"L'uomo si separa dal vicino in quanto nutre sentimenti di odio e di repulsione. Così ignora una cosa: nello stesso istante ha già tagliato via se stesso dalla Città universale del genere umano"
giovedì 28 febbraio 2013
domenica 24 febbraio 2013
CONSUMISMO E PSICOANALISI. UN LIBRO DELLA PSICOANALISTA FRANCESE CATHERINE TERNYNCK, AVVENIRE, 21 febbraio 2013
http://kikukula4.blogspot.it/2013/02/consumismo-e-psicoanalisi-daniela.html
domenica 17 febbraio 2013
SOCIOLOGIA DEL DESIDERIO. B. VECCHI, Un povero e autonomo godimento. Recensione a Bauman, GLI USI POST-MODERNI DEL SESSO, IL MANIFESTO, 12 febbraio 2013
Il divorzio tra amore e erotismo trasforma il desiderio nel protagonista delle relazioni sentimentali
lunedì 11 febbraio 2013
NARCISISMO E SOCIETA' CONTEMPORANEA. RISPOSTA A MASSIMO RECALCATI. SCALFARI E., Anche Gesù era un narcisista, L'ESPRESSO, 7 febbraio 2013
La letteratura di marca freudiana ha come personaggio principale delle sue analisi terapeutiche la figura mitologica di Narciso. Anche le grandi opere narrative ne fanno quasi sempre la figura centrale; pensate al Julien Sorel del "Rosso e Nero" di Stendhal, pensate alla "Recherche" proustiana e in tempi a noi più vicini ai personaggi in gran parte autobiografici dei romanzi di Roth e di Saul Bellow.
domenica 3 febbraio 2013
PSICOANALISI E NARCISISMO CONTEMPORANEO. MASSIMO RECALCATI, Narciso in trappola nello specchio della tecnologia, LA REPUBBLICA, 27 gennaio 2013
In psicoanalisi conosciamo l’importanza del rapporto dell’essere umano con lo specchio. Come Lacan ci ha insegnato si tratta di una tappa cruciale dello sviluppo psichico: il bambino che ancora non conosce la sua immagine, che non ha mai visto il suo volto, incontra, grazie allo specchio, la sua identità riflessa apprendendo a costruirsi e a riconoscersi come un Io. È la virtù dialettica dello specchio a rendere possibile il riconoscimento della propria immagine attraverso l’immagine di un altro.
PSICOANALISI DELLA SOCIETA' DI MASSA E NARCISISMO CONTEMPORANEO. MASSIMO RECALCATI, Quella libertà senza futuro che impedisce di crescere, LA REPUBBLICA, 6 ottobre 2012
UNA VOLTA gli psicoanalisti consideravano la crisi dell'adolescenza come una manifestazione psichica della tempesta puberale che trasformava il corpo infantile in quello di un giovane uomo o di una giovane donna. Era il risveglio di primavera: come abitare un nuovo corpo che non è più il corpo di un bambino ma che manifesta con forza nuove esigenze e nuovi desideri?
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