UMANI E BONOBO
A far luce sulle dinamiche e sulle preferenze sociali dei bonobo è oggi uno studio pubblicato su Current Biology, in cui i ricercatori Christopher Krupenye della Duke University (Usa) e Brian Hare del Max Planck Institute for Evolutionary Anthropology (Germania) hanno testato l'ipotesi se anche questi primati, come i bambini piccolissimi di soli pochi mesi, preferiscono gli aiutanti a persone con atteggiamento ostacolante. Rispondere alla domanda è importante da un punto di vista evolutivo perché permetterebbe di far luce sull'origine dei comportamenti collaborativi che come specie ci caratterizzano.
Per cercare di capirlo i ricercatori hanno allestito una serie di esperimenti, disegnati per evidenziare le preferenze dei bonobo per figure collaborative o meno e per le figure più o meno dominanti. In uno degli esperimenti i bonobo - un gruppo di animali del santuario di Lola ya Bonobo, nella Repubblica Democratica del Congo – guardavano dei video su un tablet in cui delle figure molto semplici, interagivano in maniera collaborativa o meno. Nel dettaglio una delle figure rappresentate doveva salire il pendio di una montagna e un'altra poteva aiutarla o ostacolarla. In un altro esperimento, invece, i bonobo erano testimoni di una scena in cui degli attori, a loro sconosciuti, interagivano ancora in maniera o meno collaborativa, per esempio aiutando qualcuno a riprendersi un gioco. Le preferenze per le diverse figure venivano testate poi presentando per esempio agli animali due fettine di mele identiche con attaccati dei ritagli delle scene mostrate (o portate dai diversi attori), in cui la scelta del bonobo veniva interpretata come manifestazione di preferenza.
MEGLIO LE FIGURE DOMINANTI
Analizzando i risultati dei vari esperimenti gli scienziati hanno osservato che non solo i bonobo sono capaci di discriminare tra figure più o meno collaborative, ma che tendenzialmente preferiscono sempre i secondi ai primi. Un comportamento forse dovuto, come suggeriva un altro test appositamente creato per loro, al concetto di dominanza, e all'attrazione che questa suscita, associata ai personaggi che ostacolano le azioni. In sostanza mettere i bastoni tra le ruote sarebbe percepito dai bonobo come più autorevole rispetto a un atteggiamento più collaborativo, spiegano i ricercatori. E sosterrebbe l'idea che, in alcuni contesti, per i primati sia più vantaggioso supportare e avere per alleati figure dominanti. Ma, precisano gli scienziati, dal momento che concetti di dominanza e l'essere di intralcio non sono intrinsecamente legati, altri studi su esseri umani e primati potrebbero aiutare a svelare qualcosa di più sul concetto di collaborazione, subordinazione sociale e sui motivi che guidano il comportamento nell'una o nell'altra direzione.
COLLABORATIVI PER NATURA
Guardando invece alla nostra specie, lo studio suggerisce che, dal momento che in set simili tendiamo a comportarci
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