sabato 14 gennaio 2012

DURKHEIM. LE REGOLE DEL METODO SOCIOLOGICO, 1895. Capitolo primo

CHE COSA SONO I ‘FATTI SOCIALI’?


   Il saggio “Le regole del metodo sociologico” fu scritto nel 1895 e si compone di sei parti a cui si aggiungono una Introduzione ed una conclusione. La traduzione italiana è disponibile per i tipi di Einaudi (2008).

Nella prima parte l’autore cerca di precisare quale sia l’oggetto della ricerca sociale. Questo oggetto è proprio ciò che D. chiama “FATTO SOCIALE”. Ma che cos’è un ‘fatto sociale’?

domenica 8 gennaio 2012

SOCIOLOGIA DELLA GLOBALIZZAZIONE. PAOLINELLI P., RECENSIONE A L. MARTELL, VIAPO, inserto culturale del quotidiano Conquiste del Lavoro, 1° ottobre 2011

Da molto tempo si avvertiva l'esigenza di uno studio che facesse luce sulla globalizzazione e la mitologia che ne è seguita sin dalla comparsa di tale categoria interpretativa nei primi anni '80 del secolo scorso. Finalmente questo studio è arrivato. Era ora! Davvero non se ne poteva più di leggere e ascoltare tanta approssimazione su un fenomeno che riguarda la vita di tutti gli abitanti del pianeta. E così, ad un anno dalla sua edizione inglese, Einaudi ha appena pubblicato un lavoro di Luke Martell, Sociologia della globalizzazione, 404 pagg., 26,00 euro. Si tratta di un'opera che segna una svolta negli studi su questo tema.

mercoledì 2 novembre 2011

SOCIETA' ANIMALI. PERCONTI P., Anche gli elefanti fanno i conti con lo specchio, IL MANIFESTO, 9 dicembre 2006

Di fronte allo specchio gli oranghi si avvicinavano di più e sporgevano le labbra verso l'immagine come per baciarla Charles Darwin
Finora la scienza ci aveva assicurato che solo l'aristocrazia dei primati superiori fosse in grado di riconoscersi in una superficie riflettente. Ci si aspetta, infatti, che questa prerogativa sia associata a comportamenti sociali complessi, dotati di empatia e cooperazione La recente performance di Happy, un elefante che sembra riconoscersi allo specchio, mette in crisi le acquisizioni per cui questi animali sarebbero privi di prerogative così sofisticate.


In questa pagina si possono vedere alcuni filmati degli elefanti "consapevoli"

SOCIETA' ANIMALI. RICCI L., A lezione di morale dai ratti. Anche alcune specie animali hanno una società basata sulla giustizia, IL SOLE 24 ORE, 21 agosto 2011


«Come può l'uomo conoscere, con la forza della sua intelligenza, i moti interni e segreti degli animali? Da quale confronto fra essi e noi deduce quella bestialità che attribuisce loro?» Chissà se quando Montaigne metteva su carta questi pensieri, nella sua torre immersa nella campagna del Périgord, poteva immaginare la corrispondenza d'amorosi sensi che lega i ratti, che soffrono nel vedere i loro simili torturati, e che rinunciano alle leccornie se per averle viene inflitta una scossa ai loro compari. Chissà se sospettava la smaccata avversione per le ingiustizie dei cebi dai cornetti, che controllano con attenzione che i propri compagni siano trattati correttamente. O che i bonobo hanno tutt'altra idea su come condividere un piatto di cibo rispetto agli scimpanzé, e che questi ultimi puniscono chi arriva tardi per la cena, quando la regola imposta dai perfidi ricercatori è che nessuno mangia se non sono tutti presenti. O, ancora, che l'unico modo che aveva l'etologa russa Nadia Ladygina-Kohts per fare scendere dal tetto il testardissimo scimpanzé Joni era di mettersi a piangere. E che le elefantesse sanno delicatamente prendersi cura di chi sta male, come le orche o i delfini, che sono cetacei assai compassionevoli.

BEKOFF M., PIERCE J., Giustizia selvaggia. La vita morale degli animali, Dalai, Milano, 2011