Le cause sono i conflitti, le guerre e le tensioni sociali, la disoccupazione e la forte disparità nella distribuzione dei salari
Medio Oriente e Nord africa sono i luoghi più depressi della Terra. La rivelazione arriva dai ricercatori dell’australiana University of Queensland che hanno analizzato i dati sulla prevalenza, incidenza e durata della depressione in ogni Paese del mondo per poi tracciare una mappa globale. Lo scopo dello studio era determinare l’onere a livello sociale di questo disturbo e il risultato è stato sorprendente: la depressione è la seconda causa di disabilità al mondo ed è stata diagnosticata a poco più del 4 per cento della popolazione mondiale.
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AFGHANISTAN IL PEGGIORE - Chiaramente i dati non si riferiscono al numero di depressi ma al numero di pazienti a cui è stata diagnosticata la depressione, il che falsa leggermente i risultati. Le diagnosi infatti tendono a crescere in quei Paesi in cui è più facile l’accesso alle strutture sanitarie e dove si ha una maggiore attenzione verso questo disturbo mentre si abbassano in quelle aree geografiche in cui i le malattie mentali sono un tabù come l’Estremo Oriente. Ciononostante i dati offerti sono sorprendenti. Medio Oriente, Nord Africa, Africa Sub-sahariana, Europa dell’Est e i Caraibi sono le aree più depresse del pianeta con più del 5 per cento della popolazione mentre, all’opposto, Asia Orientale, Sudest asiatico e Oceania hanno i dati più bassi. Il Paese con il maggior numero di casi è l’Afghanistan, ben uno ogni cinque abitanti mentre il Giappone è all’opposto con il 2,5 per cento dell’intera popolazione.
I CONFLITTI SOCIALI - Oltre all’analisi puramente quantitativa i ricercatori hanno anche sviluppato uno strumento chiamato DALY - Disability-adjusted Life Years – che misura quanti anni di salute si perdono a causa della depressione o di una morte prematura causata dal disturbo. In questo caso le nazioni più povere sono in cima alla classifica globale ma tra Afghanistan, Eritrea, Ruanda, Botswana e Gabon spuntano anche la Croazia e l’insospettabile Olanda. Senza sorprese i ricercatori affermano che le cause maggiori di depressione sono i conflitti, le guerre e le tensioni sociali accompagnate da concause come la disoccupazione e la forte disparità nella distribuzione dei salari. Da ultimo poi c’è l’età: le persone tra i 16 e i 65 anni sono più soggette a soffrire del disturbo e il picco si raggiunge fra le donne tra i 20 e i 34 anni. Questo dato spiega il motivo per cui il peso della depressione sulla sanità globale è aumentato di un terzo rispetto agli anni ‘90: il maggiore incremento nelle nascite infatti si registra proprio nei Paesi più svantaggiati.
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