domenica 29 giugno 2014

SOCIOLOGIA. I MALI DELLA SOCIETA' DELLA TRASPARENZA. A. GUERRERA, Quanto è pericoloso vivere senza segreti. Recensione a Byung-Chul Han, LA REPUBBLICA, 29 giugno 2014

E se la tanto idolatrata trasparenza fosse un male assoluto? Byung-Chul Han, filosofo tedesco di origine coreana, ne è convinto. E così, dopo La società della stanchezza, è tornato con l’imprescindibile La società della trasparenza . Han è un acuto osservatore delle trame umane e digitali del XXI secolo. E, rievocando La società trasparente di Gianni Vattimo, abbatte il mito "feticista e totalizzante" della trasparenza. 


giovedì 26 giugno 2014

FEMMINICIDIO NELLA ROMA ANTICA. P. FANTAUZZI, l femminicidio raccontato duemila anni fa In quelle lapidi i delitti nell’antica Roma, L'ESPRESSO, 23 giugno 2014


Quando la scorsa primavera fu uccisa dall’ex fidanzato, che dopo averla accoltellata le diede fuoco mentre era ancora in vita, Fabiana Luzzi non aveva ancora 17 anni. Proprio come Prima Florenzia, gettata nel Tevere da suo marito Orfeo. Un tragico destino che accomuna due adolescenti che si erano appena affacciate alla vita ma separate fra loro da quasi duemila anni.

Di Prima Florenzia, vissuta al tempo della Roma imperiale, non si sa praticamente nulla. Non c’è modo di capire cosa possa aver spinto il consorte a ucciderla e se fu poi condannato per l’orrendo delitto. L’unica cosa rimasta della sua triste sorte sono le poche righe fatte incidere dalla famiglia in una iscrizione funeraria ritrovata nella necropoli di Isola Sacra, a Fiumicino, dove abitava: “Restuto Piscinese e Prima Restuta posero a Prima Florenzia, figlia carissima, che fu gettata nel Tevere dal marito Orfeo. Il cognato Dicembre pose. Ella visse sedici anni e mezzo”.


ANNIVERSARI. MICHEL FOUCAULT. R. CICCARELLI, L'immanenza della libertà, IL MANIFESTO, 25 giugno 2014

el tren­ten­nale dalla scom­parsa di Michel Fou­cault, la tra­du­zione in ita­liano del corso al Col­lège de France Del governo dei viventi (Fel­tri­nelli, pp 384, euro 35, a cura di Pie­raldo Rovatti e Debo­rah Borca) è l’occasione per rac­con­tare gli ultimi cin­que anni di ricerca del filo­sofo fran­cese. Dal 1980 al 1984 Fou­cault rivo­lu­ziona ancora una volta il suo pen­siero. Que­sta svolta è stata con­si­de­rata come un riflusso del cri­tico del potere verso tema­ti­che nar­ci­si­sti­che. Il pas­sag­gio dall’analisi del sistema car­ce­ra­rio di Sor­ve­gliare e punire alla genea­lo­gia delle pra­ti­che di sé nell’antica Gre­cia o negli stoici di epoca romana a molti era sem­brato la subli­ma­zione della sin­go­la­rità di un filo­sofo dichia­ra­ta­mente omo­ses­suale o la cele­bra­zione di un dan­dy­smo tra­sgres­sivo. 

lunedì 23 giugno 2014

SOCIOLOGIA. A COSA SERVE? C. BORDONI, La sociologia è morta e rinata, LA LETTURA,

La vecchia sociologia, ultimamente ridotta a ruolo ancillare con le sue incerte previsioni politiche, si è dimostrata incapace di adeguarsi ai tempi. Scienza démodée, osservatrice passiva della realtà. Alain Touraine ha mandato in fibrillazione il mondo accademico con il suo dissacrante La fin de la société (2013); 


ANTROPOLOGIA OGGI 3. G. VITIELLO, Come siamo diventati neo-primitivi, LA LETTURA, 22 giugno 2014

In un punto imprecisato all’inizio del nuovo millennio, nelle strade delle grandi città apparvero i segni di una mutazione antropologica. Nulla a che fare con Pasolini e con il suo lamento sulla fine del mondo contadino. La scomparsa delle lucciole era ormai alle spalle; cominciava la comparsa delle mutande. Erano state fino a pochi anni prima l’ultima bandiera dell’intimità, a cui era concesso di sventolare solo dal pennone di uno stendipanni o nella burrasca di un incontro amoroso. Poi un bel giorno ci guardammo intorno ed era tutto un fiorire di mutande sgargianti, variamente firmate e decorate, che sporgevano dal bordo dei pantaloni a vita bassa.I sismografi più sensibili del costume intuirono subito che per decifrare quel segno non bastava intendersi di moda o di sartoria. 

ANTROPOLOGIA OGGI 2. E. COMBA, Chagnon: usanze culturali ridotte a nuda vita, IL MANIFESTO, 22 giugno 2014


ANTROPOLOGIA OGGI. ROVELLI C., Nella savana a caccia con gli Hadza, SOLE 24 ORE, 22 giugno 2014


domenica 15 giugno 2014

SOCIOLOGIA DELLA CRISI ECONOMICA. C. BORDONI, Morire di crisi, IL FATTO, 14 giugno 2014

VAI A: http://kikukula4.blogspot.it/2014/06/sociologia-della-crisi-economica-c.html

Göran Therborn is Professor Emeritus of Sociology at the University of Cambridge and author of The World: A Beginner’s Guide.

Inequality is not just about the size of our wallets. It is a socio-cultural order which, for most of us, reduces our capabilities to function as human beings, our health, our dignity, our sense of self, as well as our resources to act and participate in the world. This book shows that inequality is literally a killing field, with millions of people dying premature deaths because of it. These lethal effects of inequality operate not only in the poor world, but also, and increasingly, in rich countries, as Therborn demonstrates with data ranging from the US, the UK, Finland and elsewhere. Even when they survive inequality, millions of human lives are stunted by the humiliations and degradations of inequality linked to gender, race and ethnicity, and class. But this book is about experiences of equalization too, highlighting moments and processes of equalization in different parts of the world - from India and other parts of Asia, from the Americas, as well as from Europe. South Africa illustrates the toughest challenges. The killing fields of inequality can be avoided: this book shows how. Clear, succinct, wide-ranging in scope and empirical in its approach, this timely book by one of the world’s leading social scientists will appeal to a wide readership.

venerdì 13 giugno 2014

BRASILE. MONDIALI DI CALCIO E QUESTIONE SOCIALE. F. MARCELLI, Mondiali e questione sociale, IL FATTO, 13 giugno 2014

Dobbiamo tutti noi esser grati all’ineccepibile acribia con cui Achille Varzi (un passato da pilota automobilistico) e Claudio Calosi, non senza “emozione”, ci hanno restituito il testo di un vastissimo poema filosofico in volgare toscano, Le tribolazioni del filosofare, che par essere il ‘gemello speculativo’ della più nota Commedia dantesca. Anche qui, difatti, l’endecasillabo s’abbina con la terza rima e, sia sul piano lessicale che per altre costanti inerenti la loro ‘geografia’, le due opere palesano una sicura corrispondenza. 

FILOSOFIA. M. BARISON, La Comedia metaphysica che spedisce i filosofi all'inferno, IL FATTO, 13 giugno 2014

Dobbiamo tutti noi esser grati all’ineccepibile acribia con cui Achille Varzi (un passato da pilota automobilistico) e Claudio Calosi, non senza “emozione”, ci hanno restituito il testo di un vastissimo poema filosofico in volgare toscano, Le tribolazioni del filosofare, che par essere il ‘gemello speculativo’ della più nota Commedia dantesca. Anche qui, difatti, l’endecasillabo s’abbina con la terza rima e, sia sul piano lessicale che per altre costanti inerenti la loro ‘geografia’, le due opere palesano una sicura corrispondenza. 

domenica 8 giugno 2014

SOCIOLOGIA. BAMBINI DI STRADA. F. TADDIA, G come gol, LA STAMPA, 8 giugno 2014

«Il calcio non è solo per gli uomini: ma per quelli a cui piace giocare». Parole che sono uno spettacolare gol in rovesciata contro la facile retorica, se a pronunciarle è una bambina di 10 anni, strappata grazie ad un pallone dalla strada e da un destino con solo due opzioni previste: spacciare o prostituirsi. Parole che sono ossigeno vitale per Philip Veldhuis, olandese di 31 anni, di cui una decina passati come allenatore nel settore giovanile dell’Amsterdam, che ha scelto di mollare tutto e di trasferirsi nelle favelas di Rio de Janiero con l’intento di fare qualcosa di concreto per i giovani. 

martedì 3 giugno 2014

SOCIETA' ED EVENTI IMPREVEDIBILI. G. DORFLES, Le ricadute imprevedibili degli avvenimenti eccezionali. Recensione a Mario Perniola, CORRIERE DELLA SERA, 3 giugno 2014

L a storia non ha quasi mai un andamento rettilineo, non solo per chi ne è il protagonista, ma per chi ne valuta gli accadimenti dall’esterno in un secondo tempo. È per questo, anzi, che molto spesso i dati storici ci sorprendono a posteriori e ci chiediamo come mai non corrispondano a quel processo che a noi sembrerebbe il più legittimo. Ma, se questo è il caso più comune, tuttavia, ci sono


dei casi che vanno al di là della normale procedura che a noi sembrerebbe una ragionevole successione dei fatti; e spesso questa accidentalità è proprio quello che cambia inaspettatamente il procedere degli eventi. Ne abbiamo molti esempi sotto gli occhi; e del resto basta leggere attentamente un testo storico, senza pregiudizi «di parte», per scoprire una quantità di contraddizioni che rendono più affascinante la vicenda storica.

PSICOLOGIA. INCONSCIO E COSCIENZA. S. MODEO, L'inconscio batte la coscienza, LA LETTURA, 1 giugno 2014

Oh la mente, la mente ha montagne; precipizi/ a picco, spaventosi, da nessuno penetrati. Può crederli da/ poco solo chi mai vi fu sospeso. E la nostra poca resistenza/ non può a lungo occuparsi di quei dirupi e quegli abissi». Sono versi — dagli Ultimi sonetti di Gerard Manley Hopkins, poeta ottocentesco da cui si irradia tutto il Novecento sperimentale — che condensano in un’unica visione le profondità psichiche che ci minacciano e la necessità, se non di rimuoverle, almeno di velarle.