Quante sorprese a guardare bene i numeri delle statistiche. Non lo avremmo detto, così a sensazione, che ben un italiano su due si sarebbe potuto dichiarare soddisfatto della propria situazione economica. Eppure così certifica l’Istat, perché così è successo, e negli ultimi cinque anni è stata un’escalation di soddisfazione. Ed ecco quindi che nell’ultimo anno gli italiani con più di 14 anni che si dicono soddisfatti della propria condizione economica ha superato la soglia del 50% (da 42,8% che era nel 2012), in una curiosa inversione proporzionale con gli affetti. Anno dopo anno, infatti, gli italiani si sono dichiarati sempre meno contenti delle proprie relazioni con amici e con i parenti.
"L'uomo si separa dal vicino in quanto nutre sentimenti di odio e di repulsione. Così ignora una cosa: nello stesso istante ha già tagliato via se stesso dalla Città universale del genere umano"
domenica 31 dicembre 2017
sabato 30 dicembre 2017
SOCIAL NETWORK E HIKIKOMORI IN ITALIA. E. TESTI, Hikikomori in Italia, il popolo silenzioso dei reclusi in casa è la nuova emergenza sociale, L'ESPRESSO, 21 dicembre 2017
Il video dura venticinque minuti. Dalle sue labbra non esce una parola. Rimane in silenzio fissando la telecamera del cellulare. La scritta: "Cerco una compagna, non posso parlare". Basta scorrere la bacheca Facebook per scoprire che lo fa ogni settimana e che ogni settimana non riceve alcuna risposta.
LA SOCIETA' DELL'INVIDIA. S. VASTANO, Viviamo nell’età dell’invidia. Intervista con Gunnar Hindrichs, L'ESPRESSO, 29 dicembre 2017
Viviamo incollati ai telefonini e alla Rete. Pratichiamo sport estremi, siamo ossessionati da cibi e diete sempre più radicali. E non crediamo a nessun ideale, non investiamo in associazioni né in partiti, corrotti per definizione. Quello che ci unisce è, da una parte, la livida, schiumante rabbia e l’acido dell’invidia verso tutti i potenti del pianeta, politici, manager o artisti che siano. Dall’altra, il panico per il prossimo attacco terroristico, strage di kamikaze solitari o sedicenti fanatici religiosi.
CINEMA. IL MALESSERE DELLE SOCIETA' GLOBALIZZATE. HAPPY END, THE SQUARE, LOVELESS.
https://kikukula7.blogspot.it/2017/12/happy-end-di-m-haneke-m-fagotto-gruppo.html
https://kikukula7.blogspot.it/2017/12/cinema-e-societa-happy-end-c-piccino.html
https://kikukula7.blogspot.it/2017/12/loveless-e-square-m-belpoliti-square.html
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mercoledì 27 dicembre 2017
SOCIOLOGIA. TOURAINE E I DIRITTI UMANI. A. SOMMA, Capitalismo finanziario, diritti umani e conflitto sociale, MICROMEGA, 21 dicembre 2017
Alain Touraine, il decano dei sociologi francesi a cui si deve l’espressione “società postindustriale”, ha dedicato i suoi ultimi libri alla disgregazione della società industriale e ai conflitti che caratterizzano quanto viene definita “epoca postsociale”: l’epoca non più governata dalla dimensione socio economica dei problemi, bensì da quella etico individuale. Ne “La fine delle società” ha analizzato il capitalismo finanziario e il suo ruolo nella crisi delle principali istituzioni politiche e sociali: dallo Stato alla famiglia, passando per i sindacati e i diversi sistemi di protezione e controllo sociale (La fin des sociétés, 2013). Con “Noi soggetti umani” ha sottolineato la necessità di riscoprire i diritti umani per contrastare il capitalismo finanziario attraverso un rigurgito etico individuale (Nous, sujets humains, 2015). Infine, ne “Il nuovo secolo politico” ha riflettuto sul modo di affrontare i grandi temi che monopolizzano il dibattito pubblico: dalla questione nazionale a quella religiosa, passando per la lotta al terrorismo e la sfida ambientale (Le nouveau siècle politique, 2016).
NEUROSCIENZE. SIMULARE GLI EFFETTI DELLA DEMENZA. R. CORCELLA, Ecco che cosa prova una persona colpita da una forma di demenza, CORRIERE DELLA SERA, 27 dicembre 2017
Mai avuto la tentazione di mettersi nei panni di una persona alle prese con una forma di demenza? La giornalista Tara Bahrampour, come prima di lei altri colleghi, ha voluto farlo provando per i lettori del Washington Post il «Virtual Dementia Tour» (cioè il tour virtuale della demenza). Si tratta di un programma di addestramento messo a punto da P.K. Beville , una geriatra statunitense che nel 1997 ha fondato «Second Wind Dreams», un’organizzazione non profit «dedicata a cambiare la percezione dell’invecchiamento attraverso la realizzazione dei sogni e l’offerta di programmi educativi» come si legge nel suo sito. Tra questi, il fiore all’occhiello è appunto il Virtual Dementia Tour , un progetto con tanto di marchio registrato per aiutare gli operatori sanitari a capire meglio cosa vuol dire avere la demenza.
sabato 16 dicembre 2017
SFIDARE LA MORTE PER ESSERE VISTI SUI SOCIAL. GLI SCALATORI URBANI. PEGGIO, POLETTO, Il folle gioco dei ragazzini di Torino arrampicati sulla cima dei grattacieli, LA STAMPA, 16 dicembre 2017
«Un giorno qualcuno mi batterà. Ma non sarai tu». Sì, deve fare un certo effetto dire una frase del genere con i piedi in bilico tra la vita e la morte, in equilibrio su un braccio di una gru o su un cornicione di cemento, largo appena una spanna, ad oltre 200 metri d’altezza. E guardare Torino come nessuno l’ha mai guardata prima, ultima tra le città-metropoli a farsi contagiare dall’architettura verticale, in quella corsa verso il cielo con costruzioni sempre più spudorate. Lassù, sul grattacielo che sarà il quartier generale della Regione Piemonte, in costruzione nel quartiere Lingotto, si spingono per sfida i ragazzini millennials torinesi. Scarpe da ginnastica, magliette e maschere sul viso per dare un po’ di mistero alle loro imprese. Si arrampicano eludendo i controlli. E lo fanno solo per fotografarsi mentre giocano con la morte, per strappare al mondo un po’ di fama.
Immagine dal sito de LA STAMPA, 16-12-2017
SOCIAL NETWORK MASS MEDIA PATOLOGIE. J. D'ALESSANDRO, "E' vero, i social fanno male". Prima (parziale) ammissione di Facebook, LA REPUBBLICA, 16 dicembre 2017
Non è un’ammissione, ma in qualche modo le somiglia. In un lungo articolo firmato da David Ginsberg e Moira Burke, entrambi ricercatori di Facebook, i due affrontano il tema dell'effetto negativo che potrebbe avere sulle persone il social network più popolare al mondo. Le voci critiche ultimamente si sono moltiplicate e l’azienda ha deciso di rispondere. Nell’era dominata degli smartphone e dalla vita digitale, l’accusa e che si rischia di esser sempre più isolati e di vivere senza più alcun vero confronto. “Connessi ma soli”, sostiene la psicologa Sherry Turkle fin dal 2012 quando nelle librerie uscì il suo Alone Together: Why We Expect More from Technology and Less from Each Other.
giovedì 14 dicembre 2017
ANTROPOLOGIA. GENOCIDI ECOCIDI NEOCOLONIALISMI. AMERICA DEL SUD. J-C, GODDARD, La Franciamazzonia e la Montagna d’Oro, IL MANIFESTO, 13 dicembre 2017
La Francia, che è «custode mondiale» dell’accordo sul clima di Parigi. La Francia, che è votata dal suo nuovo presidente a «riportare il pianeta alla sua grandezza», mentre altri vogliono limitare tale grandezza alle frontiere della loro nazione. La Francia, che fa una crociata all’inquinamento dei suoi campi da parte dell’industria agroalimentare. La Francia di Emmanuel Macron, insomma, sta prendendo in giro il mondo?
sabato 9 dicembre 2017
EDUCAZIONE E FALSE NOTIZIE. MASS MEDIA SOCIAL NETWORK. F. TADDIA, Ragazzi a lezione di fake news, LA STAMPA, 8 dicembre 2017
Disseminare gli anticorpi per proteggersi dalla cattiva informazione. Partendo dai giovanissimi, offrendo loro gli strumenti di analisi e difesa. Da diffondere poi in famiglia, tra gli adulti e nei contesti relazionali in cui sono immersi». Non demonizzare la rete, prendere consapevolezza della complessità del fenomeno, capire come agire e reagire: ecco le parole d’ordine anti bufale di Gabriela Jacomella.
venerdì 8 dicembre 2017
SCHIAVI DEL CONSUMISMO. UN SAGGIO DI F. TRENTMANN. DAL SITO EINAUDI
Ciò che consumiamo è diventato per molti aspetti l'elemento piú importante della vita moderna. Le nostre economie vivono o muoiono in virtú di quanto spendiamo e spesso tendiamo a definire noi stessi in base a ciò che possediamo.
dal sito Repubblica.it
mercoledì 6 dicembre 2017
EDUCAZIONE E RELIGIONE. REDAZIONE, Bambini più altruisti nelle famiglie non religiose, LE SCIENZE, 5 novembre 2015
I bambini che crescono in famiglie religiose sono meno generosi e più rigidi nel giudicare gli altri dei loro coetanei appartenenti a famiglie non religiose. A questa conclusione, destinata a suscitare discussioni, è giunta una ricerca di un gruppo internazionale di psicologi che ha valutato le inclinazioni prosociali di 1170 bambini tra i 5 e i 12 anni di sei paesi (Canada, Cina, Giordania, Turchia, Stati Uniti e Sud Africa).
La ricerca - pubblicata su “Current Biology” - contraddice infatti la diffusa convinzione che la religiosità sia correlata a una maggiore inclinazione per comportamenti morali e che i bambini con una robusta formazione religiosa siano più sensibili alle difficoltà degli altri, e mettano in atto più spesso comportamenti prosociali evitando quelli antisociali.
La ricerca - pubblicata su “Current Biology” - contraddice infatti la diffusa convinzione che la religiosità sia correlata a una maggiore inclinazione per comportamenti morali e che i bambini con una robusta formazione religiosa siano più sensibili alle difficoltà degli altri, e mettano in atto più spesso comportamenti prosociali evitando quelli antisociali.
LEGISLAZIONE SULLA SALUTE DISABILI E DIRITTI. REDAZIONE, Cassazione, sì al congedo per chi assiste un disabile di notte: "Ha diritto a riposarsi", LA REPUBBLICA, 5 dicembre 2017
Il lavoratore che usufruisce di un congedo retribuito per prendersi cura di un familiare disabile ha diritto a riposarsi e non compie nessuna irregolarità se concentra la sua assistenza nelle ore notturne e poi di giorno si fa aiutare da altre persone.
martedì 5 dicembre 2017
SCUOLA IN COMPETIZIONE. INDAGINE PIRLS SULLA LETTURA. C. ZUNINO, Lettura alle scuole elementari, Italia meglio dell'Europa, LA REPUBBLICA, 5 dicembre 2017
Tra i nove e i dieci anni, nella classe che in quasi tutti i Paesi del mondo è la quarta elementare, si è già imparato a leggere e si inizia a leggere per imparare. L'Italia, tra le cinquanta nazioni industrializzate e non che hanno partecipato all'indagine Iea Pirls (Progressi in international reading), da noi curata da Invalsi, ha preadolescenti che sotto questo aspetto crescono: nel 2016, infatti, abbiamo sette punti in più in lettura e comprensione rispetto a quindici anni fa, primo ciclo di indagine. Oggi svettiamo con 548 punti, diciotto in più della media internazionale (500) e, sedicesimi classificati su 50 (a pari merito con la Lituania e un punto dietro gli Stati Uniti), abbiamo performance nella lettura migliori di stati comparabili sul piano dell'educazione e dello sviluppo: il Canada è 23°, la Germania 26a, Israele 29°, il Portogallo 30°, la Spagna 31a e la Francia 34a.
lunedì 4 dicembre 2017
GIORNALISMO ALL'ITALIANA. CASO BELPIETRO. M. MESSINA, Caso Belpietro, pm: “Ha insultato 1,5 miliardi di fedeli islamici”, LA STAMPA, 4 dicembre 2017
«Il titolo “Bastardi islamici” è un insulto generalizzato a un miliardo e mezzo di fedeli islamici, molti dei quali vittime essi stessi di attentati terroristici». Ecco perché, secondo il pm Pietro Basilone, il giornalista Maurizio Belpietro va condannato a una multa da 8300 euro per offese a una confessione religiosa mediante vilipendio di persone, aggravate dalla finalità di odio razziale.
CRITICA DELLE NUOVE TECNOLOGIE SOCIAL NETWORK. DIPENDENZE. COREA DEL SUD. RESTELLI, MACCOTTA, In Corea del Sud la dipendenza dalla tecnologia è una vera malattia nazionale, L'ESPRESSO, 4 dicembre 2017
Da 48 ore Yeon indossa un pannolone e fa la pipì addosso per non doversi alzare dalla sedia. Eppure, non appartiene a una delle categorie legittimate a usare l’ingombrante accessorio: non è un chirurgo che deve operare per tredici ore di fila senza interrompere un delicato intervento, né un anziano con qualche normale problema di incontinenza.
sabato 2 dicembre 2017
RAPPORTO CENSIS 2017 SULLA SOCIETA' ITALIANA. R. AMATO, Censis, la ripresa corre ma lascia indietro i giovani, l'ex ceto medio e il Mezzogiorno, LA REPUBBLICA, 29 novembre 2017
L'Italia si risolleva: corre la produzione industriale, con performance che superano anche quella tedesca, volano gli investimenti, almeno quelli privati. E così nel Rapporto Censis 2017 tornano finalmente i consumi, cresciuti del 4% negli ultimi tre anni, e soprattutto il piacere di consumare: si spende di nuovo in cultura, parrucchieri, prodotti cosmetici e trattamenti di bellezza, pacchetti vacanze (il 10,2% in più nel biennio 2014-2016. "Torna il primato del benessere soggettivo": una svolta positiva, ma non del tutto. Si accentua sempre di più il divario tra chi ha compiuto finalmente il balzo in avanti, liberandosi dalle strettoie della crisi, e una maggioranza rabbiosa che è rimasta indietro. "Non si è distribuito il dividendo sociale della ripresa economica e il blocco della mobilità sociale crea rancore".
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