mercoledì 16 luglio 2014

SOCIOLOGIA. CONGRESSO INTERNAZIONALE. A. MARTINELLI, Diseguaglianze intollerabili (e rischiose) la Sfida per una Sociologia globale, CORRIERE DELLA SERA, 13 luglio 2014

Si apre oggi a Yokohama il XVIII Congresso mondiale di Sociologia, organizzato dalla International Sociological Association. Il tema scelto " le sfide di un mondo diseguale per la sociologia globale " ha un duplice significato. Anzitutto pone di nuovo al centro della ricerca sociologica lo studio delle diseguaglianze. Si tratta di uno dei problemi più gravi del mondo contemporaneo: divari intollerabili tra chi può studiare, nutrirsi, curarsi o accedere all'elettricità e chi no. 



Vecchie e nuove diseguaglianze si intrecciano con fratture etniche, nazionali, religiose, generazionali, di genere; alimentano conflitti e mettono a rischio la convivenza civile; minacciano sia la democrazia sia lo sviluppo economico, perché elite molto ricche non possono sostenere la domanda di beni e servizi come masse di consumatori di reddito medio. Lo studio delle diseguaglianze è centrale nell?affrontare la questione di fondo posta da Simmel: come in una società di individui siano possibili cooperazione e solidarietà.Questi problemi sono oggi più complessi che in passato: l?alto grado di interdipendenza del mondo globalizzato fa sì che non possano trovare risposta solo entro i confini degli Stati nazionali. Perciò, ed ecco il secondo significato del tema del Congresso, si deve sviluppare una sociologia globale all?altezza della sfida. I classici, da Marx a Weber, da Durkheim a Pareto, avevano una prospettiva mondiale; la maggior parte dei sociologi si è poi invece limitata a studiare aspetti della propria società nazionale. Oggi tutti i problemi di ricerca, anche quelli locali, vanno esaminati in un contesto globale.Condivido quindi la scelta di questo tema: le scienze sociali devono affrontare i problemi più rilevanti per le società e le persone, di quelle più deboli in particolare. Sono meno d?accordo con l?approccio militante della «sociologia pubblica», strettamente connessa a nuovi movimenti sociali di protesta. La scienza sociale deve infatti conservare un distacco critico dai fenomeni e dai soggetti che studia: non solo da chi la usa per legittimare il suo potere, ma anche dai movimenti che tentano di strumentalizzarla. La sociologia deve spiegare agli esseri umani come convivere pacificamente in un mondo conflittuale, ma deve farlo descrivendo, interpretando e analizzando con metodo scientifico la complessità di rapporti e strutture sociali, evitando dogmatismi ideologici.

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