Ma è possibile codificare la mimica facciale e 'addestrare' una macchina a riconoscerla, per abbinare il volto giusto - quello più 'persuasivo' - alla pubblicità corretta? Un gruppo di ricercatori di Pittsburgh ha deciso di provarci e ha sviluppato una rete neurale artificiale capace di adattare un viso al tema della pubblicità, generando dati simili a quelli su cui è stata addestrata.
Gli studiosi hanno passato in rassegna oltre 20mila volti usati dai pubblicitari, per classificare le diverse espressioni e caratteristiche del viso in rapporto al tema dello spot. Ne è venuto fuori un dataset che decostruiva e ricostruiva i volti. Lo spot promuove un prodotto di bellezza? Il volto scelto sarà ben truccato e la pelle luminosa. La pubblicità fa parte di una compagna di sensibilizzazione a tutela delle donne? I visi non saranno sorridenti e prevarranno i toni scuri.
Definito il dataset, i ricercatori hanno addestrato l'intelligenza artificiale: la macchina ha imparato a ricostruire una faccia da pubblicità, partendo da un insieme di attributi ed espressioni.
La ricerca ora potrebbe non fermarsi qui: il prossimo obiettivo degli studiosi è quello di passare dalla ricostruzione dei volti ad altri oggetti, fino ad arrivare a una macchina capace di realizzare un intero spot, accompagnato da slogan convincenti.
Nessun commento:
Posta un commento