L'ultima tragedia nella prima mattina di ieri a Belpasso, vicino a Catania. L'auto sbanda, forse per un colpo di sonno o una manovra azzardata, e si schianta a tutta velocità contro il guardrail: muoiono in quattro, Lucrezia Diolosà Farinato, 28 anni, che era seduta vicino al guidatore. Poi Salvatore Moschitta, 20 anni, Manuel Petronio, 17 anni e Erika Germana Bozza di 15. Si salva soltanto chi era alla guida, ha una caviglia rotta e traumi vari. Avevano passato la serata in discoteca, nessuno indossava la cintura di sicurezza e la procura di Catania ha aperto un'inchiesta in cui si ipotizza l'omicidio stradale.
Le vittime degli ultimi tre weekend sono 23 in tutto, si diceva, 8 nel fine settimana appena concluso, 10 in quello precedente, e 5 a fine settembre, numeri che fanno dire all'Associazione sostenitori e amici della Polizia stradale che è tornata l'emergenza delle stragi del sabato sera, fenomeno che si sta anche "pericolosamente estendendo al Sud", a causa di "condizioni di controllo che si abbassano, soprattutto per alcol e stupefacenti".
Una conferma arriva dai dati della Polizia Stradale, secondo i quali nei fine settimana dall'1 gennaio al 30 settembre 2019 ci sono stati 566 incidenti mortali con 620 vittime, 194 delle quali avevano meno di 30 anni d'età. Nello stesso periodo del 2018 i morti erano stati 588. A causare gli incidenti, nel 35,5 per cento dei casi, è la perdita di controllo dell'auto da parte del conducente e, visto che la maggior parte degli schianti mortali (175, con 203 vittime) si verifica tra le 22 e le 6 del mattino, ipotizzare che chi guidava non era nelle condizioni ideali è consequenziale.
Le caratteristiche degli incidenti hanno più volte portato la Polizia stradale a sottolineare che i controlli e la repressione possono davvero poco di fronte a una cultura che ancora non ha assimilato quale pericolo si corre a non usare le cinture di sicurezza o guidare ubriachi. I dati dicono però che i controlli con etilometro sono stati il 2,4 per cento in meno rispetto all'anno scorso e le pattuglie impiegate nel 2019 sono lo 0,1 per cento in meno del 2018, (352.710 contro 352.998). Nella campagna per la sicurezza prima dell'estate, la Polizia stradale aveva rimarcato che bisogna puntare sui controlli da remoto, utilizzando più tecnologia. E proprio nel fine settimana c'è stata la prima sperimentazione, tra Ancona e Pescara, del laboratorio mobile per il narcotest sul posto. Su 70 fermati, 4 sono stati sanzionati, la conferma che in troppi si mettono alla guida anche se non dovrebbero.
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