lunedì 24 settembre 2018

INSTAGRAM SOCIAL CHE RENDE INFELICI. M. MUSSO, Instagram, il social della perfezione che ci rende infelici, REPUBBLICA.IT, 21 settembre 2018

UN VIAGGIO strepitoso, una colazione con i fiocchi, un panorama mozzafiato e un selfie impeccabile. Il tutto impacchettato con innumerevoli filtri di bellezza, combinazioni chiaro-scuro per mettere in risalto i particolari e una pioggia di hashtag che fanno registrare in media 4,2 miliardi di like al giorno. È il mondo di Instagram, il social della perfezione, che innumerevoli volte al giorno decidiamo di aprire sui nostri smartphone per scorrere velocemente foto e video e aggiornarci sulle ultime novità delle persone che abbiamo deciso di seguire. Ma parliamoci chiaro: anche un soggetto banale diventa splendido quando la fotografiamo e la postiamo su instagram. Ed è proprio la ricerca di questa perfezione, a metà strada tra realtà e finzione, che ci costringe a una corsa interminabile verso il raggiungimento di stili di vita ideale, impeccabile, in un eterno confronto con gli altri utenti. Alimentando in alcuni di noi sensi di inadeguatezza e bassa autostima.

martedì 18 settembre 2018

DROMOLOGIA E URBANISTICA. PAUL VIRILIO. REDAZIONE, È morto Paul Virilio, pensatore visionario della dromologia, REPUBBLICA.IT, 18 settembre 2018

PARIGI - Il filosofo, sociologo e urbanista francese Paul Virilio, teorico della dromologia (scienza che studia la velocità), autore di una riflessione critica sulla pervasività delle nuove tecnologie e sui rischi che vi sono associati, è morto all'età di 86 anni. Il funerale si è svolto ieri "nella più stretta intimità familiare", una settimana dopo il decesso, avvenuto il 10 settembre scorso. L'annuncio della scomparsa del pensatore libertario e visionario è stato dato oggi dalla figlia Sophie Virilio.

giovedì 13 settembre 2018

RICERCA OXFAM. GIOVANI E DISEGUAGLIANZA. B. ARDU', Oxfam, in Italia l'ascensore sociale è bloccato. I giovani pagano il conto delle disuguaglianze, REPUBBLICA.IT, 13 settembre 2018

Disorientali da una scuola che non orienta, sfruttati sul lavoro e con un futuro incerto anche sulla loro vecchiaia (detto in parole povere chissà se mai vedranno una pensione), i giovani italiani vivono sulla loro pelle e respirano nell'aria tutta la diseguaglianza generazionale che li accompagna nella vita. Non ci vuole molto: basta un confronto con i loro genitori e i loro nonni (spesso fonti di reddito per i nipoti con le loro pensioni). E' l'età della diseguaglianza. Così è stata definita quella che va da 18 ai 35 anni da una ricerca Demopolis per Oxfam.

mercoledì 12 settembre 2018

IL GIOCO PER I PEDIATRI AMERICANI. N. PANCIERA, Il gioco dei bambini? Per i pediatri Usa talmente importante da dover essere prescritto dal medico, LA STAMPA, 11 settembre 2018

I bambini non giocano all’aperto e prediligono piuttosto intrattenersi con i dispositivi digitali. Eppure, il gioco libero è uno degli strumenti di apprendimento più potenti a loro disposizione. «Il gioco è un’occasione unica per promuovere le abilità socio-emotive, cognitive, linguistiche e di autoregolazione che costituiscono la funzione esecutiva e il cervello prosociale. Inoltre, il gioco supporta la formazione di relazioni sicure, stabili e ricche con tutti gli altri esseri umani che li accudiscono e di cui i bambini hanno bisogno per prosperare» si legge nel documento. L’attività ludica, proseguono i ricercatori, «migliora la struttura e la funzione del cervello e promuove le funzioni esecutive (cioè il processo di apprendimento), consentendoci di perseguire gli obiettivi e di ignorare le distrazioni».