LA PRIMA parte del titolo fa sognare: "Ribaltare la freccia del tempo". La seconda ci riporta alla realtà: "Usando un computer quantistico". L'articolopubblicato su Scientific Reports spiega come superare il secondo principio della termodinamica: più che una legge della fisica, un destino. E' la regola secondo cui l'entropia aumenta sempre, il latte versato non può essere recuperato, l'uovo rotto non si ripara e nella vita si può solo invecchiare. Il superamento, c'è da precisare, è solo virtuale e riguarda quel mondo infinitamente piccolo che è governato dalle leggi bizzarre e controintuitive della meccanica quantistica. Gli autori dell'Istituto di fisica di Mosca, dell'Argonne National Laboratory negli Stati Uniti e del Politecnico di Zurigo hanno fatto "ringiovanire" tre qubit, o quantum-bit: le unità di misura dell'informazione dei computer quantistici.
Ma tornare indietro nel tempo, almeno teoricamente, è possibile? E' la domanda preliminare, da affrontare prima di "passare all'azione". I ricercatori hanno preso carta e penna e - al tavolino - hanno calcolato la sorte di un immaginario elettrone. In un primo momento si trova in un punto abbastanza definito. Man mano che il tempo passa, il volume di spazio in cui potrebbe collocarsi aumenta. L'entropia in azione fa sì che diventi sempre più difficile individuare la sua posizione esatta. Ma non è impossibile immaginare una forza che faccia tornare esattamente il nostro elettrone nella posizione di partenza. "Sarebbe come vedere un signore che inciampa e cade per terra. Contemporaneamente, immaginare un altro signore che gli dà una spinta uguale e contraria, facendogli ripercorrere all'indietro ogni movimento effettuato durante la caduta e riportandolo nella posizione di partenza. Questo equivarrebbe a invertire la freccia del tempo" spiega Paola Verrucchidell'Istituto dei Sistemi Complessi del Cnr a Firenze.
Un'ipotesi assai improbabile, ma quanto? Lo studio di Scientific Reports lo ha calcolato per l'elettrone immaginario che si sposta nel tempo, immerso nel vuoto del cosmo profondo. La probabilità che la particella torni nella posizione iniziale (cioè che l'omino riceva una spinta che lo riporti in piedi) è molto bassa. Potrebbe avvenire - hanno calcolato i ricercatori - una volta sola nell'intera storia dell'universo. Ma per quanto improbabile, l'evento non è impossibile. E questo apre la possibilità (almeno teorica) che si possa tornare indietro nel tempo. Il viaggio a ritroso vero e proprio è stato simulato dal computer quantistico, un modello dell'Ibm messo a disposizione dei ricercatori. "Un algoritmo ha ricostruito le leggi della fisica che regolano la caduta del signore che inciampa e poi ne ha invertito il segno, ripercorrendo all'indietro il suo movimento e riportando in piedi l'uomo" spiega Verrucchi. Almeno virtualmente, il latte è tornato nel bicchiere e la lava è rientrata nel vulcano. Le probabilità che accada sono talmente basse che al confronto vincere la lotteria è una certezza. Ma sapere che nulla è impossibile, nel mondo che sembra magico della meccanica quantistica, già aiuta a sentirsi più giovani.
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