In una società che appare essere sempre più dominata dalla personalizzazione e dall’individualismo, esiste ancora qualcosa che possa essere chiamato cultura di massa? È vero che la diffusione del Web ha enormemente potenziato negli ultimi anni le possibilità espressive di ciascun individuo, ma è anche un dato di fatto che l’industria culturale continua più che mai a sfornare prodotti che ottengono un enorme successo commerciale attraverso la loro diffusione a livello planetario. È il caso dunque di domandarsi se può esserci ancora uno spazio oggi per una riflessione sulla cultura di massa. E con esso anche uno spazio che possa consentire lo sviluppo di una visione critica di tale cultura.
"L'uomo si separa dal vicino in quanto nutre sentimenti di odio e di repulsione. Così ignora una cosa: nello stesso istante ha già tagliato via se stesso dalla Città universale del genere umano"
domenica 27 settembre 2015
domenica 20 settembre 2015
ANTROPOLOGIA. C. WULF, L’alterità che resiste al disincanto del mondo, IL MANIFESTO, 19 settembre 2015
Ogni tentativo di ridurre l’altro all’«identico» a sé è destinato a fallire. Come è sempre stato, l’estraneo è la precondizione della diversità culturale.
La globalizzazione ha messo a punto le seguenti tre strategie per la riduzione dell’alterità: egocentrismo, logocentrismo e etnocentrismo.
La globalizzazione ha messo a punto le seguenti tre strategie per la riduzione dell’alterità: egocentrismo, logocentrismo e etnocentrismo.
giovedì 17 settembre 2015
TECNOLOGIE SOCIAL NETWORK NEW MEDIA E DIPENDENZA. B. PERILLI, QUANDO IL SOCIAL TI RENDE SCHIAVO, LA REPUBBLICA, 15 settembre 2015
ROMA - Ho disattivato il mio account Facebook da oltre un mese. Lo avevo aperto nel 2008 e dopo aver festeggiato sette compleanni insieme agli "auguriiii :-)" dei miei oltre 900 amici, visto nascere i loro figli, morire i loro gatti, crescere i loro amori, condiviso gioie e dolori di persone incontrate una sola volta nella vita, alla fine ho scelto di smettere di guardare le foto delle loro vacanze e dei loro panini.
SOCIETA' E SOLITUDINE. LA FINE DEL VICINATO. L. D'ALBERGO, Roma, morta da due anni era sola in casa. E i vicini per l'odore sigillano la porta, LA REPUBBLICA, 17 settembre 2015
Dramma della solitudine alle porte di Roma. Perché nel 2015 si può davvero morire così, sparendo da un giorno all'altro dal radar del proprio quartiere, senza che nessuno ci badi poi troppo. Sola, abbandonata, non un parente, dimenticata anche dai dirimpettai: se n'è andata così Maria Carmela Privitera, ex insegnante. O meglio: la 63enne che dopo la pensione si era trasferita in un appartamento in viale Francesco Caltagirone, a Ponte di Nona, se n'è andata così ormai quasi due anni fa.
sabato 12 settembre 2015
CAPITALISMO QUESTIONE GENDER DESIDERIO. F. TORRIERO, Gesù, Marx e il pensiero Gender. La parabola dei talenti al centro di una polemica, INTELLIGONEWS, 1 MAGGIO 2015
Pubblichiamo l’editoriale del Direttore di Intelligonews Fabio Torriero tratto dal quotidiano La Croce diretto da Mario Adinolfi.
MASS MEDIA INFORMAZIONE TELEVISIONE MIGRAZIONI DALL'AFRICA. DA INTELLIGONEWS, 12 settembre 2015
http://kikukula5.blogspot.it/2015/09/migrazioni-dallafrica-de-angelis-padre.html
giovedì 10 settembre 2015
mercoledì 2 settembre 2015
DIVISMO E FANATISMO DI MASSA. E. SOLA, Otto ore di coda sotto il sole per toccare Bono, CORRIERE DELLA SERA, 2 settembre 2015
Quindici minuti di autografi, abbracci, sorrisi e qualche battuta. Così Bono, il leader degli U2, ha omaggiato i suoi fan nel pomeriggio dell’ 1 settembre 2015, fuori dal Pala Alpitour di Torino, prima delle prove dei concerti - uniche date in Italia - che si terranno il 4 e il 5 settembre nel capoluogo piemontese. Bono è stato acclamato dalla folla che da circa otto ore lo aspettava, sotto il sole, in fila dietro alle transenne.
Iscriviti a:
Post (Atom)