Una sesta estinzione di massa mai individuata prima. Il mondo come è ora, potrebbe essere stato influenzato da questo evento avvenuto circa 233 milioni di anni fa. Si tratta di una estinzione (cinque quelle "grandi" e note) finora sconosciuta e chiamata "Episodio pluviale carinco". Sarebbe stata scatenata da una eruzione vulcanica, ipotizzata grazie all'esame di prove geologiche e paleontologiche raccolte in anni di lavoro e analizzate grazie alle nuove tecnologie. La scoperta porta la firma italiana: la ricerca è stata infatti coordinata da Jacopo Dal Corso, della China University of Geosciences, insieme al Museo delle Scienze di Trento (Muse), le Università di Ferrara e Padova, il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) e il Museo di Scienze Naturali dell'Alto Adige.
Come le altre transizioni biotiche, dal carattere disastroso, anche la sesta appena individuata fu caratterizzata da eventi catastrofici e distruttivi che cambiarono per sempre il Pianeta: l'eruzione vulcanica iniettò in atmosfera enormi quantità di gas serra come l'anidride carbonica, che portarono a un riscaldamento globale associato a un forte aumento delle precipitazioni e che durò circa un milione di anni.
L'improvviso cambiamento climatico ha accelerato la perdita di biodiversità negli oceani e sulle terre emerse e subito dopo l'evento di estinzione , ipotizzano gli studiosi, nuovi gruppi fecero la loro comparsa o si diversificarono rapidamente. Fra questi ad esempio anche i dinosauri, contribuendo all'origine di nuovi ecosistemi. In questo periodo, comunemente, viene definita "sesta estinzione di massa" a livello globale quella in corso che sta portando alla scomparsa di tantissime specie animali e vegetali e alla perdità di biodiversità a causa della crisi climatica e dell'azione umana.
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