Angelo Iacopino è nato e cresciuto a Cosenza, lavora nel mondo della comunicazione istituzionale, e dei suoi 36 anni ne ha trascorsi solamente sei senza vedere una puntata di Beautiful. E non perché ne abbia mai persa una - se per cause di forza maggiore è successo, le ha poi recuperate prima in Vhs e ora in streaming - ma perché la soap opera più popolare del mondo, che in Italia veniva trasmessa per la prima volta il 4 giugno del 1990, è più giovane di lui di soli 6 anni.
Di quella prima puntata Angelo ricorda come in un sogno il televisore nella cucina della nonna, che abitava al piano inferiore a quello della sua famiglia, la musica della sigla italiana così ritmata e le immagini così colorate. Una novità arrivata a sorpresa durante un pranzo di giugno a sostituire la messa in onda di Quando si ama, un'altra soap molto amata in quegli anni. Era l'estate del 1990, l'estate dei Mondiali di calcio e delle Notti magiche cantate da Gianna Nannini e Edoardo Bennato. Angelo ricorda "Ciao", la mascotte di Italia 90 e la sensazione di allegria per il mondo che guardava all'Italia e l'Italia che guardava al mondo anche grazie alla famiglia Forrester.
Quella prima puntata nella vita l'ha rivista più volte e nonostante fosse un fedelissimo di Sentieri, passione ereditata dalla madre, e proprio nel 1990 in Italia fosse arrivata la rivale latina Topazio, per questo giovane telespettatore i venti minuti di avvento di Ridge, Brooke e compagnia sono stati l'inizio di una storia d'amore.
"Beautiful ha forgiato la mia maturità sentimentale, vivo l'amore allo stesso modo in cui lo vive una protagonista della soap ovvero tormentato dalla possibilità del tradimento, del colpo di scena. Ho ereditato i sentimenti delle sue eroine drammatiche ed è soprattutto Brooke che mi ha insegnato ad amare", spiega Angelo. "Ero un ragazzino che scopriva di essere omosessuale in un paese dalla mentalità chiusa che in quegli anni non perdonava. Mentre vivevo i miei primi tormenti amorosi Brooke scopriva di essere incinta di Deacon, il marito della figlia Bridget. Uno scandalo che andava tenuto segreto, come io dovevo tenere segreti i miei primi amori. Con lei ho vissuto l'ansia di venire scoperto".
Per Angelo Brooke non è solo una delle protagoniste di Beautiful - che ha incontrato dal vivo in un negozio di Cosenza e alla quale ha detto emozionato 'io sono una Logan come te' - ma è anche stata un aiuto per fare coming out. "L'alibi usato dal suo personaggio per giustificare molte delle sue scelte è 'lo faccio per amore' e anche io ho capito che non c'era niente di sbagliato nel desiderare un uomo, era solamente amore".
Anche lui, come Brooke, ha avuto un paio di Ridge nella vita, uomini che ha amato forse troppo, ma fortunatamente dopo trenta anni di programmazione oggi si vede più vicino al personaggio di Steffy, ovvero una persona capace di mettere se stessa al centro della vita e che non ha bisogno dell'altro per sentirsi realizzata.
Con Beautiful Angelo ha vissuto anche i dolori più grandi come la perdita dei genitori e quell'appuntamento quotidiano è stato un diversivo nei momenti più difficili, soprattutto quando andavano in onda le battiglie di moda, gli intrighi e i litigi, con le protagoniste che si strappavano le extension o Stephanie che spingeva Brooke dalla balconata. Nel 2013 poi la puntata della morte di Stephanie è stato un colpo al cuore: "Ho rivissuto la morte di mia madre, avvenuta per una malattia molto simile, e il fatto che abbia voluto al suo fianco Brooke, la figlia mai avuta con la quale ha vissuto un rapporto di amore e odio mi ha fatto ripensare al rapporto speciale ma conflittuale di una madre con un figlio gay".
In questi trenta anni ha perso pochissime puntate e ancora ricorda quella volta in cui lo scuolabus fece ritardo facendogli mancare una delle scene più memorabili, poi recuperata grazie a una videocassetta, quella in cui Brooke cade dalla Torre Eiffel e si salva grazie a un tendone. Nonostante gli oltre 8mila episodi non ha difficoltà a citare i suoi momenti indimenticabili che sono la morte di Caroline Spencer tra le braccia di Ridge; la scoperta da parte di Brooke della formula del belief, il tessuto che non si sgualcisce; la seconda resurrezione di Taylor con conseguente annullamento del matrimonio tra Ridge e Brooke e l'avvento del personaggio transgender. Degli oltre cento matrimoni il suo preferito resta quello in spiaggia del 1990 tra Ridge e Brooke. "C'erano i castelli di sabbia, il mare, questa scenografia molto bella che mi ricordava La sirenetta, all'epoca ero un bambino ma già molto romantico e sognavo un amore come il loro".
Da queste oltre 374mila pagine di copione il 36enne ha ereditato anche la passione per la scrittura e durante le scuole superiori ha composto la sceneggiatura per la sua soap opera intitolata "Amore è per sempre", con una protagonista dark lady che ricorda Sheila Carter. E sempre grazie a Beautiful nel 2012 ha fondato insieme a Chiara, Valeria, Roberta, Angela e Francesca, altre cinque appassionate, il sito Twittami Beautiful, uno dei maggiori riferimenti italiani per i fan che lo seguono sui social e ora anche su TikTok. "Pubblichiamo le trame storiche, i riassunti, le anticipazioni italiane e quelle americane. Organizziamo live chat con i doppiatori italiani e durate la quarantena abbiamo avuto il triplo degli accessi", racconta.
E se Beautiful dovesse finire? "Vengo dal lutto di Sentieri, so cosa si prova ma stavolta credo che sarà diverso. Di questi trenta anni mi resterà sempre l'amicizia con le fondatrici del sito, siamo diventati una famiglia proprio come i Forrester, e un grande insegnamento: nella vita bisogna essere preparati ad affrontare tutto, perché c'è sempre un colpo di scena che ti aspetta".
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