«Non vedo un conflitto di interessi sulla nomina di mio figlio», Giorgio De Rita a segretario generale del Censis con funzioni di direttore generale. «Mio figlio aveva un curriculum adeguato ed è una persona per bene. Ha fatto l’ad di Nomisma, poi per tre anni è stato direttore di Digitpa. Vedete il suo primo anno di lavoro e poi giudicate». Così Giuseppe De Rita, presidente del Censis, rispondendo a una domanda dei cronisti, alla presentazione dell’ultimo rapporto che parla dell’Italia come Paese dal «capitale umano inutilizzato e dissipato», un eventuale conflitto di interessi all’interno dell’istituto di ricerca.
«La nomina non è stata fatta in famiglia»
«Ci sarebbe un conflitto di interessi - ha aggiunto ancora De Rita, a margine della presentazione del Rapporto sulla situazione sociale del Paese - se il Censis fosse stato un ente pubblico». Il segretario, ha quindi precisato il presidente, «è stato nominato dal Consiglio direttivo, la sua nomina non è stata fatta in famiglia». E quale stipendio percepirà? «Lo stesso stipendio dell’ex direttore generale Giuseppe Roma quando è arrivato».
Boschi: «Non è un bel messaggio»
«Sono convinta che De Rita abbia tutte le caratteristiche ma con questa scelta diamo un messaggio non bello alle persone competenti che spesso credono che conti di più chi conosci rispetto a che cosa conosci. Una scelta diversa avrebbe scoraggiato meno». Così il ministro Boschi a Sky tg24
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