venerdì 31 gennaio 2014

ANTROPOLOGIA ED EVOLUZIONE. REDAZIONE, Abbiamo meno freddo grazie al Dna di Neanderthal, LA REPUBBLICA, 30 gennaio 2014

IL MODERNO genoma umano non-africano contiene tracce degli antenati Neanderthal, ma il Dna dei Neanderthal non è distribuito uniformemente nel genoma umano. A dirlo, uno studio pubblicato sulla rivista Nature da parte di Sriram Sankararaman e colleghi dell'Harvard Medical School, Boston. I geni dei Neanderthal sono stati trovati con alta frequenza nelle regioni che riguardano la pelle e le caratteristiche dei capelli, e potrebbero aver aiutato i moderni umani ad adattarsi all'ambiente più freddo diverso da quello africano.



Il genoma dell'uomo di Neanderthal, ancora presente fra l'1% e il 3% nel dna dei moderni esseri umani, ha aiutato i primi homo sapiens ad adattarsi alle fredde temperature europee fornendo loro una pelle più spessa. Anche se li ha esposti a più alti rischi di contrarre il diabete o il lupus, malattia cronica della pelle. Si tratta dei primi studi che approfondiscono l'influenza degli effetti biologici che il transfert di geni neanderthaliani ha avuto sugli umani.  Gli umani hanno acquisito il dna di Neanderthal a causa degli incroci avvenuti fra 40 mile e 80 mila anni fa e due diversi studi, uno pubblicato da Nature e l'altro dalla rivista americanaScience, hanno rivelato che questi geni influiscono sulla produzione di cheratina, una proteina che risiede nella pelle, nei capelli e nelle unghie.

Gli stessi elementi genetici potrebbero aver giocato un ruolo nelle migrazioni dell'homo sapiens dal nord dell'Africa verso il resto d'Europa.

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