Pochi giorni fa, il ministro Poletti ha strigliato gli studenti italiani: troppi tre mesi di vacanza, andate a lavorare. Quasi contemporaneamente in Gran Bretagna, invece, si è aperto il dibattito opposto sul Saturday job, il lavoretto del fine settimana che molti allievi delle superiori utilizzano per guadagnare un po’ di soldi durante l’anno scolastico. Dopo la pubblica ammissione dei coniugi Beckham che hanno inviato il loro primogenito Brooklyn a lavorare in un coffee shop di Londra, in molti si chiedono se i danni non superino i benefici .
"L'uomo si separa dal vicino in quanto nutre sentimenti di odio e di repulsione. Così ignora una cosa: nello stesso istante ha già tagliato via se stesso dalla Città universale del genere umano"
martedì 31 marzo 2015
lunedì 30 marzo 2015
SOCIOLOGIA E ANTROPOLOGIA. MIGRAZIONE E INTEGRAZIONE. UNA RICERCA DELLA FONDAZIONE LEONE MORESSA. G. BUCCINI, Banlieue d’Italia: ecco dove l’integrazione è più difficile, CORRIERE DELLA SERA, 30 marzo 2015
Cioma l’ha scritto sulla sua pagina Facebook: «Fiera di essere una livornese nera». Alla faccia dei razzisti. Uno e ottantacinque, gambe mozzafiato, sorriso tenero da sedicenne. Molti non hanno digerito l’anno scorso l’elezione a Miss cittadina d’una figlia di immigrati nigeriani (papà disoccupato, mamma dipendente di una casa di riposo). E hanno infiammato il web col solito mantra truffaldino, «l’Italia agli italiani», sparso come veleno da mille manine solerti.
venerdì 27 marzo 2015
AMBIENTE INQUINAMENTO SALUTE. D. DI DIODORO, L’inquinamento dell’aria favorisce ictus e disturbi d’ansia, CORRIERE DELLA SERA, 27 marzo 2015
Oltre a essere responsabile di danni ai polmoni e al cuore, l’inquinamento dell’aria viene ora direttamente chiamato in causa anche come fattore scatenante di attacchi d’ansia e di eventi cardiovascolari acuti, come l’ictus. Lo indicano due recenti ricerche pubblicate sul British Medical Journal (BMJ) da due differenti gruppi, uno americano, uno britannico.
mercoledì 25 marzo 2015
SCUOLA EDUCAZIONE. TEST PISA E APPRENDIMENTO SCOLASTICO. TRAVERSO SAIBANTE, Il successo a scuola è questione solo di talento?, CORRIERE DELLA SERA, 25 marzo 2015
Gli alunni svantaggiati sono destinati ad andar male a scuola
Gli alunni svantaggiati sono destinati ad andar male a scuola? Gli immigrati abbassano la media nazionale? Le classi piccole sono migliori? Sono queste alcune delle «hot topics», delle questioni più calde, nel dibattito internazionale su scuola e istruzione. Nella competizione globale fra i diversi sistemi educativi nazionali, alcune risposte appaiono ormai scontate. Ma spesso si tratta di falsi miti. Dati alla mano, Andreas Schleicher, responsabile dei famigerati test Ocse-Pisa sulle competenze dei quindicenni nel mondo, si è incaricato di smentirli uno per uno, in un’analisi pubblicata dalla Bbc.La Cina insegna che non è così: i test Pisa hanno dimostrato come il 10 per cento dei quindicenni più svantaggiati di Shanghai abbiano migliori capacità matematiche del 10 percento degli alunni privilegiati degli Stati Uniti e di alcuni Paesi europei. Arrivare da una situazione sociale svantaggiata non determina dunque il destino accademico: a parità di ambiente, i risultati scolastici variano enormemente a seconda della scuola che si frequenta e del Paese in cui si vive. I sistemi scolastici in grado di ridurre le diseguaglianze sociali sono quelli che dedicano le loro migliori risorse – insegnanti e manager scolastici migliori – alle situazioni più difficili.
lunedì 23 marzo 2015
SOCIOLOGIA STRATIFICAZIONE SOCIALE CLASSI SOCIALI IN ITALIA OGGI. LUCA RICOLFI, Terza società, l'amaro lascito della crisi, IL SOLE 24 ORE, 22 MARZO 2015
Credo sia stato Alberto Asor Rosa, nel lontano 1977, il primo a parlare dell'Italia come di una società in cui convivevano, o meglio si contrapponevano e si scontravano, “due società”. Asor Rosa lo faceva, dalle colonne dell'Unità, reagendo vigorosamente (e coraggiosamente, dato il clima violento e intimidatorio dell'epoca) a un episodio che segnò profondamente la storia della sinistra negli anni '70: l'assalto, da parte del movimento studentesco e dei circoli proletari giovanili, al palco da cui Luciano Lama, segretario generale della Cgil, tentava di tenere un comizio.
domenica 22 marzo 2015
ANTROPOLOGIA. I POPOLI INDIGENI E LA MODERNITA', LA STAMPA, 17 marzo 2015
FOTOGALLERY
http://www.lastampa.it/2015/02/17/multimedia/scienza/ambiente/speciali/fondi-cooperazione-sviluppo/2015/reportage-paraguay/i-popoli-indigeni-davanti-alla-modernit-h3lqigtBLUTNE2mfVFY6hO/pagina.html
http://www.lastampa.it/2015/02/17/multimedia/scienza/ambiente/speciali/fondi-cooperazione-sviluppo/2015/reportage-paraguay/i-popoli-indigeni-davanti-alla-modernit-h3lqigtBLUTNE2mfVFY6hO/pagina.html
PARAGUAY. ANTROPOLOGIA. SOCIETA' CHE VOGLIONO RIMANERE DIVERSE. CONNESTARI, BOMPAN, Iphone e facebook? La modernità è privazione della natura, LA STAMPA, 22 marzo 2015
«Solo poche persone sono coscienti di quanto grande e repentino sia stato il cambiamento dei popoli indigeni al contatto con i coloni bianchi» racconta Benno Glauser, filosofo svizzero stabilito in Paraguay dal 1977 e fondatore dell’Iniciativa Amotocodie un progetto per la salvaguardia dei territori e delle comunità originarie che vivono in isolamento volontario nei territori del nord.
venerdì 20 marzo 2015
SOCIETA' E PARENTELA. BIHAR. E. BURCHIA, India, il modo più sfacciato di imbrogliare agli esami, CORRIERE DELLA SERA, 20 marzo 2015
Le foto pubblicate dai quotidiani del Paese sono impressionanti, a tratti comiche: dozzine di parenti e amici degli alunni letteralmente appesi alle facciate degli edifici scolastici. Si fanno dire le domande e poi lanciano i bigliettini con le risposte dentro le finestre delle classi.
domenica 15 marzo 2015
CONSIDERAZIONI SUL GIORNALISMO. INDOVINATE EPOCA ED AUTORE.
È impossibile scorrere un giornale qualunque,
di qualsiasi giorno, o mese, o anno, senza trovarvi, a ogni riga, i segni della
perversità umana più spaventosa, all’unisono con le vanterie le più
sorprendenti di probità, di bontà, di carità, e le affermazioni più sfacciate,
relative al progresso e alla civilizzazione.
Ogni giornale, dalla prima all’ultima riga, non è che un tessuto di orrori. Guerre, crimini, furti, impudicizie, torture, crimini dei politici, crimini delle nazioni, crimini dei singoli, un’ebbrezza d’atrocità universale.
Ed è con questo aperitivo disgustante che l’uomo civile accompagna la sua prima colazione del mattino. Tutto, in questo mondo, trasuda il crimine: il giornale, la muraglia e la faccia dell’uomo.
Io non capisco che una mano possa toccare un giornale senza una convulsione di disgusto.
Ogni giornale, dalla prima all’ultima riga, non è che un tessuto di orrori. Guerre, crimini, furti, impudicizie, torture, crimini dei politici, crimini delle nazioni, crimini dei singoli, un’ebbrezza d’atrocità universale.
Ed è con questo aperitivo disgustante che l’uomo civile accompagna la sua prima colazione del mattino. Tutto, in questo mondo, trasuda il crimine: il giornale, la muraglia e la faccia dell’uomo.
Io non capisco che una mano possa toccare un giornale senza una convulsione di disgusto.
lunedì 9 marzo 2015
PSICHIATRIA E GIUSTIZIA. MANICOMI GIUDIZIARI VERSO LA CHIUSURA. P. GIORDANO, Gli ultimi internati della nostra storia Così finisce un’idea di detenzione, CORRIERE DELLA SERA, 9 marzo 2015
H o sempre diffidato, anche letterariamente, di chi vedeva nella follia un accesso privilegiato alla verità. Eppure, mentre parlavo con gli internati dell’Ospedale psichiatrico giudiziario (Opg) di Aversa, ho avuto forte la sensazione che guardassero dentro un abisso che competeva anche a me - che compete a noi tutti -, con la sola differenza che su quell’abisso loro si sporgevano pericolosamente, e senza mai riuscire a distoglierne lo sguardo.
mercoledì 4 marzo 2015
ITALIA. SCUOLA E FORMAZIONE. DIS-ORIENTAMENTO SCOLASTICO IN ITALIA. W. PASSERINI, Un diplomato su due pentito della scelta Due su tre insoddisfatti dell'università, LA STAMPA, 2 marzo 2015
Tra i cinque punti del decreto sulla Buona scuola previsto per domani sarà probabilmente il fiore all’occhiello per un nuovo dialogo tra scuola e lavoro. Non si parlerà solo, quindi, di assunzioni dei precari, carriere per merito, digitalizzazione e nuovi programmi, ma verrà fatto uno sforzo particolare per avvicinare i giovani al mondo del lavoro attraverso l’alternanza tra studio ed esperienza in azienda.
lunedì 2 marzo 2015
SOCIOLOGIA DELLA POLITICA. ISLAM E RADICALISMO. A. AREFI, Pourquoi de jeunes Français sombrent dans le djihad. Intervista con il sociologo F. Khosrokhavar, LE POINT, 19 gennaio 2015
Comment de jeunes Français nés dans l'Hexagone ont-ils pu mener les pires attentats dans le pays depuis un demi-siècle ? C'est à cette question que répond Radicalisation*
, un ouvrage rare et pointu sur ce nouveau mal qui ronge la société française. Directeur d'études à l'EHESS et auteur en 2013 d'un rapport sur la radicalisation en prison pour le ministère de la Justice, le sociologue Farhad Khosrokhavar y livre une analyse sans tabou sur les raisons amenant des citoyens français à devenir terroristes.
Le Point.fr : Le parcours des frères Kouachi ne ressemble-t-il pas à s'y méprendre à celui de Mohammed Merah ?
Farhad Khosrokhavar : C'est exact. Leur parcours correspond au modèle classique du djihadisme enFrance : un jeune qui a habité en banlieue, qui a trempé dans la délinquance, qui a passé une période plus ou moins longue en prison, qui est issu d'une famille désunie où la violence a eu cours, et qui a fait ce que j'appelle le "voyage initiatique" : un séjour au Moyen-Orient fondamental dans le cas de Merah et des frères Kouachi, où ils se sont formés au maniement des armes, et où ils ont surtout assumé le statut du "héros djihadiste". Ces jeunes embrassent un islam radical qui n'est pas celui de leurs parents.
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