDEMIE PANDEMIE E RIAPERTURA DELLE PRODUZIONI. B. LATOUR, Immaginare gesti-barriera contro il ritorno alla produzione pre-crisi, ANTINOMIE, 9 aprile 2020

Potrebbe esserci qualcosa di inappropriato nel guardare all’era post-crisi quando gli operatori sanitari sono ancora “in prima linea”, milioni di persone stanno perdendo il lavoro, e molte famiglie in lutto non possono nemmeno seppellire i loro morti. Eppure, è proprio questo il momento di lottare affinché la ripresa economica, una volta terminata la crisi, non ci riporti allo stesso vecchio regime climatico contro il quale finora abbiamo tentato, senza successo, di combattere.
Dal sito ANTINOMIE

EPIDEMIE PANDEMIE E STATO D'ECCEZIONE. RISPOSTA A G. AGAMBEN. D. GRASSO, AGAMBEN, IL CORONAVIRUS E LO STATO DI ECCEZIONE, MINIMA&MORALIA, 27 febbraio 2020

Giorgio Agamben ha pubblicato il 26 febbraio sul Manifesto il suo punto di vista sul Coronavirus. Il titolo dell’articolo è, manco a dirsi: Lo stato d’eccezione provocato da un’emergenza immotivata. Che altro, qualcuno si chiederà, avrebbe potuto scrivere il filosofo romano? Ma proprio questo è il problema.

 La prevedibilità delle affermazioni del filosofo e l’apparente assenza di argomentazioni impegnative nel suo contributo sono state accolte da molti con sorpresa. Eppure non tutti si sono stupiti: la stanchezza di certi paradigmi e la scarsa vitalità del panorama teorico-politico fanno di simili prese di posizione lo specchio di una condizione più generale. Quando, di fronte alla realtà sfaccettata e cangiante del mondo, le formule interpretative si ripetono identiche a sé stesse, si può avere la sensazione che la critica abbia aperto almeno in parte la strada al dogmatismo, nel senso kantiano di derivazione di concetti da concetti senza l’irruzione di un esterno che li vivifichi. Questo “esterno” dovrebbe mettere alla prova confini e rapporti tra categorie, così che queste ultime non appaiano sospettosamente intatte, inscalfibili.

EPIDEMIE PANDEMIE E STATO D'ECCEZIONE.RISPONDE AD AGAMBEN R. ESPOSITO.Curati a oltranza, ANTINOMIE, 28 febbraio 2020

Leggendo questo testo di Nancy ritrovo i tratti che da sempre lo caratterizzano – in particolare una generosità intellettuale che io stesso ho sperimentato in passato, traendo ampia ispirazione da suo pensiero, soprattutto nei miei lavori sulla comunità. Ciò che a un certo momento ha interrotto il nostro dialogo è stata la netta avversione di Nancy al paradigma di biopolitica, cui ha sempre opposto, come anche in questo stesso testo, la rilevanza dei dispositivi tecnologici – come se le due cose dovessero necessariamente essere in contrasto. Quando invece perfino il termine «virale» indica una contaminazione biopolitica tra linguaggi diversi – politici, sociali, medici, tecnologici – unificati dalla stessa sindrome immunitaria, intesa come polarità semanticamente contraria al lessico della communitas. Benché lo stesso Derrida abbia abbondantemente fatto uso della categoria di immunizzazione, probabilmente nel rifiuto di Nancy di confrontarsi con il paradigma di biopolitica può aver influito la distonia che ha ereditato da Derrida nei confronti di Foucault. Stiamo comunque parlando di tre tra i maggiori filosofi contemporanei.
Roy Andersson, You, the Living
Immagine dal sito ANTINOMIE

EPIDEMIE PANDEMIE E STATO D'ECCEZIONE. RISPONDE AD AGAMBEN J-L. NANCY. Eccezione virale, ANTINOMIE, 27 FEBBRAIO 2020

Giorgio Agamben, un vecchio amico, sostiene che il coronavirus differisce appena da una semplice influenza. Dimentica che per la «normale » influenza  disponiamo di un vaccino di provata efficacia. E anche questo va ogni anno riadattato alle mutazioni virali. Nonostante ciò la «normale» influenza uccide sempre diverse persone e il coronavirus per il quale non esiste alcun vaccino è capace di una mortalità evidentemente ben superiore. La differenza (secondo fonti dello stesso genere di quelle di Agamben) è di circa 1 a 30: non mi pare una differenza da poco.
Immagine dal sito ANTINOMIE

EPIDEMIE PANDEMIE LA SITUAZIONE IN UMBRIA. REDAZIONE, In Umbria il virus è meno letale, LA NAZIONE, 11 aprile 2020

gia, 11 aprile 2020 - L'Umbria è la regione con il minor tasso di letalità per il Covid-19. Dall'inizio della crisi infatti la percentuale delle vittime, rispetto al totale dei contagiati, è del 3,9 per cento. Un dato che in qualche modo rincuora, anche se resta il dato oggettivo di 52 vittime legate in qualche modo al Coronavirus e soprattutto un tasso percentuale che è cresciuto di mezzo punto (da 3,39 a 3,90 per cento) nel giro di una settimana, dal 2 al 9 aprile. In questa triste classifica in testa c'è la Lombardia con il 18,2%, poi le vicine Marche con il 13,4%. E' invece del 39% il tasso di capienza delle Terapie intensive nel Cuore Verde: su 106 posti disponibili per il Covid, infatti, i ricoveri a ieri erano 39.

INFLUENCER E SOCIETA' DEGLI ECCESSI. C. DI ZANNI, Bisceglie, 37enne muore durante l'intervento di chirurgia estetica: aperta inchiesta, REPUBBLICA.IT, 11 aprile 2020

Un arresto cardiaco mentre le stavano praticando l’anestesia per un intervento di chirurgia plastica, una liposuzione alle cosce. Alessia Ferrante, 37 anni, è morta così nel primo pomeriggio di venerdì 10 aprile in un poliambulatorio privato di Monopoli.


ANTROPOLOGIA. FOTOGRAFATA UNA COMUNITA' IN BRASILE. G. TALIGNANI, Amazzonia, ecco gli Yanomami: nuove foto della tribù che 'resiste', REPUBBLICA.IT, 23 NOVEMBRE 2016

A PIU' di un anno non c'era alcuna traccia dei Moxihatetema. Loro, uno dei tre gruppi delle comunità Yanomami "incontaminate" o “incontattate” dall’uomo, sono indigeni che vivono nella foresta Amazzonica brasiliana. Oggi, queste comunità vulnerabili e preziose, sono nuovamente in pericolo.

ANTROPOLOGIA. EPIDEMIE PANDEMIE E GENOCIDI INCOMBENTI. G. TALIGNANI, Coronavirus, morto giovane indio Yanomami. "Ora le popolazioni indigene sono seriamente a rischio", REPUBBLICA.IT, 11 aprile 2020

La paura di perdere migliaia di indigeni e decine di popolazioni di incontattati dell'Amazzonia sta diventando sempre più concreta. L'arrivo del coronavirus nelle zone più remote, dove vivono migliaia di indigeni, totalmente privi in alcuni casi sia di strutture sanitarie sia di ospedali vicini per essere curati, rischia di sconvolgere per sempre la vita di alcuni popoli dell'Amazzonia brasiliana.


EPIDEMIE PANDEMIE E REGNO DEI FINI. R. DE MONTICELLI, I preziosi, improvvisi risvegli dopo le grandi crisi dell’umanità, IL MANIFESTO 10 aprile 2020

Agli inizi di questa crisi, paradossalmente, un fremito di speranza attraversò la vita di molti di noi. Di fronte al disastro le cui proporzioni diventavano di giorno in giorno più terribili, ci si trovò a disperare magari di noi stessi, ma a sperare nella possibilità di un vero rinnovamento della vita italiana.


EPIDEMIE PANDEMIE E SCUOLA. P. VITTORIA, La nuova sfida sarà la «didattica a vicinanza», IL MANIFESTO, 11 aprile 2020

In tempi in cui la decostruzione è considerata un metodo di conoscenza della complessità umana, in cui le nette distinzioni non sono certamente adatte a descrivere le imprevedibilità dell’essere, in cui le dicotomie non sono ammesse perché troppo rigide, proprio in quest’epoca di labirinti dell’essere, siamo cascati in una dimensione rigidamente cartesiana del cogito ergo sum, di netta e ineludibile separazione tra corpo e mente. I nostri bambini possono abitare con la mente spazi inesplorati, inediti, sorprendenti, viaggiare, andare lontano, scoprire luoghi impensabili, ma i corpi sono chiusi tra le quattro mura.

venerdì 10 aprile 2020

SOMMARIO ARTICOLI EPIDEMIE PANDEMIE. 10 aprile 2020

INTERPRETAZIONI DELL'EPIDEMIA PANDEMICA
CAUSE, ORIGINI, MOTIVAZIONI

EPIDEMIE PANDEMIE GLI EFFETTI DELLE RESTRIZIONI IN UNA RICERCA INTERNAZIONALE. REDAZIONE, oronavirus, studio internazionale: "Evitati 200mila ricoveri grazie ai decreti", IL GIORNO, 10 aprile 2020

Milano, 10 aprile 2020 - Dall'inizio dell'epidemia al 25 marzo scorso, le restrizioni alla mobilità decise dal governo italiano hanno evitato il ricovero ospedaliero di almeno 200mila persone e ridotto progressivamente la capacità di contagio del 45%. Questi dati emergono da uno studio in uscita sulla prestigiosa rivista scientifica PNAS, elaborato da un gruppo di scienziati italiani di Politecnico di Milano, Universita' Ca' Foscari Venezia, Universita' di Zurigo, Epfl di Losanna e UNiversità di Padova.

EPIDEMIE PANDEMIE E GLOBALIZZAZIONE. S. LEVANTESI, L’epidemiologo Snowden: “Questa pandemia specchio di una globalizzazione letale, IL MANIFESTO, 9 aprile 2020

Può la storia delle epidemie aiutarci a comprendere la pandemia di coronavirus? Cosa abbiamo sbagliato in passato e cosa dobbiamo imparare a non sbagliare più? In che modo il Covid-19 ha cambiato il nostro rapporto con la morte? Ne parliamo con Frank Snowden, storico americano delle epidemie e della medicina, esperto di storia italiana moderna e professore all’Università di Yale, che in questo periodo vive in Italia.

EPIDEMIE PANDEMIE QUARANTENA GIOVANI E REAZIONI PSICOLOGICHE. L. CASOLARI, Coronavirus, i giovani patiscono di più l’isolamento. Così si può ridurre l’insofferenza sociale, IL FATTO, 8 aprile 2020

Un giovane paziente mi scrive: “Se questa è la fine del mondo, fa proprio schifo”. In effetti quando avevamo immaginato la fine della razza umana apparivano nei film o nei libri scenari apocalittici con una terra desolata post nucleare o post asteroide.

mercoledì 8 aprile 2020

EPIDEMIE PANDEMIE RIDUZIONE DELLA VITA ETICA, POLITICA E SOCIALE A NUDA VITA. G. AGAMBEN, Chiarimenti, 17 marzo 2020

Un giornalista italiano si è applicato, secondo il buon uso della sua professione, a distorcere e falsificare le mie considerazioni sulla confusione etica in cui l’epidemia sta gettando il paese, in cui non si ha più riguardo nemmeno per i morti. Così come non mette conto di citare il suo nome, così nemmeno vale la pena di rettificare le scontate manipolazioni. Chi vuole può leggere il mio testo Contagio sul sito della casa editrice Quodlibet. Piuttosto pubblico qui delle altre riflessioni, che, malgrado la loro chiarezza, saranno presumibilmente anch’esse falsificate.
https://www.quodlibet.it/giorgio-agamben-chiarimenti


EPIDEMIE PANDEMIE. RIFLESSIONI DI UN FILOSOFO. A. BADIOU, Sulla situazione epidemica, DOPPIOZERO, 27 marzo 2020


Si direbbe che la prova epidemica dissolve ovunque l’attività intrinseca della Ragione e obbliga i soggetti a ritornare ai tristi effetti – misticismo, narrazioni, preghiere, profezie e maledizioni – a cui il Medioevo era abituato quando la peste ripuliva i territori.

Di conseguenza, mi sento un po’ obbligato a mettere insieme alcune idee semplici. Direi volentieri cartesiane.
(…)
Questo transito locale tra specie animali fino ad arrivare all’uomo costituisce il punto d’origine di tutta la faccenda. Solo allora entra in gioco un fatto fondamentale del mondo contemporaneo: l’accesso del capitalismo di Stato a un rango imperiale, vale a dire una presenza intensa e universale sul mercato mondiale. Da qui, innumerevoli reti di diffusione, prima che, chiaramente, il governo cinese fosse in grado di confinare totalmente il punto d’origine – di fatto, una provincia intera, quaranta milioni di persone –, cosa che alla fine riuscirà a fare con successo, ma troppo tardi affinché all’epidemia fosse impedito di diffondersi per le vie – gli aerei, le navi – dell’esistenza mondiale.

EPIDEMIE PANDEMIE E DEMOCRAZIA. L. BACCELLI, Il rischio, già forte, dell’assenza di conflitto sociale, IL MANIFESTO, 27 marzo 2020

È nello stato di eccezione che si manifesta l’essenza del politico? Non dobbiamo seguire Carl Schmitt fino in fondo, ma non c’è dubbio che in questi giorni siamo costretti a riconsiderare radicalmente il significato stesso di concetti come democrazia, diritti fondamentali, Stato di diritto.

EPIDEMIE PANDEMIE E STATO D'ECCEZIONE. M. CALCULLI, La vita contro il profitto: la vera “guerra” ai tempi del coronavirus, IL MANIFESTO, 29 marzo 2020

«Mai come ora la nostra comunità deve stringersi forte come una catena a protezione del bene più importante, la vita. Se dovesse cedere un solo anello di questa catena saremmo esposti a pericoli più grandi, per tutti».

EPIDEMIE PANDEMIE E RIFLESSIONI SOCIOLOGICHE. F. FERRAROTTI, Oltre la crisi. Ferrarotti: «Il futuro non è della tecnica, il Covid-19 lo dimostra» Intervista di A. ZACCURI, AVVENIRE, 7 aprile 2020

«Ma gli olandesi hanno pensato che qualcuno, alla fine, i tulipani glieli dovrà comprare?». Franco Ferrarotti parla al telefono dalla sua casa di Roma, ogni tanto si interrompe per un saluto al figlio che lo chiama sull’altra linea, e poi torna a rispondere alle domande dell’intervistatore. Anche se, in realtà, l’intervista se la sta facendo da solo: prevenendo obiezioni, disegnando scenari, mettendo in campo tutta la sua esperienza di sociologo (fu lui, nel 1961, a ottenere la prima cattedra universitaria italiana dedicata alla disciplina). Oggi è il suo compleanno, 94 anni da celebrare in circostanze che, per quanto difficili, non mortificano affatto la curiosità di questo intellettuale infaticabile. «È un periodo terribile, di grande sofferenza per molti – ammette Ferrarotti – ma è anche una straordinaria occasione di ripensamento. Il futuro sarà diverso da come l’avevamo previsto, proprio per questo dobbiamo avere il coraggio di rifondarlo su categorie nuove».

EPIDEMIE PANDEMIE E STATO D'ECCEZIONE. B. C. HAN, Scenari. La società del virus tra Stato di polizia e isteria della sopravvivenza, AVVENIRE, 7 aprile 2020

Nato a Seul e docente di Filosofia e Studi Culturali alla Universität der Künste di Berlino, Byung–Chul Han è considerato uno dei più importanti filosofi contemporanei. Di recente Nottetempo ha pubblicato la nuova edizione di uno dei suioi saggi più noti, Eros in agonia (pagine 96, euro 13,00).


lunedì 6 aprile 2020

EPIDEMIE PANDEMIE E STATISTICA. C. ZUNINO, Coronavirus, "i contagiati in Italia sono 5-6 milioni", REPUBBLICA.IT, 6 aprile 2020

ROMA - Il primo a far decollare il concetto di "contagiati sommersi", intervistato da Repubblica, fu il riservato capo della Protezione civile, Angelo Borrelli: "Il rapporto di un malato certificato ogni dieci non censiti è credibile", disse riferendosi alle stime di chi sa. Oggi, con la sua Protezione civile che individua i positivi totali in 128.948, significherebbe un milione e 300 mila contagiati reali in Italia. Ma lavori medico-statistici aggiornati spingono in avanti la cifra: al 6 aprile, secondo le ricerche più aggiornate, gli affetti da coronavirus sono stimati tra cinque e sei milioni.

domenica 5 aprile 2020

EPIDEMIE PANDEMIE E NARCISISMO. D'ARIA, PAOLINI, Coronavirus, volersi bene: tinta, ceretta e manicure. Il fai-da-te aiuta l'umore e prepara alla videochat, REPUBBLICA.IT, 5 aprile 2020

Il pane, certo. La farina e l’acqua minerale. Ma anche il “castano scuro” e il “biondo cenere”. Come Sergio Mattarella e tanti uomini in astinenza da barbiere, anche per milioni di italiane l’emergenza ha significato mettere tra parentesi l’appuntamento con parrucchiere ed estetiste. Facendo scattare un fai-da-te che ha messo sotto pressione gli scaffali di supermercati e farmacie. E imponendo anche alle meno esperte un corso accelerato all’uso di colore, ammoniaca e cerette.

sabato 4 aprile 2020

EPIDEMIE PANDEMIE FRA CAUSE E SOLUZIONI. A. L. LARA, Covid-19, non torniamo alla normalità. La normalità è il problema, IL MANIFESTO, 5 aprile 2020

NOTA DEL TRADUTTORE

Quello che segue è l’articolo più intelligente, o uno dei migliori, che abbia letto sul Covid-19. Perciò ho fatto la fatica di tradurlo dallo spagnolo.
L’autore è Ángel Luis Lara, sceneggiatore e studioso di cinema il quale, evidentemente forzato a casa, si è messo a studiare la situazione. Ho conosciuto Ángel nel 2009 a San Cristóbal, in Chiapas, a un incontro promosso dall’Esercito zapatista di liberazione nazionale (Ezln) e chiamato “La digna rabia”, a cui lui, io e molti altri intellettuali e militanti erano stati invitati dagli zapatisti e dove ciascuno ha tenuto una sua “ponencia”, intervento, di fronte a migliaio di indigeni, messicani e gente venuta da ovunque e sedendo a fianco dei comandanti dell’Ezln e al subcomandante Marcos (oggi Galeano).

EPIDEMIE PANDEMIE E ORIGINI DEL VIRUS. INTERVISTA CON IL BIOLOGO ROB WALLACE, «I virus figli dell’agro business», ALIAS, 2 aprile 2020

Secondo il biologo statunitense Rob Wallace, che da 25 anni studia le interrelazioni fra il nostro modello produttivo e i nuovi patogeni, il ruolo dell’agricoltura industriale e degli allevamenti intensivi è determinante nella diffusione delle epidemie. Nel suo libro Big Farms Make Big Flu (I grandi allevamenti producono grandi influenze), uscito nel 2016, ha analizzato come le cause strutturali di alcune malattie emergenti possano essere rintracciate nel l’attuale sistema di produzione di cibo. Una visione che rimette al centro il dibattito sulla salute pubblica contro gli interessi delle grandi corporazioni.

EPIDEMIE PANDEMIE E PREVISIONI. INTERVISTA CON DAVID QUAMMEN. IL FATTO, 4 aprile 2020

Pensava di fare lo scrittore, e alla fine l’ha fatto. E anche se si occupa di scienza, è sempre William Faulkner a guidarlo. Perché “le persone, pure quando leggono di scienza, vogliono prima di tutto leggere storie”.

David Quammen è “uno dei più brillanti scrittori americani di non fiction, anzi – come ha scritto il New York Times – uno dei più brillanti scrittori americani, punto”. Dal suo primo articolo sulle zanzare (“animali insopportabili, ma qualcuno prima o poi bisognava ne parlasse bene”), Quammen ha lavorato sul campo al seguito di scienziati in posti remoti, dalle foreste tropicali al Mare Artico. Ha scritto reportage e libri. Tra questi Spillover, tornato best-seller in tempi di coronavirus. Ci risponde dalla sua casa in Montana, dove ha scelto di vivere “per quella prossimità tra cose, bestie, posti, animali, forze della natura capaci di assassinarci con sublime indifferenza”.