E la reazione comune è di rabbia, i visitatori del parco sono indignati e accusano i genitori. Il primate, affermano, non aveva nessuna intenzione di attaccare. "Sono loro i colpevoli", commentano online, "Devono rispondere, vanno denunciati". La madre però, scegliendo Facebook per ribattere alle accuse, si difende, rivolgendosi a coloro che sono pronti a giudicare: "Gli incidenti succedono". In un post infatti spiega che il piccolo non ha niente di rotto e ringrazia Dio e le persone che sono intervenute per salvare il figlio.
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Il gorilla aveva 17 anni, si chiamava Harambe. Nel video sembra dare la mano al piccolo, ma sarebbe bastato un momento, anche solo una spinta. "Colpirlo con un'iniezione di tranquillanti l'avrebbe potuto agitare, non avrebbe fatto effetto immediato e forse la situazione sarebbe precipitata", spiega Mr Maynard.
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Sul profilo ufficiale Facebook, lo zoo pubblica un post di addio al gorilla. "Siamo in lutto, abbiamo il cuore spezzato", scrivono. E sotto si scatena il putiferio di utenti che non concedono attenuanti: "In lutto? Avete ucciso per proteggere un bambino di due genitori che non riescono a contenere i propri figli!!", scrive uno dei quasi novemila commentatori.
In una dichiarazione, People for the Ethical Treatment of Animals (PETA) cavalca l'incidente e sostiene che il "tragico episodio è l'ennesima prova che la cattività non è mai accettabile per i gorilla o altri primati".
Ma c'è poco da aggiungere. Il gorilla è un animale maestoso, incredibile. Lo zoo sostiene che le misure di sicurezza sono elevate, la zona controllata dall'Association of Zoos & Aquariums e l'United States Department of Agriculture, e mai prima d'ora era successo che qualcuno saltasse le recinzioni. Non dal 1978. Anni in cui gli zoo, forse, avevano anche un altro senso.
Il bambino, che non è stato ancora identificato così come i genitori, è caduto da un'altezza di circa 4 metri e mezzo in una piscina poco profonda nel recinto di Harambe. Altri video di visitatori presenti, mostrano il gorilla trascinarlo come una bambola di pezza da un'estremità all'altra del suo 'habitat'. Secondo quanto riporta la Cnn il personale dello zoo e dei Vigili del Fuoco di Cincinnati sono stati i primi a intervenire e nessuno di loro ha agito finché il gorilla ha cominciato a trascinarlo e spingerlo. Solo allora l'hanno abbattuto.
Il bambino era in gabbia con un gorilla non con uno scimpanzè. Dieci minuti sono tanti. Ma tra i commenti qualcuno scrive "ora dovrebbero metterci i genitori in gabbia". Anche se adesso è una gabbia vuota. "Perché siano d'esempio".
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