giovedì 11 giugno 2020

EPIDEMIE PANDEMIE LA SITUAZIONE IN ITALIA. PARLA M. GALLI. A. ZANARDI, Covid, stesso virus ma la malattia è cambiata, IL GIORNO, 11 giugno 2020

Carpiano (Milano), 11 giugno 2020 - "Il coronavirus si è indebolito? Ancora non ci sono evidenze molecolari che il virus sia mutato. Quella che cambia è la risposta individuale alla malattia". Così Massimo Galli, primario del reparto malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, al timone di uno studio epidemiologico sulla popolazione di quattro Comuni lombardi per la ricerca degli anticorpi del Sars-Cov-2, il virus che ha provocato la pandemia che ha investito il Paese e in modo particolare la Lombardia. In questi giorni lo screening riguarda Carpiano, 4.100 anime a Sud-Est di Milano. Le altre realtà sono Castiglione d’Adda, dove la raccolta dei dati si è già conclusa, Vanzaghello e Suisio, dove si partirà a breve. L’adesione è volontaria e interessa la popolazione dai 12 anni in su. Gli accertamenti partono dal test rapido pungi-dito; in caso di positività rilevata, si prosegue con altri due step successivi per ulteriori accertamenti: il prelievo in vena e il tampone.


Professor Galli, c’è chi dice che il virus è oggi meno aggressivo, qualcuno azzarda addirittura che non esista più.
"Non è una disputa tra Capuleti e Montecchi, ma il virus c’è, è uno, le risposte sono molteplici e variano, anche in maniera importante, da persona a persona. Tra i fattori che influenzano la risposta alla patologia ci sono l’età, che conta moltissimo, e alcune caratteristiche, come l’obesità, che espone di più al rischio di complicanze respiratorie".
Eppure la pressione sugli ospedali si è decisamente allentata.
"Nelle fasi clou del contagio i malati più gravi hanno invaso gli ospedali; oggi siamo in presenza di una coda dell’epidemia e riusciamo a ricoverare persone che prima non avrebbero trovato posto. Se ora i numeri sono più confortanti è anche per effetto degli atteggiamenti di auto-protezione che la maggior parte delle persone sta adottando, in maniera responsabile".
Qual è l’obiettivo dello screening?
"Poter confrontare realtà, dove il virus si è diffuso di più e altre dove si è diffuso meno. Carpiano, ad esempio, non è tra i Comuni più colpiti: qui ci aspettiamo numeri diversi rispetto a Castiglione".
Statistica e comparazione, quindi.
"Siamo di fronte a un problema mondiale. Studi come questo possono aiutare a capire meglio le dinamiche di trasmissione del virus, tanto più che si parla della possibilità di una nuova ondata e della presenza di qualche focolaio, qua e là".
Avete già formulato delle ipotesi?
"Dall’esperienza di Castiglione sembra emergere che è esiguo il numero di persone con anticorpi e tampone entrambi positivi; la maggior parte delle persone che hanno le Igg sono guarite. Si tratta comunque di un dato da verificare".

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