L'autore esamina poi il rapporto tra moda ed età, soffermandosi in particolare sulla cosiddetta «sessualizzazione» o «adultificazione» dell'abbigliamento infantile, sull'ascesa di movimenti sociali come il femminismo e quello per i diritti civili e sulla teoria degli stili sottoculturali. Le riflessioni sulla politica del consumo si accompagnano sempre all'esame degli aspetti storici, politici e di sfruttamento della produzione industriale. La parte finale è dedicata all'avvento della cultura della griffe e della celebrità, esemplificata dall'analisi del fenomeno David e Victoria Beckham in quanto icone globali, nonché da quella della nascita di una nuova forma di soggettività in rapporto all'industria e al consumo della moda.
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