L'Organizzazione parigina ha rilasciato in settimana il rapporto sulla mobilità sociale e ne ha concluso che in Italia sono necessarie cinque generazioni perché un bambino nato in una famiglia a basso reddito (tra il 10% più povero della popolazione) raggiunga il reddito medio nazionale.
Dal rapporto dell'organizzazione parigina emerge che oltre sette genitori su dieci temono che i loro figli non raggiungano lo stesso status della famiglia d'origine. L'istruzione del nucleo risulta un fattore determinante: i due terzi dei figli la cui famiglia d'origine è poco istruita non riusciranno a fare meglio e solo il 6% riuscirà a prendere un diploma di scuola superiore. La "trasmissione di padre in figlio" è alta per quanto concerne la tipologia di lavoro, se si considera che il 40% dei figli dei lavoratori manuali farà lo stesso lavoro dei genitori. Il 31% dei figli di chi percepisce un reddito basso percepirà lo stesso reddito.
L'Ocse punta il dito sull'entità molto bassa degli investimenti che si fanno nella scuola e nella formazione, citando ad esempio il fatto che i laureati guadagnano in media solo il 40% in più rispetto ai diplomati, mentre tale percentuale sale al 60% nei paesi dell'area Ocse.
La posizione dell'Italia in questa graduatoria non è a dire il vero peggiore di quella di altri vicini europei. Ci sono alcuni paesi come la Francia e la Germania dove la media sale addirittura a 6 generazioni, per non parlare del Brasile e del Sudafrica (9 generazioni) o della Colombia (11). La media cala drasticamente in Danimarca e negli altri paesi nordici (Norvegia, Finlandia, Svezia) dove sarebbero necessarie solo 2 o 3 generazioni. In media, nei paesi Ocse, solo il 17% dei bambini provenienti da ambienti modesti riescono a salire socialmente fino in cima alla scala dei redditi, mentre il 42% dei bambini di famiglie ricche sono in grado di rimanere a quel livello. Per l'Ocse, manca insomma la "mobilità sociale": in media, inoltre, solo il 24% dei figli dei lavoratori manuali diventa dirigente (il 27% in Francia) mentre la percentuale è doppia per i figli dei dirigenti. Solo il 12% dei bambini con genitori scarsamente istruiti ha un'istruzione superiore, rispetto a più del 60% dei bambini nati in famiglie più intellettualmente preparate.
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