Fa notizia, in questi giorni, il fatto che le richieste di accesso al cosiddetto Bonus Psicologo abbiano superato le 130.000 richieste in soli tre giorni.
"L'uomo si separa dal vicino in quanto nutre sentimenti di odio e di repulsione. Così ignora una cosa: nello stesso istante ha già tagliato via se stesso dalla Città universale del genere umano"
Fa notizia, in questi giorni, il fatto che le richieste di accesso al cosiddetto Bonus Psicologo abbiano superato le 130.000 richieste in soli tre giorni.
“Loliondo sanguina”. Un sms mi sveglia la mattina del 10 giugno. Decine di immagini terrificanti cominciano a riempire il mio telefono: sono donne e uomini masai feriti alle gambe, alla schiena e alla testa. C’è tanto sangue. E poi ricevo video di Masai in fuga dalla polizia tanzaniana che apre il fuoco contro di loro. Uno scenario di guerra. Uno shock, per me così come per molte altre persone nel Nord del mondo. Come potevano le idilliache immagini di zebre, giraffe e leoni che l’ecosistema del Serengeti evoca nelle menti degli occidentali trasformarsi in un simile teatro di brutale violenza?
The future of democratic societies rests not simply on shared values but on shared spaces: the libraries, childcare centers, and parks where crucial connections are formed. Drawing on extensive sociological research, Klinenberg claims that “social infrastructure,” which he defines as the physical spaces that shape our interactions, plays an essential but unappreciated role in modern societies, generating inequalities in health, education, crime, climate vulnerability, and social networks. In this lecture, he shares key findings from his landmark book, Palaces for the People, and offers a blueprint for rebuilding in this moment of crisis.
China’s most populous city, Shanghai, has issued its highest alert for extreme heat for the third time this summer as sweltering temperatures repeatedly tested records this week.
The commercial and industrial hub of 25 million people declared a red alert on Thursday, warning of expected temperatures of at least 40C (104F) in the next 24 hours. Temperatures soared as high as 40.6 C in the afternoon but fell short of Wednesday’s 40.9 C, which matched a 2017 record.
More than a million meat chickens are dying every week in the UK before reaching slaughter weight, according to a new report.
An analysis of government figures by the animal welfare charity Open Cages reveals about 64 million chickens die prematurely each year in the UK. The dead birds can be incinerated or rendered into usable materials such as protein meal.
Escalating violence in the classroom is harming children’s education and driving teachers from the profession, as new figures reveal that thousands of pupils have been restrained and isolated in Scottish schools.
A Sunday Times investigation found that at least 2,500 incidents of physical intervention occurred over the past three years, mostly in mainstream and special needs primary schools. They included children as young as five who were physically held and escorted to a “safe place” after assaulting a member of staff. Union officials said violence in classrooms is rising amid testimonies from teachers and parents that — for far too many children — life at school is punctuated by violence, classroom evacuations and an unacceptable loss of valuable learning time.
Marie-Luise Vollbrecht è una biologa. Le sue idee politiche, per quello che ne so, si rifanno alla sinistra radicale, mentre è accertato il suo impegno costante in favore delle battaglie femministe. Insomma, non è certo una che in Italia voterebbe per Salvini o Adinolfi. Eppure, questa studiosa pochi giorni fa si è vista annullare una conferenza che doveva tenere presso l’università Humboldt di Berlino. Motivo? Le vibranti proteste della comunità Lgbtq, profondamente indignata dal titolo della conferenza che la dottoressa si apprestava a tenere: “Perché i sessi in biologia sono due”.
Mettere in discussione la preposizione «tra» vuol dire generare punti interrogativi su come si formano le relazioni, particolarmente in contesti, come l’America Latina, dove equilibri e squilibri dal punto di vista del potere non lasciano il «tra» al di fuori di forti e profonde inquietudini e aneliti di libertà.
“Femmine e vecchie, ecco quello che siete – Care nate negli anni Cinquanta e Sessanta, uso il femminile prevalente perché, prevalentemente, siete donne anche quando siete uomini, anzi più che femmine siete femministe, quindi non avete che colpe culturali (come tutti), in quanto tali emendabili, che tuttavia non emenderete. Siete femministe perché siete colonizzatrici, proterve, pigre, matronali, inquinanti, passivo-aggressive, vampiresche, cameratesche, infantili, scaricabarile, grevi, grette, talvolta violente. Siete femministe perché siete dappertutto, sempre in maggioranza assoluta, e quando non lo siete vi si deve ringraziare, ci si deve stupire, lo si deve evidenziare: vi siete distinte dagli altri, avete pur fatto qualcosa. (…)”.
Ogni promessa è debito. Quando venne lanciato, promisi che ne avrei scritto solo quando sarebbe diventato operativo. Ci sono voluti sette mesi dal lancio, molta attenzione, grandi paure, la gusta dose di fortuna, ma ora ci siamo. Il Webb, attenzione con due b: non si tratta della rete, ma del telescopio spaziale più potente di sempre. Prende il nome da James E. Webb, già sottosegretario di Stato e soprattutto secondo direttore della Nasa negli anni 60, durante i programmi Mercury, Gemini e i primi lanci Apollo. Dopo avere viaggiato per milioni di chilometri e avere raggiunto il suo punto di parcheggio, dopo essere stato verificato, messo a punto, fatto le foto necessarie per la calibrazione e prova degli strumenti di bordo è ora a disposizione della comunità scientifica.
Tra tutti i social network, Instagram è il più dannoso. Lo studio è stato pubblicato dalla Royal Society for Public Health e ha ottenuto diffusione e condivisione dal movimento Young Health. Dannoso, perché altera la percezione di sé e della propria vita generando ansia e stress. Tra le maggiori app di networking (Facebook, Snapchat o anche Twitter e TikTok) è il più nocivo per la salute mentale di chi lo utilizza per via del suo core business: i contenuti fotografici.
Ripensare al modo in cui ci rapportiamo alla bellezza, al significato che le attribuiamo, ai parametri che, spesso in modo inconscio, acquisiamo e ci condizionano in ogni aspetto della nostra vita: “Specchio delle mie brame” – ultimo lavoro della filosofa e scrittrice Maura Gancitano, edito Einaudi – cerca di avvicinare il lettore a un percorso di approfondimento sul tema del canone estetico, partendo da un discorso storico, filosofico, sociale e, in senso più ampio, culturale, di analisi di ciò che ci ha portati a vivere in una società nella quale la bellezza è diventata una prigione. Solo in epoca contemporanea infatti la bellezza è diventata qualcosa di oggettivo, omologando sensibilità e percezioni di ciò che deve piacere a caratteristiche date, comuni, uguali per tutti, standardizzate.
Gancitano attribuisce nel suo percorso di analisi un valore sociale fondamentale alla bellezza: strumento di controllo (spesso nei confronti del genere femminile, meno soggetto, a partire dall’Ottocento, alle restrizioni materiali e spirituali storicamente imposte), bene di consumo, motore di scelte personali dettate non tanto da elaborazioni individuali, ma da una rete di desideri e sensi di colpa indotti proprio dal canone estetico. Un testo che prova ad affrontare l’attualissima questione della definizione di sé e del modo di relazionarsi sociale dell’individuo attraverso l’esposizione studiata della propria immagine a partire dalla storia di ciò che, nei secoli, è stato definito bello, per arrivare alle radici di molti malesseri di oggi.
Raramente ho avvertito un disagio così profondo come nel leggere la polemica sul questionario del comune di Nettuno rivolto ai familiari che hanno a carico persone con disabilità. Un polemica accompagnata da titoli come “Questionario shock”, “Il questionario della vergogna”, “Le (irricevibili) domande sui figli disabili nel questionario per caregiver”. E tutto perché nel suddetto questionario erano incluse domande come: “Quanto ti vergogni del familiare disabile?”, “Quanto risentimento provi nei suoi confronti?”, “Senti che stai perdendo vita?” e così via.