"IL RICORDO più bello? Il concerto di Peter Gabriel in Laguna a fine anni 80, che notte, ma quei tempi non torneranno più". Paul Schrader, 71 anni, sarà in concorso a Venezia: "Sono stato altre tre volte alla Mostra, tre anni fa ero presidente diOrizzonti, e Bertolucci era a capo della sezione principale", racconta al telefono dalla sua casa di New York. "Lo conosco dai tardi anni 70, ho portato io a Hollywood Ferdinando Scarfiotti, lo scenografo di Il conformista e Ultimo tango, quando giravoAmerican Gigolò. Conobbi Bernardo in quella occasione. Il conformista ha rivoluzionato l'immaginario visivo della mia generazione. Michael Mann, Martin Scorsese, Francis Ford Coppola: ha ispirato e influenzato tutti noi".
Di quella New Hollywood Schrader è stato parte fondante, sceneggiatore di Taxi driver e Toro scatenato, regista e cinefilo. Il suo nuovo film, First reformed, sarà in anteprima mondiale alla Mostra "ma sarà una viaggio breve, poi correrò a Toronto e Telluride", dice. Per ora circola solo qualche foto e una scarna sinossi: Ethan Hawke è un cappellano militare che ha perso da poco il figlio, che aveva lui stesso spinto a entrare nell'esercito. Fa amicizia con una coppia di attivisti ambientalisti estremisti e quando il giovane si suicida il cappellano si lega alla di lui moglie, Amanda Seyfried. Scoprendo che la sua chiesa ha legami con potenti multinazionali che danneggiano il pianeta. "L'anno scorso ho girato un film violentissimo,
Cane mangia cane, ecco, questo sarà diametralmente opposto, esplorerà la vita spirituale", racconta. "Negli anni ho incontrato spesso Ethan. Quando gli ho mandato la sceneggiatura mi ha chiamato e ha detto: facciamolo ".
First reformed è un thriller sui generis, "è una meditazione sul nostro mondo e sulla sua spiritualità. Sono tempi seri e quindi era il momento di un film serio ". La preoccupazione per il futuro del pianeta è anche il tema del titolo d'apertura della Mostra, Downsizing di Alexander Payne: "Credo che il soggetto di molti film oggi sia questo perché viviamo una fase della storia in cui possiamo vedere la fine del mondo come lo abbiamo conosciuto. Per millenni filosofi e teologi di ogni civiltà si sono posti domande, ma ora sono tempi in cui la grande riposta sta per arrivare. Ma il mio film affronta questa questione non dal punto di vista sociale ma esplorando l'interiorità dell'uomo".
Il rapporto con la religione è stato fondamentale nella vita di Schrader, cresciuto in una comunità calvinista in Michigan. "È il mio background, sono stato educato così". Nel bene e nel male: "La domenica, dopo la messa, andavamo a casa della nonna e gli zii facevano a gara a raccontare storie per intrattenerci. Attività decisamente più stimolante che crescere incollati al piccolo schermo. Non mi era permesso vedere film né conoscevo nessuno che lo facesse. Quando, con uno stratagemma sono riuscito a vedere il disneyano Un professore fra le nuvole con Fred MacMurray mi sono detto: ma è tutto qui?". Il rapporto complesso con la religione non lo ha mai abbandonato: la sua sceneggiatura di Incontri ravvicinati del terzo tipo fu rifiutata dai produttori per la lettura religiosa che ne dava, il suo prequel di L'esorcista venne rigirato dai produttori (la sua versione uscì poi in dve). "Non si può scappare dal proprio software originale. Alla fine, a settant'anni, ho deciso di affrontare la questione nel modo più diretto. Vedrete. Anche perché, finalmente, le nuove tecnologie permettono di lavorare a un film con un budget più basso. Fino a vent'anni fa sarebbe stato impossibile".
Il rapporto con la religione è stato fondamentale nella vita di Schrader, cresciuto in una comunità calvinista in Michigan. "È il mio background, sono stato educato così". Nel bene e nel male: "La domenica, dopo la messa, andavamo a casa della nonna e gli zii facevano a gara a raccontare storie per intrattenerci. Attività decisamente più stimolante che crescere incollati al piccolo schermo. Non mi era permesso vedere film né conoscevo nessuno che lo facesse. Quando, con uno stratagemma sono riuscito a vedere il disneyano Un professore fra le nuvole con Fred MacMurray mi sono detto: ma è tutto qui?". Il rapporto complesso con la religione non lo ha mai abbandonato: la sua sceneggiatura di Incontri ravvicinati del terzo tipo fu rifiutata dai produttori per la lettura religiosa che ne dava, il suo prequel di L'esorcista venne rigirato dai produttori (la sua versione uscì poi in dve). "Non si può scappare dal proprio software originale. Alla fine, a settant'anni, ho deciso di affrontare la questione nel modo più diretto. Vedrete. Anche perché, finalmente, le nuove tecnologie permettono di lavorare a un film con un budget più basso. Fino a vent'anni fa sarebbe stato impossibile".
Schrader abbraccia la tecnologia e le nuove piattaforme "certo che lavorerei a una serie, tutti lo fanno. Oggi i maggiori sceneggiatori lavorano in tv e non più al cinema, è un dato di fatto. Oggi possiamo vedere film di tutti i paesi, ma semplicemente non abbiamo il tempo per farlo. Ora sto guardando lo straordinario Twin Peaks. Lynch ha riscritto qualcosa che 25 anni fa rompeva tutte le regole, ma lui è riuscito a infrangerle di nuovo. Anche se in verità oggi le regole non ci sono più". First reformed arriva in un momento in cui la spiritualità sembra un pensiero lontano negli Usa. Lunga pausa, poi Schrader risponde: "Oggi quasi ci si vergogna di essere americani. È un momento difficile per chi è cresciuto pensando che l'America fosse una risorsa per il mondo. Abbiamo scoperto di essere il contrario: un problema per il mondo. Dobbiamo chiederci come questo sia potuto succedere, e in un modo così facile e veloce".
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