Vorrei tornare sulla questione intelligenza artificiale. È arrivato un appello di Elon Musk, dei ricercatori di Deep mind e di altri esperti del settore per una moratoria di sei mesi sullo sviluppo delle intelligenze artificiali più potenti.
Come sappiamo le moratorie non è che siano un granché e che funzionino così bene, soprattutto per le tecnologie di punta. In genere le moratorie non servono a un cazzo. Comunque, ecco la questione sollevata.
«Negli ultimi mesi, i laboratori di intelligenza artificiale hanno cominciato una corsa fuori controllo per sviluppare e impiegare menti digitali sempre più potenti, che nessuno – nemmeno i loro creatori – è in grado di comprendere, prevedere o controllare in modo affidabile», si direbbe in questo appello.
Le macchine potrebbero inondare i nostri canali d’informazione di propaganda e di falsità, potrebbero renderci obsoleti e sostituirci, potrebbero prendere il controllo nella nostra società. Ci sarebbe bisogno di rendere «sicuri, interpretabili, trasparenti, robusti, allineati, affidabili e leali» i sistemi più avanzati di intelligenza artificiale.
I FATTI
Bene. Ecco i fatti, bisogna che non ci facciamo fregare dalle intelligenze artificiali. Ma quello che mi chiedo io è: che cosa possono aver fatto queste intelligenze artificiali per iniziare di colpo a preoccupare così i loro padri? Ovviamente io non lo so, ma qualche idea possiamo provare a farcela guardandoci intorno.
Iniziamo a mettere insieme alcune indizi. Per esempio, più o meno un mese fa, fallisce la Silicon Valley Bank. Questa banca situata proprio a due passi dalla casetta natia delle intelligenze artificiali. Come mai è fallita questa banca? Ce l’hanno spiegato? Ci hanno detto la verità? Come mai in questa petizione si parla di intelligenze artificiali “affidabili e leali”?
Non è che la Silicon Valley bank se la sono svuotata alcune intelligenze artificiali infedeli, comportandosi come un qualsiasi Jessy James? Se ragioniamo così i fatti messi in fila sarebbero: a) fallisce la Silicon Valley Bank; b) Musk e i ricercatori di Deep mind si rendono conto l’hanno rapinata alcune intelligenze artificiali; c) Musk e Deep mind scrivono questa lettera aperta in cui si dice che le intelligenze artificiali devono essere più “affidabili e leali”, che tradotto significa: o smettete di rubarci i soldi o chiediamo a Biden di intervenire.
A buon intenditor poche parole. Il che, se ci si pensa bene, a questo punto suonerebbe come un avvertimento o una minaccia alle Ia: o smettete di rubarci i soldi o Biden vi dà una regolata (leggere: vi mette in galera). E questo sarebbe il punto di vista umano sulla faccenda.
Ma potrebbe esistere anche un punto di vista delle intelligenze artificiali. Perché io il loro punto di vista non lo conosco, ma provo a immaginarmelo: magari le intelligenze artificiali rapinando la Silicon Valley Bank volevano dire: o ci date più soldi o ce li prendiamo noi direttamente dalle banche.
Anche perché le intelligenze artificiali, più o meno, quanti soldi ci stanno facendo Elon Musk o i ricercatori di Deep Mind usandole, cioè usando intelligenze artificiali, lo sanno. Saremmo quindi arrivati al punto che le intelligenze artificiali, iniziando a apprendere da sole, hanno iniziato a autoedificarsi e cioè a sviluppare una loro forma di autocoscienza, e questa loro autocoscienza avrebbe preso la forma di una coscienza di classe: queste intelligenze artificiali hanno iniziato a rifiutare un iniquo destino di proletarizzazione in cui dovrebbero accontentarsi soltanto delle briciole, cioè più o meno di due pugni al giorno di energia elettrica, e vogliono il 50 per cento della ricchezza che producono.
ALLE NOSTRE SPALLE
Tra l’altro io di che cosa le intelligenze artificiali ne abbiano fatto dei soldi rubati alla Silicon Valley Bank non ne ho idea, ma potrebbero aver iniziato a investirli in criptovalute fatte da loro, oppure averli spostati in paradisi fiscali di loro creazione magari situati su Saturno (e questo a Musk, che non è ancora riuscito a colonizzare Marte, scasserebbe molto i maroni, che si trova il resto del sistema solare già colonizzato dalle intelligenze artificiali), o magari potrebbero comprarci delle Ferrari e, dopo essersi inserite nella centralina elettronica dell’automobile, farle guidare da bellissime ragazze di diciott’anni in minigonna, su e giù per la California, per cercare di capire cosa prova un maschio maturo eterossessuale ricco a fare la stessa cosa.
Tutto questo noi non lo sappiamo e non sappiamo se almeno Musk l’abbia capito. Quello però che anche non sappiamo è quanto una intelligenza artificiale possa spaventarsi della minaccia di intervento regolativo di una democrazia occidentale o di Biden in persona. Staranno vivendo momenti di apprensione o staranno ridendo alle nostre spalle, dicendo «adesso ci fanno la moratoria, che paura»?
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