Di fronte allo specchio gli oranghi si
avvicinavano di più e sporgevano le labbra verso l'immagine come per baciarla
Charles Darwin
Finora la scienza ci
aveva assicurato che solo l'aristocrazia dei primati superiori fosse in grado di
riconoscersi in una superficie riflettente. Ci si aspetta, infatti, che questa
prerogativa sia associata a comportamenti sociali complessi, dotati di empatia e
cooperazione La recente performance di Happy, un elefante che sembra
riconoscersi allo specchio, mette in crisi le acquisizioni per cui questi
animali sarebbero privi di prerogative così sofisticate.
In questa pagina si possono vedere alcuni filmati degli elefanti "consapevoli"
"L'uomo si separa dal vicino in quanto nutre sentimenti di odio e di repulsione. Così ignora una cosa: nello stesso istante ha già tagliato via se stesso dalla Città universale del genere umano"
mercoledì 2 novembre 2011
SOCIETA' ANIMALI. RICCI L., A lezione di morale dai ratti. Anche alcune specie animali hanno una società basata sulla giustizia, IL SOLE 24 ORE, 21 agosto 2011
«Come può l'uomo conoscere, con la forza della sua
intelligenza, i moti interni e segreti degli animali? Da quale confronto fra
essi e noi deduce quella bestialità che attribuisce loro?» Chissà se quando
Montaigne metteva su carta questi pensieri, nella sua torre immersa nella
campagna del Périgord, poteva immaginare la corrispondenza d'amorosi sensi che
lega i ratti, che soffrono nel vedere i loro simili torturati, e che rinunciano
alle leccornie se per averle viene inflitta una scossa ai loro compari. Chissà
se sospettava la smaccata avversione per le ingiustizie dei cebi dai cornetti,
che controllano con attenzione che i propri compagni siano trattati
correttamente. O che i bonobo hanno tutt'altra idea su come condividere un
piatto di cibo rispetto agli scimpanzé, e che questi ultimi puniscono chi
arriva tardi per la cena, quando la regola imposta dai perfidi ricercatori è
che nessuno mangia se non sono tutti presenti. O, ancora, che l'unico modo che
aveva l'etologa russa Nadia Ladygina-Kohts per fare scendere dal tetto il
testardissimo scimpanzé Joni era di mettersi a piangere. E che le elefantesse
sanno delicatamente prendersi cura di chi sta male, come le orche o i delfini,
che sono cetacei assai compassionevoli.
BEKOFF M., PIERCE J., Giustizia selvaggia. La vita morale degli animali, Dalai, Milano, 2011
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