Peggy Hawkins ha cinque anni, e da grande vuole fare il pinguino. Nonostante la sua giovane età sa bene che è improbabile, ed essendo pragmatica ha delle alternative, tra cui fare la ballerina. Il suo approccio giocoso al futuro riflette l’entusiasmo e l’immaginazione sfrenata di questa allegra bambina britannica e, anche se non diventerà un pinguino, rimane praticamente certo un fatto altrettanto sconcertante: Peggy Hawkins vivrà fino a 100 anni.
Secondo i demografi, i bambini che oggi hanno cinque anni hanno la maggiore probabilità di sempre di vivere fino a diventare centenari e, verosimilmente, entro il 2050 sarà la norma per i neonati dei Paesi più ricchi (come gli Stati Uniti, l’Europa e alcune parti dell’Asia). Questa longevità significa che Peggy e altri della sua generazione vivranno una vita non solo più lunga, ma fondamentalmente diversa da quella dei loro genitori e nonni.
“Ciò che ci preoccupa del vivere a lungo è l’invecchiamento”, afferma Andrew Scott, professore di economia alla London School of Business e coautore di The 100-Year Life. Tuttavia, ritiene che i timori di uno “tsunami d’argento” - in cui i giovani lavoratori faticano per mantenere i loro genitori decrepiti e ormai non più autosufficienti - siano del tutto infondati. “Le persone vivono più a lungo, ma in media rimangono anche sane più a lungo. È incredibile che questo dato venga trasformato in una cattiva notizia”.Un secolo di progressi nella medicina ha già allungato l’aspettativa di vita, mentre il miglioramento dell’istruzione, la crescente prosperità e una maggiore possibilità di scelta per le donne stanno riducendo i tassi di fertilità. La popolazione mondiale ha raggiunto gli otto miliardi lo scorso novembre, ma il tasso di crescita sta rallentando e si prevede un picco a metà del secolo, seguito poi da una diminuzione. Nel frattempo, la percentuale di ultrasessantacinquenni è già di uno su dieci, e negli Stati Uniti è destinata a raggiungere uno su quattro entro il 2050. Quello che si prospetta è un mondo meno popolato e abitato da persone anziane.
Nel corso dell'ultimo secolo l’aspettativa di vita negli Stati Uniti è aumentata di 30 anni ma, nella maggior parte dei casi, questi ultimi non fanno altro che prolungare il periodo di pensionamento, fragilità e malattia.“Stiamo solo allungando la vecchiaia”, afferma Laura Carstensen, docente di psicologia e direttrice del Centro sulla longevità di Stanford. Secondo lei, la strada da perseguire è diversa: “Abbiamo l’incredibile opportunità di ridisegnare le nostre vite”, dice, distribuendo gli anni in più nel corso della vita. Provate a considerarlo più come un prolungamento della mezza età che non della vecchiaia
I 100 anni di vita di Peggy sembrano essere partiti con il piede giusto. La famiglia Hawkins è composta da lei, sua madre Hattie (insegnante di scuola elementare), suo padre Pete (artista) e sua sorella maggiore Molly (di sette anni). Vivono in un cottage nel villaggio di Marlesford, nel Suffolk. Peggy sta crescendo in una delle economie più avanzate del mondo, con istruzione e assistenza sanitaria gratuite. Ha genitori attenti e amorevoli che trovano il tempo per stare con lei e sua sorella incoraggiandole nel gioco all’aperto, nell’esplorazione e nel divertimento. “La mente di Peggy è sempre in fermento”, dice Hattie.
Con l’avanzare dell’età, la vita della bambina sarà accompagnata da progressi tecnologici quotidiani, come stampati in 3D per raddrizzare i suoi denti da adolescente, dispositivi diagnostici indossabili e biosensori per monitorare la sua salute e prevenire le malattie oppure, in età avanzata, esoscheletri bionici per alleviare i dolori muscolari. Tuttavia, affinché Peggy e la sua generazione possano godere delle opportunità offerte dalla longevità - evitando i problemi dovuti alla cattiva salute e all’esaurimento del denaro - la società dovrà necessariamente modificare il modo in cui ogni fase della vita viene vissuta. Ma non siamo nemmeno vicini a questa trasformazione
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