domenica 24 settembre 2017

ANTROPOLOGIA. CONTRO L'IDEA DELLA RADICE CULTURALE. P. DOUROUX, Maurizio Bettini : «La pureté supposée d’une culture n’existe pas, n’a jamais existé et n’existera jamais» LIBERATION, 22 settembre 2017

Il y a des livres trop petits, par le format, pour espérer surnager dans une rentrée faite d’«incontournables». Contre les racines a tout pour passer inaperçu : 150 pages en petit format avec une couverture étrange et un auteur, Maurizio Bettini, peu connu en France. Et pourtant ! Passons sur la trentaine d’ouvrages parus sous sa plume en Italie depuis la fin des années 70, et même sur la dizaine de traductions en français de ce philologue, anthropologue, pour nous concentrer sur ce livre immense quand il s’agit de régler son compte à la notion de «racines». On peut prolonger le propos avec «nos vieilles racines», «notre histoire», jusqu’à «notre culture», qui serait fondée sur une source unique.

lunedì 18 settembre 2017

SESSUALITA' E SOCIETA' CONTEMPORANEA. C. SERRA, Orgasmi 2.0: cosa è successo al sesso nell'era di Internet, L'ESPRESSO, 15 settembre 2017

l sesso del futuro non sarebbe stato un modo storicamente irriconoscibile di farlo, ma solo un modo diverso di parlarne... San Francisco, tecno-patria di Google, Fb e vecchie libertà sessuali. Qui Witt comincia la sua ricerca. Muove le dita tra chat room, meditazioni orgasmiche, app per incontri da vicinanza geografica. Witt ha trent’anni, è single eterosessuale femmina mentre cerca di capire cosa sia successo al sesso, soprattutto a quello delle donne nell’era di Internet.

sabato 16 settembre 2017

SCUOLA ED EDUCAZIONE IN ITALIA. I PRINCIPI DI FONDO DELLA 'BUONA SCUOLA'. R. CICCARELLI, Tra i banchi di una pedagogia neoliberista. Un pamphlet di C. Raimo, IL MANIFESTO, 15 settembre 2017

La «Buona Scuola» di Renzi ha trasformato la scuola in un’agenzia del customer care, la cura dei clienti. La definizione è di Christian Raimo, scrittore e insegnante militante, nel suo ultimo libro Tutti i banchi sono uguali. La scuola è l’uguaglianza che non c’è (Einaudi, pp. 142, 16 euro). L’alternanza obbligatoria tra scuola e lavoro, a regime da quest’anno per gli studenti delle superiori, porta a compimento un progetto della pedagogia neoliberista: trasformare lo studente in una forza lavoro capace di praticare il problem solving e le soft skills.

ANTROPOLOGIA E CLASSI SUBALTERNE IN ITALIA. M. NANI, Bosio, indagine aperta sulle classi subalterne, IL MANIFESTO, 14 settembre 2017

Da qualche tempo aveva rimesso mano a una ricerca alla quale teneva molto, ma si ritrovò ricoverato all’ospedale di Mantova per un pericoloso attacco di peritonite. Non sarebbe stato dimesso: Gianni Bosio non aveva ancora compiuto 48 anni quando morì il 23 agosto del 1971. Alcuni capitoli del libro al quale stava lavorando, che avrebbe dovuto tracciare la storia del suo paese natale dal Settecento al Novecento, come processo di dissoluzione della comunità contadina e delle sue culture, erano stati pubblicati nel corso degli anni Sessanta, altri erano dattiloscritti e restavano molti quaderni, materiali e documenti. Grazie allo straordinario lavoro di Cesare Bermani Il trattore ad Acquanegra fu dato alle stampe, per i tipi baresi di De Donato, nel 1981, a dieci anni dalla scomparsa dell’autore. La copia anastatica della prima edizione, integrata da altri scritti e immagini, viene ora riedita per il meritorio impegno di un sodalizio culturale mantovano, l’Associazione Postumia di Gazoldo degli Ippoliti, un paese a pochi chilometri da Acquanegra.

venerdì 15 settembre 2017

GIORNALISMO E TELEGIORNALISMO ALL'ITALIANA. UNA RASSEGNA

CONSIDERAZIONI SUL GIORNALISMO. INDOVINATE EPOCA ED AUTORE (PER LA SECONDA VOLTA IN 2 ANNI)

CONSIDERAZIONI SUL GIORNALISMO. INDOVINATE EPOCA ED AUTORE (PER LA SECONDA VOLTA IN 2 ANNI)

È impossibile scorrere un giornale qualunque, di qualsiasi giorno, o mese, o anno, senza trovarvi, a ogni riga, i segni della perversità umana più spaventosa, all’unisono con le vanterie le più sorprendenti di probità, di bontà, di carità, e le affermazioni più sfacciate, relative al progresso e alla civilizzazione.
Ogni giornale, dalla prima all’ultima riga, non è che un tessuto di orrori. Guerre, crimini, furti, impudicizie, torture, crimini dei politici, crimini delle nazioni, crimini dei singoli, un’ebbrezza d’atrocità universale.
Ed è con questo aperitivo disgustante che l’uomo civile accompagna la sua prima colazione del mattino. Tutto, in questo mondo, trasuda il crimine: il giornale, la muraglia e la faccia dell’uomo.
Io non capisco che una mano possa toccare un giornale senza una convulsione di disgusto.

GIORNALISMO ALL'ITALIANA. F. MERLO, L'autopsia in prima pagina: quando la cronaca diventa abuso, LA REPUBBLICA, 15 settembre 2017

È ODIOSA la deriva selvaggia di questo giornalismo italiano che attizza la morbosità e ti fa dimenticare la sedicenne uccisa a Specchia e l’oltraggio subito da tutte le ragazze del mondo, presi come siamo a violarne gli spasmi sotto le pietre, “anzi no, era un coltello”. Ora al pantografo sono finite le ferite, il sangue e la lama affilata. Ma le mani restano manacce che colpiscono e manine che si chiudono, e la descrizione dei colpi di bastone ti fa sentire il legno che sbatte sulle ossa. Poi si passa ai lividi vecchi che, recuperati e rinfrescati dal sempre più pietoso prosatore, bene illustrano le botte dei titoloni a tutta pagina. E così, alla fine, quando arrivi in fondo all’articolo e già attacchi il secondo, che viola lo smarrimento della madre, e poi ce ne sono un terzo sull’arma e un quarto sul luogo dell’esecuzione, alla fine, dicevo, non c’è più la morte di una bella ragazza che tutti avremmo voluto come figlia, ma c’è solo l’infinita indecenza. E non è vero che lì c’è il Dio dei dettagli, la storia concentrata. Al contrario, c’è la fuga dalla notizia alla pornografia. E più ti avvicini e più ingrandisci il dettaglio morboso più Dio si allontana da te, dal giornale, da tutti.

martedì 12 settembre 2017

ANTROPOLOGIA. AMAZZONIA. VIOLENZE CONTRO TRIBU' LOCALI. G. TALIGNANI, Brasile, tribù dell'Amazzonia minacciate dall'oro. La denuncia: ''Uccisi 10 indigeni'', LA REPUBBLICA, 11 settembre 2017

 UN bar al confine con la Colombia dei cercatori d'oro si vantavano di averli fatti a pezzi. In mano, un remo di legno inciso dai componenti di una delle ultime tribù incontattate al mondo: "Li abbiamo uccisi, tagliati e gettati nel fiume" si sarebbero compiaciuti i minatori mostrando il trofeo. 

domenica 10 settembre 2017

CINEMA E SOCIETA' USA. FIRST REFORMED. A. Finos, Paul Schrader: "Oggi l’America è un problema per il mondo", LA REPUBBLICA, 29 agosto 2017

"IL RICORDO più bello? Il concerto di Peter Gabriel in Laguna a fine anni 80, che notte, ma quei tempi non torneranno più". Paul Schrader, 71 anni, sarà in concorso a Venezia: "Sono stato altre tre volte alla Mostra, tre anni fa ero presidente diOrizzonti, e Bertolucci era a capo della sezione principale", racconta al telefono dalla sua casa di New York. "Lo conosco dai tardi anni 70, ho portato io a Hollywood Ferdinando Scarfiotti, lo scenografo di Il conformista e Ultimo tango, quando giravoAmerican Gigolò. Conobbi Bernardo in quella occasione. Il conformista ha rivoluzionato l'immaginario visivo della mia generazione. Michael Mann, Martin Scorsese, Francis Ford Coppola: ha ispirato e influenzato tutti noi".

giovedì 7 settembre 2017

lunedì 4 settembre 2017

CINEMA FICTION E SOCIETA' ITALIANA. P. NEGRI, L'immagine dell'Italia nella fiction, LA STAMPA, 3 settembre 2017

La prima immagine di «Suburra», la prima serie prodotta in Italia per Netflix, è la facciata della Basilica di San Pietro. Di notte. La camera arretra su via della Conciliazione, deserta, fino a quando da un antico portone esce una figura misteriosa. Scopriremo presto che è un prelato, immaginiamo di curia, e che è diretto a una villa suburbana in cui si sta svolgendo un’orgia. La radio intanto annuncia le dimissioni del sindaco di Roma.  

NUOVE TECNOLOGIE E CONTROLLO SOCIALE. A. D. SIGNORELLI, Così la Silicon Valley ci sorveglierà 24 ore al giorno, LA STAMPA, 4 settembre 2017

La Silicon Valley è un’industria estrattiva, scrive Ben Tarnoff sul Guardian . Il suo modello di business, ovviamente, non risiede nell’estrazione di petrolio o di carbone, ma in quella di dati. Per la precisione, dei nostri dati personali: ogni volta che facciamo una ricerca su Google e ogni volta che mettiamo un like su Facebook, lasciamo dietro di noi delle tracce digitali che vengono utilizzate per targettizzare nel migliore dei modi la pubblicità che vediamo quando navighiamo in rete. 

venerdì 1 settembre 2017

ANTROPOLOGIA. GLI OGIEK DEL KENIA. SAINI, SIMONCELLI, Il primo «popolo indigeno» dell’Africa sorprende tutti, IL MANIFESTO, 24 agosto 2017

Lungo la strada sterrata che porta a Marashoni il paesaggio, in molti tratti, è più simile ad alcune zone montane dei nostri appennini, ma in realtà siamo nella foresta Mau in Kenya, poco più di 200 km a nord ovest della capitale Nairobi, nella contea di Nakuru.