Spopolano sui social la recensioni dei profumi più adatti con cui dormire, un'abitudine sempre più diffusa per i suoi potenziali benefici sull'umore e sul sonno (ma anche sui sogni). Due esperte ci spiegano come scegliere e come usare un profumo da notte. Per sentirci un po' dive
Ben prima di TikTok, l'idea di indossare un profumo per andare a dormire si lega nella storia del costume alla figura di Marylin Monroe: "Cosa indosso a letto? Solo due gocce di Chanel N°5 e nient'altro", recita una delle sue frasi più famose. A seguire l'esempio di Marylin sono state prima di tutte le donne francesi, che usano spesso profumare le loro lenzuola o indossare fragranze sulla pelle prima di andare a dormire: a rappresentare la categoria dichiarando di dormire nuda ma rigorosamente con un profumo è Violette Serrat, in arte Violette, imprenditrice tra le più celebri del mondo della cosmetica contemporanea, oltre che direttrice creativa del make-up Guerlain. Dalla Francia, però, oggi l'abitudine di usare un profumo per darsi la buonanotte si sta allargando diventando una tendenza mondiale, come dimostrano i milioni di video TikTok dedicati alla recensioni dei bedtime perfumes (per dare dei numeri: "perfumes for bedtime" ha oltre 123 milioni di visualizzazioni, mentre "wearing perfume to bed" ne conta oltre 39,7 milioni).
"Non riesco a dormire senza profumo!", ci ha raccontato Mona Kattan, l'imprenditrice americana di origini irachene fondatrice del marchio di fragranze virali Kayali (e sorella minore della più famosa Huda Kattan). "Il momento di andare a letto è quello che preferisco, perché sento che è una coccola per me stessa. Credo che quando si dorme indossando un profumo, lo si faccia meglio, ci si sente sexy prima di tutto per se stessi. È un piacere personale e la forma più alta di utilizzare una fragranza come amore per se stessi". Secondo Mona, la scelta della fragranza con cui dormire va fatta a seconda dello stato d'animo che si vuole suscitare in quel momento: in effetti, il successo di questa nuova abitudine, argomento molto caldo nelle community online dedicate ai profumi, viene spesso legata alla sfera del benessere emotivo, a partire dai potenziali benefici per il sonno. Secondo un'indagine presentata da Paglieri in occasione dei 100 anni di Felce Azzurra (condotta da Future Concept Lab su un campione di 1.000 intervistati tra i 18 e i 65 anni), il 75,6% degli italiani considera il dormire più importante rispetto al passato, anche perché il 63,6% percepisce il suo sonno come "peggiorato", con un buon 40,7% che dichiara difficoltà legate al sonno. Dopo l'assunzione di tisane e integratori, 2 persone su 10 (19,9%) scelgono di usare diffusori di oli essenziali e profumi per rilassarsi, tanto che nella visione degli intervistati la "ricetta segreta" per un sonno ristoratore passa per il 41,1% dei casi da un profumo che agisce sui recettori e l’area olfattiva del cervello, così da rilassare il corpo e la psiche.
Il profumo come "dudu"
"Ci si profuma sempre più spesso di notte e la tendenza fa capire anche come si è evoluto lo storytelling del profumo e come ci siamo liberate dall'idea di profumarsi per qualcun'altro, per sedurre, arrivando a profumarci come gesto intimo, trasformando il profumo in un dudu dell'infanzia", ci dice Diletta Tonatto, maitre parfumeur, sociologa e imprenditrice (seconda generazione di Tonatto profumi). Se però il simbolismo affascina, per quanto riguarda i benefici ci sono delle considerazioni da fare: "La nostra società usa da sempre alcune note per rilassarsi, quindi già l’aspettativa può avere il suo effetto, ma per parlare di note rilassanti dobbiamo aspettare il via della neuroscienza. Il processo dell’olfatto è neuronale e ci sono sicuramente dei codici universali, ma a oggi non conosciamo quali sono, non sappiamo bene quale nota attivi quale area cerebrale e perché", chiarisce l'esperta. "Non ci sono prove scientifiche e profumi codificati, ma alcuni studi dimostrano che usare un profumo può aiutare la routine della buonanotte, agendo sulla sfera emotiva e migliorando così la qualità del sonno e l’addormentamento, ma modificando anche il contenuto emotivo dei sogni", aggiunge Giulia Milioli, neurologa esperta in medicina del sonno certificata dall’Associazione Italiana di Medicina del Sonno.
Le note della buonanotte
Per scegliere quindi il profumo giusto per la camera da letto, bisogna lasciarsi guidare dalle sensazioni emotive: "L’obiettivo è stimolare i sensi in modo tranquillo, senza creare messaggi d’allarme, quindi scegliendo un profumo che riteniamo piacevole, legato a ricordi positivi, facendolo diventare parte di un rituale serale, al pari di un bagno caldo e una tisana rilassante", continua la dottoressa Milioli. Se è vero che ci sono note conosciute per i loro effetti rilassanti, è anche vero che la storia personale può neutralizzare questo potere, come ci spiega Diletta Tonatto: "L'olfatto è uno strumento di conoscenza di se stessi, quindi da abbracciare con cautela: vero che, per esempio, alla lavanda storicamente si attribuisce un potere rilassante, ma se a te ricorda un episodio spiacevole non potrà avere questo effetto". Esistono quindi delle note più adatte? "Sono quelle della propria storia, spesso può essere la violetta, perché è associata alla cipria quindi alle nonne, o le note conosciute per creare una sensazione di radicamento e conforto, come quelle di fondo dell’ambra grigia e del patchouli", continua la maitre parfumeur, che ha usato proprio queste note per creare il profumo L'appuntamento di Golevy, pensato per le federe e le lenzuola, ma anche per capelli, cappellini e asciugamani. Per creare familiarità, infatti, l'uso non deve essere solo notturno, almeno all'inizio: "L’olfatto primariamente serve a identificare un pericolo, quindi se deve conciliare il sonno deve essere già conosciuto dal nostro cervello, per questo consiglio di usare il profumo da notte anche durante il giorno".
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