La serie tv è andata in onda negli anni Ottanta e a quel tempo sentir parlare di dislessia in tv era raro, ben pochi inoltre erano gli insegnanti o i genitori a conoscenza dell'esistenza di questo disturbo specifico della lettura (vedi come apparirebbe il sito di Repubblica.it letto da una persona con dislessia), e così i bambini dislessici o con un disturbo specifico dell'apprendimento semplicemente venivano considerati svogliati, poco attenti, 'stupidi'. Il termine non è usato a caso.
Prendiamo due personaggi famosi nati proprio negli anni Ottanta: Mika e Andrea Delogu. Mika è un cantautore e showman internazionale, che ha scoperto tardi di essere dislessico. «Ho pensato per tanti anni di essere stupido, non mi rendevo conto che non ero stupido, ma ero come un pesce su un albero». Stesse parole usate dalla conduttrice romagnola nel corso del suo intervento al TedxCaserta: «Per tutta la vita mi sono sentita un po’ stupida perché non sapevo leggere in classe, perché di fronte ad un testo scritto mi venivano gli attacchi d'ansia». Ed è ancora Andrea Delogu, ambasciatrice AID e scelta quest'anno in tale veste anche da Fondazione TIM per la giornata mondiale della dislessia, che nel libro Dove finiscono le parole. Storia semiseria di una dislessica spiega: «A scuola sono riusciti a insegnarmi ben poco perché vent’anni fa la dislessia “non esisteva”. Cioè, ovviamente esisteva, io ero e sono dislessica e lo so bene, ma pochi ne avevano sentito parlare e quindi se eri il più lento della classe, ti sedevi sempre scomposto, scrivevi male, stavi attento solo per pochi minuti, semplicemente eri scarso».
Ecco quindi gli strumenti a disposizione per insegnati, genitori, pediatri e bambini (ma anche adulti) con dislessia
Diagnosi precoce. Per individuare i segnali del disturbo c'è il portale Dislessia online, dove bambini dai 7 anni, ragazzi e adulti possono effettuare prove di lettura e in caso di lievi difficoltà avviare un percorso di recupero con una sessione finale di verifica dell’apprendimento. La piattaforma indirizzerà coloro che presentano profili a rischio a strutture competenti per una diagnosi più approfondita. Grazie a questo screening on line sarà possibile ridurre fino al 25 per cento il ricorso da parte delle famiglie a specialisti del settore. Ad oggi si sono registrati 30mila accessi alla piattaforma.Scuole Dyslexia Friendly. Con il progetto Dislessia Amica (un percorso di formazione degli insegnanti per facilitare l'inclusione degli studenti) sono state certificate circa il 60 per cento delle scuole statali sul territorio italiano, dalle primarie alle secondarie di II grado, come “Amiche della Dislessia” e con Dislessia Amica Livello Avanzato si punta all'85 per cento degli istituti. Le famiglie possono consultare a questo link la mappa dei 5mila istituti Dyslexia Friendly.
Fondazione TIM ha avviato e finanziato fino al 2013 il progetto LibroAID per fornire agli studenti con DSA copie digitali dei libri scolastici adottati alle elementari, medie e superiori, opportunamente lavorati per venire incontro alle difficoltà che i ragazzi incontrano nello studio. I libri in questo formato possono essere ordinati attraverso il sito LibroAID, gestito dall'Associazione Italiana Dislessia, in accordo con l'Associazione Italiana Editori. Ad oggi sono stati forniti circa 1.250.000 libri scolastici in digitale a 147.000 studenti nei vari anni scolastici.
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