Sessantaquattro pagine in cui sostengono che il presidente ha ignorato le raccomandazioni dei suoi ex ministri della Salute e violato i protocolli per prevenire il contagio. La rete sindacale UniSaude, che rappresenta quasi un milione di medici, infermieri e operatori sanitari di 18 stati del Brasile – in tutto sono 26 – e di Brasilia, ha deciso di denunciare Jair Bolsonaro alla Corte penale internazionale (Cpi) per crimini contro l’umanità e genocidio a seguito della sua politica contro il coronavirus.
Una gestione che ha portato il Paese sudamericano a essere uno dei principali focolai al mondo dietro agli Stati Uniti, con oltre 2,4 milioni di contagi e più di 87mila morti. Lo Stato di San Paolo, dove lo scorso 26 febbraio è stato segnalato il primo caso dell’Americana Latina, è quello maggiormente colpito in Brasile con 21.606 morti, secondo Rio de Janeiro con 12.835 decessi.
(continua ttps://www.ilfattoquotidiano.it/2020/07/27/brasile-medici-e-infermieri-denunciano-bolsonaro-alla-corte-penale-internazionale-colpevole-di-genocidio/5881905/
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