venerdì 8 novembre 2024

CONSUMI DELL'INDUSTRIA CULTURALE. LA MODA DEL NOIR. REDAZIONE, Il noir è di moda, THRILLER MAGAZINE, 12.12.2007

Si apre un dibattito sul blog di Sandrone Dazieri, tra gli interventi si trova quello caustico, ma come sempre interessante, di Luigi Bernardi


 Sandrone Dazieri, di ritorno dal Noir Festival di Courmayeur, nel suo blog scrive un pezzo segnalando un modo di fare sempre più diffuso intorno al noir: trattarlo come argomento adatto per la sagra di paese, per la passerella della moda.

Ne riportiamo alcuni pezzi e vi invitiamo a leggere il testo integrale al link riportato sotto l'articolo:

Sono tornato dal Noir in festival depresso come un nudista al Polo:

l’ennesima passerella di autori trattati un tanto al chilo (salvo le superstar straniere, talvolta) l’ennesima raffica di incontri dove i contenuti passano senza lasciare traccia: si discuta di La Squadra o di Ecomafia, tutto finisce nello stesso calderone. Avanti un altro e grazie al nostro sponsor.

E tutti quei discorsi, sempre uguali, sul noir che è il nuovo romanzo sociale, che il noir racconta la realtà, la indaga, la denuncia ecc.

[...]

In compenso, non farete fatica a trovare uno scrittore di noir a qualsiasi manifestazione per il vino buono, il tartufo, la mortadella, pronto a ritirare il premio Pennino d’oro o Linguino di platino, a duettare con cantanti e veline, a dare il calcio di inizio della partita Scapoli Ammogliati, tanto tutto fa brodo.

Io scendo qui, scusatemi.

Dichiaro che, per qualche che mi riguarda, il 2008 sarà l’anno defestivalizzato, deconvegnato, depasserellizzato, e invito i miei colleghi a fare altrettanto. Tutti a casa a scrivere, che magari qualcosa di buono potrebbe anche venir fuori.

[...]

Qualcuno ribatte, qualcun altro sottoscrive. Tra gli interventi quelli interessanti di un fantomatico LB che basta sapere qualcosa di noir italiano per capire che si tratta di Luigi Bernardi. Riportiamo un pezzo dei suoi interventi:

[...]

Quando lo scrivevo cinque anni fa, che il noir italiano non stava lasciando niente, non mi stavate neppure a sentire, troppo intenti a festeggiare il successo di turno.

I lettori si accontentano di poco, gli editori non sentono altra esigenza che darglielo, gli assessori e la compagnia bella ci costruiscono su pezzi di carriera. Poi tutto crolla e si ricomincia daccapo: è la legge dell'intrattenimento. Che tutto questo abbia poco o nulla a che vedere con la letteratura, è una cosa che sfugge ai più.

[...]

E tanti altri commenti. Polemiche sterili o dibattito interessante? Noi riteniamo sia giusto chiarirsi un po' le idee riguardo il noir e il suo ruolo. Vi invitiamo a leggere quello che finora è stato detto e a partecipare alla discussione.


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