Insomma, una giornata di polemiche. Dall'articolo del Corriere della Sera all''intervento del ministero della Giustizia. "In riferimento alle visite, il ministro Paola Severino già da giorni ha verificato che le relazioni di servizio nelle quali si segnalavano le peculiarità dei colloqui fossero state trasmesse all'autorità giudiziaria competente, ricevendone conferma". Peraltro, "sempre dallo scorso 3 agosto, il Guardasigilli ha dato disposizione all'Ufficio di gabinetto del ministero affinchè, attraverso il capo del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria, i direttori degli istituti fossero sensibilizzati a una puntuale osservanza delle disposizioni previste dall'articolo 67 dell'ordinamento penitenziario che regola le visite dei parlamentari negli istituti penitenziari, sollecitando l'intervento diretto o l'interruzione della conversazione qualora essa travalichi i limiti della visita e si trasformi in colloquio su procedimenti in corso".
L'indignazione dei pidiellini. Le critiche erano arrivate soprattutto dal Popolo della Libertà. Per Gaetano Quagliariello, "non dovrebbe esserci bisogno di ricordare al senatore Giuseppe Lumia e all'onorevole Sonia Alfano che la legge riserva a pochi e determinati soggetti, ovviamente appartenenti all'autorità giudiziaria e alla polizia giudiziaria, questa facoltà". Ancora: "Ciò che è accaduto è di una tale gravità che diviene un mero dettaglio il fatto che fra i destinatari dell'interessamento vi siano esponenti della criminalità organizzata già chiamati in causa in operazioni politico-giudiziarie intentate ai danni di avversari politici dei due parlamentari del Pd e dell'Idv".
(09 agosto 2012)
Nessun commento:
Posta un commento