sabato 11 aprile 2020

INFLUENCER E SOCIETA' DEGLI ECCESSI. C. DI ZANNI, Bisceglie, 37enne muore durante l'intervento di chirurgia estetica: aperta inchiesta, REPUBBLICA.IT, 11 aprile 2020

Un arresto cardiaco mentre le stavano praticando l’anestesia per un intervento di chirurgia plastica, una liposuzione alle cosce. Alessia Ferrante, 37 anni, è morta così nel primo pomeriggio di venerdì 10 aprile in un poliambulatorio privato di Monopoli.





La donna, influencer nel campo dell’estetica con 106 mila follower su Instagram, viveva a Bisceglie ed era molto conosciuta in città anche perché figlia di uno storico calciatore biscegliese, Renzo Ferrante, che allena le giovanili dell’Unione calcio Bisceglie. Il pm di turno della procura di Bari ha aperto un’inchiesta.

Il titolare del poliambulatorio, il chirurgo plastico Francesco Reho, è formalmente indagato per omicidio colposo. Il professionista è già stato sentito a sommarie informazioni nell'immediatezza dei fatti dai carabinieri, fornendo la sua ricostruzione dell'accaduto.

Stando a quanto accertato finora, la donna si sarebbe dovuta sottoporre, in anestesia locale, ad un intervento di asportazione di tessuto adiposo dalle gambe. Immediatamente dopo la somministrazione del farmaco anestetico, la 37enne ha avvertito un malore. In passato si era sottoposta a diversi altri interventi di chirurgia plastica in altri studi medici, mentre l'ultimo, risalente all'ottobre 2019, era stato eseguito nel poliambulatorio di Monopoli.

"Siamo a disposizione degli inquirenti e collaboreremo, come abbiamo già fatto. Il dottor Reho è estremamente dispiaciuto e affranto per l'accaduto", afferma l'avvocato Gregorio Baldassarre, difensore del chirurgo plastico.

Il medico - sottolinea il difensore - era in procinto di eseguire sulla donna un piccolo intervento di asportazione di tessuto adiposo quando, subito dopo l'anestesia, la paziente ha avuto un arresto cardiaco ed è morta. Il medico è stato sentito ieri dai carabinieri prima di essere iscritto nel registro degli indagati.

"Gli investigatori - precisa l'avvocato - non hanno dovuto procedere a sequestro con sigilli perché è stato il dottor Reho a mettere la struttura a disposizione per i necessari accertamenti. Il professionista - aggiunge il legale - è particolarmente dispiaciuto perché con la donna c'era un anche un rapporto di collaborazione professionale, in quanto lei era una promoter delle attività dell'ambulatorio".

A Bisceglie, intanto, tutto il mondo del calcio biscegliese si è stretto intorno alla famiglia Ferrante: “A Renzo, bandiera storica del calcio biscegliese e dirigente responsabile del nostro settore giovanile, va il nostro più grande abbraccio”, si legge in una nota del Bisceglie calcio, squadra cittadina che milita nel campionato di serie C

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