Qualche settimana fa in Zambia un elefante ha attaccato il van di un gruppo di turisti impegnati in un jeep safari, e nel violento impatto una donna è rimasta uccisa. Potrebbe sembrare un mero fatto di cronaca dal finale tragico; invece è l’indice di un fenomeno le cui dimensioni non cessano di aumentare. È l’indice della convinzione diffusa che il Pianeta sia capace di reggere illimitatamente l’intrusione turistica anche nelle sue aree più delicate e fragili, e la prova del fatto che il visitatore ostinato non si lascia neppure sfiorare dal timore di provocare la natura oltre il sopportabile.