domenica 5 aprile 2020

EPIDEMIE PANDEMIE E NARCISISMO. D'ARIA, PAOLINI, Coronavirus, volersi bene: tinta, ceretta e manicure. Il fai-da-te aiuta l'umore e prepara alla videochat, REPUBBLICA.IT, 5 aprile 2020

Il pane, certo. La farina e l’acqua minerale. Ma anche il “castano scuro” e il “biondo cenere”. Come Sergio Mattarella e tanti uomini in astinenza da barbiere, anche per milioni di italiane l’emergenza ha significato mettere tra parentesi l’appuntamento con parrucchiere ed estetiste. Facendo scattare un fai-da-te che ha messo sotto pressione gli scaffali di supermercati e farmacie. E imponendo anche alle meno esperte un corso accelerato all’uso di colore, ammoniaca e cerette.



Così nel calo complessivo delle vendite di beni voluttuari nelle prime sei settimane dell’emergenza, spiccano in controtendenza i dati sull’acquisto di tinture per capelli (che salgono di oltre il 34 per cento in confronto allo stesso periodo del 2019), seguito dai prodotti per la depilazione (+ 6,5 per cento): altro balzo quello del comparto creme per il corpo e le mani, con un + 20,2 che però — dice Nicola De Carne, retailer client business partner di Nielsen — include il boom dei gel disinfettanti.


Sentirsi a posto è la parola d’ordine, anche quando le notizie fanno paura e l’istinto è di cedere allo sconforto. Anche per chi non deve mettersi in videochat dalla scrivania di casa ogni giorno con colleghi e superiori. «Lasciarsi andare non è mai positivo perché significa tenere la porta aperta a forme depressive magari già latenti», avverte la psicologa Paola Medde. «Quando la mattina ci guardiamo allo specchio — prosegue la psicologa — il nostro aspetto può condizionare l’umore della giornata e le relazioni familiari a cominciare da quella con il partner, già messa a dura prova dalla presenza continua dei bambini» .

Scegliere bene è importante: «I prodotti di nuova generazione — spiega Elisabetta Fulgione, specialista in Dermatologia e Venereologia dell’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli — hanno reso i trattamenti casalinghi più sicuri. Ma meglio scegliere prodotti privi di ingredienti aggressivi o allergizzanti, orientandosi verso quelle all’acqua o all’olio che durano meno ma creano pochi danni» . Le anallergiche si trovano in farmacia: «Le clienti entrano per le mascherine e il gel — spiega la farmacista romana Olimpia Rapisarda Rizzo — ma poi si fermano davanti agli scaffali del beauty: tinture e strisce depilatorie vanno a ruba» . E quali colori prediligere? «Una nuance più chiara evita brutte sorprese» , spiega Carla Scesa, docente di cosmetologia all’Università di Siena, suggerendo di applicare «una noce di maionese sulle punte per sfruttare il potere nutriente dell’uovo e l’effetto lucidante del limone» .

Video, chat, piattaforme on line. Sul web, in aiuto di tutte quelle che nella vita normale non hanno un capello fuori posto, impazzano i tutorial per evitare chiome bicolori e tenere in ordine inguine e ascelle. Sulla rete impazzano poi i consigli della nonna: fondi del caffè per fare lo scrub della pelle, limone per i talloni screpolati, yogurt, patate e cetrioli per le borse sotto agli occhi. Ma meglio non azzardare. E così parrucchieri ed estetiste corrono ai ripari. Daniela Cervino ha un salone di bellezza nella capitale, ai Parioli, e insieme alla sorella Elisa — che gestisce un centro estetico a Battipaglia — fornisce su Instagram i segreti per un colore casalingo quasi perfetto. «Ho portato a casa il libro con tutti i colori utilizzati dalle clienti. E tubi e tubetti, avendo un amico fornitore all’ingrosso, li faccio recapitare a domicilio. In tante però mi chiamano: “Daniela salvami! quando sarà voglio essere io la prima del primo giorno di apertura…» .

E il fronte della lotta ai peli di troppo? «Se la ceretta non l’abbiamo mai fatta prima da sole — spiega Alessandra Vasselli, cosmetologa dell’Aideco — piuttosto che avventurarci con quella a caldo, rischiando di procurarci irritazioni e follicoliti, meglio scegliere creme depilatorie» .
Per lo smalto semipermanente che inizia a sbeccarsi, online c’è un’overdose di kit per rimuoverlo. Così come di spray per chi ha fretta di mimetizzare la ricrescita: basta una spruzzata e si è pronti per la conference call, e poco importa se alla prima doccia colerà via. Vale la teoria del mezzo busto. Camicia, giacca per strafare. E pantofole sotto al tavolo.

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