ROMA - Gli animalisti di tutta Italia possono tirare un sospiro di sollievo. Il decreto legislativo in materia di "non punibilità per particolare tenuità del fatto" non sarà applicato ai reati sugli animali. Insomma, i maltrattamenti non saranno depenalizzati. La rassicurazione arriva dal ministro della Giustizia Orlando che ha risposto a una lettera di due senatrici Pd: Silvana Amati e Monica Cirinnà. "Date le particolari caratteristiche degli animali - spiega il ministro - il meccanismo del decreto nel loro caso non potrà essere applicato".
"L'uomo si separa dal vicino in quanto nutre sentimenti di odio e di repulsione. Così ignora una cosa: nello stesso istante ha già tagliato via se stesso dalla Città universale del genere umano"
martedì 23 dicembre 2014
lunedì 22 dicembre 2014
PERSONE UMANE E PERSONE NON UMANE. F. CERUTTI, Argentina, l’orango Sandra è una “persona non umana” e ha diritto di essere libera, LA STAMPA, 22 dicembre 2014
L’orango Sandra ha diritto di essere liberata dallo zoo argentino in cui vive. È la conseguenza della sentenza di una Corte di giudici che ha riconosciuto la scimmia come “persona non umana” illegittimamente privata della sua libertà.
lunedì 8 dicembre 2014
EVOLUZIONISMO E SPECIE UMANA. G. MANZI, E Dio creò l'uomo. Anzi, cinque, LA LETTURA, 30 novembre 2014
C’è una specie umana estinta che si chiama Homo erectus. Venne proposta fra il 1944 e il 1950 dal grande zoologo Ernst Mayr sulla base dell’evidenza fossile disponibile allora. Mayr voleva mettere ordine nella tassonomia evoluzionistica del tempo, in quanto riteneva eccessivo il numero di denominazioni in latino e dunque troppe le specie estinte distribuite sul nostro cammino. Oggi, col senno di poi e sulla scorta di una documentazione straordinariamente più ricca, possiamo dire che Mayr si sbagliava e che l’evoluzione umana è invece caratterizzata da un vero groviglio di specie: molte le conosciamo (più o meno bene), altre le intravvediamo e altre ancora ci aspettiamo di scoprirne in futuro.
NEUROSCIENZE E NEUROESTETICA. P.L. PANZA - L. TICINI, Così le neuroscienze svelano cosa distingue bello e sublime, LA LETTURA, 30 novembre 2014
Quando il Cicerone britannico Edmund Burke, nel 1757, pubblicò la suaInchiesta sul bello e sul sublime, la distinzione tra i due termini estetici cercava di imporsi come chiara. Il bello era dato dalla completezza formale e dall’armonia tra le parti di un fenomeno; il sublime (definito «eco di un alto sentire») era dato, invece, dalla capacità di sconvolgere l’animo dell’osservatore. «Gli oggetti sublimi sono vasti, quelli belli piccoli; la bellezza è liscia e levigata, il sublime ruvido e trascurato; la bellezza non deve essere oscura, la grandiosità deve essere tetra e tenebrosa…» scriveva Burke.
CENSIS RAPPORTO SULL'ITALIA E MERITOCRAZIA. REDAZIONE, De Rita e il figlio direttore generale ‘La nomina? Non è conflitto interessi’, CORRIERE DELLA SERA, 6 dicembre 2014
«Non vedo un conflitto di interessi sulla nomina di mio figlio», Giorgio De Rita a segretario generale del Censis con funzioni di direttore generale. «Mio figlio aveva un curriculum adeguato ed è una persona per bene. Ha fatto l’ad di Nomisma, poi per tre anni è stato direttore di Digitpa. Vedete il suo primo anno di lavoro e poi giudicate». Così Giuseppe De Rita, presidente del Censis, rispondendo a una domanda dei cronisti, alla presentazione dell’ultimo rapporto che parla dell’Italia come Paese dal «capitale umano inutilizzato e dissipato», un eventuale conflitto di interessi all’interno dell’istituto di ricerca.
CENSIS. RAPPORTO SULL'ITALIA 2014. R. AMATO, Il Censis e l'Italia: "Famiglie e imprese bloccate dalla paura del futuro", LA REPUBBLICA, 5 dicembre 2014
ROMA - Una società stremata da sei anni di crisi e che ormai si aspetta solo il peggio. Le famiglie che si barricano dietro un risparmio che cresce nonostante il crollo dei redditi, ma che non si traduce né in consumi né in investimenti, è "un cash di tutela". Un capitale umano che vorrebbe essere energia lavorativa ma che rimane al palo. Un patrimonio culturale ingente ma che non produce valore perché è mal gestito o non è gestito affatto. E' sempre più l'Italia dei social network, utilizzati dal 49% della popolazione e dall'80% degli under 29, ma anche della solitudine segnata dalla diffidenza: solo il 20,4% degli italiani pensa che gran parte della gente sia degna di fiducia, mentre il 79,6% è invece convinto che bisogna stare molto attenti. E infatti domina la paura: il 60% degli italiani ritiene che "a chiunque possa capitare di finire in povertà". E' il Paese descritto dal 48° Rapporto del Censis, presentato stamane al Cnel.
mercoledì 3 dicembre 2014
DALL'ETICA DEL SACRIFICIO ALL'ETICA DEL GODIMENTO. UNA SINTESI SUL NOSTRO TEMPO ATTRAVERSO DUE FILM. di MARIO FAGOTTO F.
Questa analisi della condizione del nostro tempo è un commento alla ricostruzione fatta dai componenti dell'ARCI di Spoleto delle attività che l'associazione svolse negli anni Ottanta nella cittadina umbra (Per ricordaARCI*. Storie di vita parallele, Edizioni Era Nuova, 2014). Pertanto i riferimenti autobiografici presenti nel testo vanno ricollegati a quelle esperienze.
Potreste lasciare un commento sui contenuti del video? Grazie!
NOI ITALIA. 100 STATISTICHE PER CAPIRE IL PAESE IN CUI VIVIAMO. ISTAT 2014
Giunto alla sesta edizione, “Noi Italia. 100 statistiche per capire il Paese in cui viviamo” offre un quadro d’insieme dei diversi aspetti economici, sociali, demografici e ambientali del nostro Paese, della sua collocazione nel contesto europeo e delle differenze regionali che lo caratterizzano.
Il prodotto arricchisce l’ampia e articolata produzione dell’Istat attraverso la proposta di indicatori che spaziano dall’economia alla cultura, al mercato del lavoro, alle condizioni economiche delle famiglie, alla finanza pubblica, all’ambiente, alle tecnologie e all’innovazione.
Gli indicatori, raccolti in 19 settori per un totale di 120 schede, si possono consultare in modo interattivo attraverso innovativi strumenti di visualizzazione grafica; è possibile scaricare i dati su un foglio elettronico e approfondirne i diversi aspetti grazie ai link presenti in ogni pagina. Accanto alla versione on line, sono disponibili ulteriori formati, con la possibilità per gli utenti di consultare gli indicatori nelle versioni e-book, App per smartphone, nonché la tradizionale versione cartacea.
http://noi-italia.istat.it/
Gli indicatori, raccolti in 19 settori per un totale di 120 schede, si possono consultare in modo interattivo attraverso innovativi strumenti di visualizzazione grafica; è possibile scaricare i dati su un foglio elettronico e approfondirne i diversi aspetti grazie ai link presenti in ogni pagina. Accanto alla versione on line, sono disponibili ulteriori formati, con la possibilità per gli utenti di consultare gli indicatori nelle versioni e-book, App per smartphone, nonché la tradizionale versione cartacea.
EDUCAZIONE E ORIENTAMENTO. A. DE GREGORIO, Un diplomato su due «pentito» della scelta fatta a 14 anni, CORRIERE DELLA SERA, 3 dicembre 2014
Scelte troppo precoci e strade segnate dai contesti familiari di provenienza. Sono queste le ombre che accompagnano il percorso degli studenti delle superiori, monitorati da AlmaDiploma - l’associazione nata da una costola di Almalaurea, (interconsorzio universitario a cui aderiscono 65 atenei) - per tracciare il «Profilo dei Diplomati 2014»: il nuovo strumento che analizza e valuta l’esperienza formativa delle scuole secondarie di secondo grado. I risultati - ricavati da performance di studio, valutazioni sull’esperienza scolastica e intenzioni di quasi 40mila diplomati di 300 scuole, che hanno superato l’esame di Maturità lo scorso luglio - vengono presentati oggi al Convegno sull’autovalutazione, che si svolge al Miur.
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