Anche i bambini piccoli hanno il senso della giustizia e intervengono a favore di una terza parte vittima di un comportamento non corretto. Lo conferma uno studio condotto tra bambini di tre e cinque anni di età. Tuttavia, il senso di giustizia dei bambini, rispetto a quello degli adulti, è più attento a risarcire la vittima che a punire il colpevole.
Katrin Riedl, Keith Jensen, Josep Call e Michael Tomasello hanno creato una serie di test nei quali due pupazzi e un bambino erano seduti a un tavolino, che si poteva far ruotare. Quando il pupazzo cattivo rubava il biscotto o il gioco posto sul tavolo davanti al pupazzo vittima, il bambino cercava di ruotare il tavolo per restituire il maltolto, con un’intensità paragonabile a un’offesa personale. In questo, secondo gli scienziati, il senso di giustizia infantile differisce da quello degli scimpanzé, che tendono a reagire solo quando sono loro a subire il furto. Si pensa che l’intervento di una terza parte in una lite sia fondamentale per il mantenimento della cooperazione umana.
I ricercatori hanno ideato molte varianti del test, con un terzo pupazzo che interveniva o la possibilità di far sparire l’oggetto. È emerso che i bambini cercano sempre di restituire l’oggetto al primo proprietario. “Sembra che i bambini in età prescolare non procurino un danno agli altri spinti dal senso di giustizia o per vendetta, ma a causa della preoccupazione per il benessere della vittima”, scrivono gli autori su Current Biology.
Nessun commento:
Posta un commento