https://www.corriere.it/scuola/secondaria/cards/ansiosi-mammoni-iperconnessi-ritratto-studenti-italiani/quindicenni-ansia_principale.shtml
La pressione dei genitori
Soprattutto , dalle risposte dei ragazzi, appare che la motivazione è piuttosto esterna, cioè una pressione di genitori e insegnanti sui risultati e i voti, non una vera e propria ambizione personale, che scaturisce dal singolo studente che punta ad un’autoaffermazione nella scuola, all’Università e poi nel mondo del lavoro.
Troppo ansiosi
Nonostante i dati sulla motivazione, però, i ragazzi e le ragazze italiane soffrono di ansia: anche quando si sentono preparati (o ameno così dichiarano) sono poi molto ansiosi, i più ansiosi del mondo se si escludono Inglesi, neozelandesi e brasiliani, al momento del compito in classe, dell’esame o dell’interrogazione: il 70 per cento degli studenti interrogati dall?Ocse si è detto vittima dell’ansia scolastica. Un fenomeno, che spiegnao gli esperti, è proprio dovuto al fatto che la motivazione (o pressione) è soprattutto quella degli adulti che si aspettano performance che i ragazzi non si sentono o non si credono in grado di raggiungere.
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