DAVVERO SCONFORTANTE DOVER PUBBLICARE L'ENNESIMO APPELLO A FARLA FINITA CON STILI DI VITA INTROIETTATI COME "NORMALI" (PROPRIO LA NORMALITA' ERA SEGNALATA COME IL VERO PROBLEMA) E CHE, INVECE, HANNO CONTRIBUITO A PORTARCI VERSO QUESTO DISASTRO; MA QUESTA E' LA CONDIZIONE ESISTENZIALE IN CUI SI TROVANO PURTROPPO ANCORA MOLTISSIMI INDIVIDUI CHE FACCIO FATICA A CHIAMARE MIEI CON-CITTADINI. INVECE DI CON-DIVIDERE UNA VISIONE DEL MONDO E UNO STILE DI VITA ALL'INSEGNA DELLA FAMOSA SOSTENIBILITA', COSTORO CREDONO, AL CONTRARIO, UN LORO INTOCCABILE DIRITTO POTER SODDISFARE AVIDAMENTE SOLO INCLINAZIONI ED ESIGENZE VOLUTTUARIE, INDOTTE DA MODE E MODELLI CONTINGENTI E DAL MIMETISMO DI MASSA FUORI CONTROLLO DA ANNI. CHI, DI FATTO, HA CONSIDERATO GLI EFFETTI PERVERSI DI AZIONI E COMPORTAMENTI CHE, IN SITUAZIONI EPIDEMICHE COME QUELLE CHE STIAMO VIVENDO, NON AVREBBERO POTUTO CHE PRODURRE GLI EVENTI CHE STIAMO RIVIVENDO?
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Alla fine della primavera scorsa, quando si è capita la malaparata, l'algoritmo di Airbnb è stato modificato. Invece di proporre improbabili mete esotiche o anche solo viaggi nel continente, si è messo a promuovere agli utenti gite nei dintorni, massimo un centinaia di chilometri in auto. Così nei mesi scorsi ho scoperto quante opportunità di fare cose belle c’erano a due passi da casa, i dintorni di Roma.
Airbnb, che a dicembre dovrebbe quotarsi in Borsa ad una valutazione molto più bassa di un anno fa ma molto più alta di sei mesi fa, ha resistito alla prima ondata e probabilmente sopravviverà alla seconda, perché ha capito una cosa fondamentale: è inutile, anzi, dannoso, continuare a cercare di fare le cose di prima. Dobbiamo cercare di fare le cose di adesso. Il nostro stile di vita, ora lo abbiamo capito, è incompatibile con una pandemia, fino a quando non ci sarà un vaccino quello stile va cambiato se vogliamo salvare la vita. Si tratta di un passaggio complicato per tutti, drammatico per alcuni: ad Airbnb non è bastato tornare ai focalizzarsi sui fondamentali dell’azienda tagliando molte spese inutili, c’è voluto anche il licenziamento di un quarto dei dipendenti. Non è una festa quella che abbiamo davanti, insomma, non è un cambiamento che abbiamo voluto. Ma è arrivato. Continuare a rimpiangere il passato, le cose di prima, non ci aiuterà a vivere al meglio questo nuovo tempo. E invece dobbiamo provare a farlo, un po’ perché non abbiamo scelta ma anche perché potremmo scoprire momenti di non trascurabile felicità persino durante un coprifuoco.
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