"L'uomo si separa dal vicino in quanto nutre sentimenti di odio e di repulsione. Così ignora una cosa: nello stesso istante ha già tagliato via se stesso dalla Città universale del genere umano"
venerdì 29 novembre 2013
FEMMINISMI E LIBERAZIONE DELLA DONNA. La ribellione delle donne mormoni: posano nude, DBEAUTY LA REPUBBLICA, 29 novembre 2013
Pensavo sarebbe stato difficile convincere le donne mormoni a posare nude e invece hanno accettato in tante per dare una scrollata a una chiesa che sta diventando troppo rigida" spiega la fotografa Katrina Barker Anderson, anche lei mormone. La forza di questi scatti e il coraggio delle donne forse riuscirà a cambiare qualcosa nella nostra società" spiega Katrina. "A spingermi sono state alcune testimonianze raccolte recentemente: una bambina è stata criticata aspramente per aver indossato una gonna senza collant, poi una studentessa non è stata ammessa a un esame perché indossava jeans aderenti, infine un giornale della Chiesa ha photoshoppato i dipinti di Carl Heinrich Bloch, pittore danese del 1800, rimuovendo le ali ai suoi angeli e coprendo le loro nudità. Insomma stiamo esagerando e così ho deciso di agire con il supporto di mio marito". Ma Katrina ammette che il suo progetto Mormon Women Bare è anche una crociata contro gli stereotipi della bellezza femminile: "Siamo bombardati da immagini di donne magre e corpi perfetti al punto che ci sentiamo in colpa quando non rientriamo in quei canoni estetici. Vedere delle donne normali (la religione mormone impone di non "trasformare" il proprio corpo) con i loro segni e difetti può aiutare molte donne a sentirsi meglio nel proprio corpo.
mercoledì 27 novembre 2013
GLOBALIZZAZIONE E MULTICULTURE. IL CONFORMISMO CONSUMISTICO DI INSTAGRAM. MARTA SERAFINI, Il giro del mondo via Instagram? Dimostra che facciamo tutti le stesse foto, IL CORRIERE DELLA SERA, 27 novembre 2013
Tramonti e foto dal finestrino dell’aereo. Ormai fotografiamo tutti le stesse cose. Complice Instagram, succede spesso che gli scatti degli utenti si assomiglino così tanto da sembrare tutti uguali.
CINEMA E RAPPRESENTAZIONE SOCIALE. LA CITTA' E I CAMBIAMENTI ECONOMICI E SOCIALI. ROCCO E I SUOI FRATELLI, di L. Visconti (1960)
VISCONTI PARLA DEL FILM
http://kikukula3.blogspot.it/2012/02/cinema-luchino-visconti-parla-del-suo.html
ROCCO E I SUOI FRATELLI ci mostra Milano all'alba del primo boom economico italiano:
http://kikukula3.blogspot.it/2011/12/cinema-da-new-york-wall-street-il.html
lunedì 25 novembre 2013
CINEMA E RAPPRESENTAZIONI SOCIALI. GIONA NAZZARO, Gli ultimi giorni della settima arte, IL MANIFESTO, 20 novembre 2013
L'autore non piange la fine del «vecchio cinema», ma lamenta laicamente l'assenza dei «luoghi di culto»
CINEMA E RAPPRESENTAZIONI SOCIALI. GIOVANNA TRINCHELLA, ‘Sole a catinelle’, ecco perché non andrò a vedere il film di Checco Zalone, IL FATTO, 19 novembre 2013
Sole a catinelle? No, grazie. Una premessa è però d’obbligo: Checco Zalone è simpatico e gli auguro ogni bene. Ma il solo pensiero che il suo film sia la pellicola italiana più vista nella storia recente del cinema fa tristezza. Non è che le due opere che lo precedono in questa classifica, Avatar e Titanic entrambi di James Cameron, migliorino l’umore ma questo successo ci dimostra l’Italia com’è e come non dovrebbe essere.
Non si tratta del presunto declino morale del paese come alcuni critici-catoni continuano a ripetere, ma della certezza che gli italiani sono allo stremo e – dopo aver digerito per anni cinepanettoni – hanno ancora bisogno di stordirsi con una serie di sketch e barzellette.
Non si tratta del presunto declino morale del paese come alcuni critici-catoni continuano a ripetere, ma della certezza che gli italiani sono allo stremo e – dopo aver digerito per anni cinepanettoni – hanno ancora bisogno di stordirsi con una serie di sketch e barzellette.
domenica 24 novembre 2013
FILIPPINE. URBANISTICA E STRATIFICAZIONE SOCIALE. DA UN SERVIZIO DEL TG2 - 24 novembre 2013
VAI ALLA PAGINA:
http://kikukula.blogspot.it/2013/11/filippine-urbanistica-e-stratificazione.html
L'ingresso controllato dal servizio d'ordine di un quartiere per ricchi
http://kikukula.blogspot.it/2013/11/filippine-urbanistica-e-stratificazione.html
L'ingresso controllato dal servizio d'ordine di un quartiere per ricchi
Un quartiere della zona povera
venerdì 22 novembre 2013
LETTERATURA E SOCIOLOGIA. LA CITTA' E LA STRATIFICAZIONE SOCIALE URBANA NEI RACCONTI DI G. VERGA.
Ecco tre racconti utili per esaminare in che modo la letteratura abbia rappresentato l'ambiente e la società urbana italiana di fine Ottocento. L'autore è Giovanni Verga. Il primo si intitola L'ULTIMA GIORNATA e appartiene alla raccolta PER LE VIE (1883)
SOCIETA' URBANA E INDUSTRIALIZZAZIONE. PROGRAMMA SVOLTO E INDICAZIONI DEI TESTI - 22 novembre 2013
RIVOLUZIONE
INDUSTRIALE E SOCIETA’ URBANA – VOL. 2
Un oggetto
interdisciplinare, 4
L. Wirth,
L’urbanesimo come modo di vita, 6
La città
come luogo di scambio economico, 6-8
La città
come sede di potere, 8
La città
nella storia, 9-15
Nascita
della città industriale, 15
Effetti
dell’industrializzazione sulla città, 16-18
Utopie
sociali e città ideali dell’Ottocento, 18
Nascita
delle metropoli, 19-21
Megalopoli,
aree metropolitane, città globali, 22-24
La
popolazione urbana, 24-25
TESTI:
L. Mumford, La trasformazione del
suburbio, 27-29
S. Sassen,
Sharp-elbowed cities, 2008
A. Scott, Città e regioni nel nuovo
capitalismo, 2008
G. Verga,
Alcuni racconti: AL VEGLIONE; IN PIAZZA DELLA SCALA; L'ULTIMA GIORNATA; I DINTORNI DI MILANO; PASSATO! 1883
F. Engels,
La situazione della classe operaia in Inghilterra: Londra e Manchester, 1845
F. Tonnies,
La città, da Comunità e società, 1887
lunedì 18 novembre 2013
ADOLESCENZA OGGI. MAURO MAGATTI, Il Segno del Fallimento di Due Generazioni, IL CORRIERE DELLA SERA, 12 novembre 2013
Adulti meno responsabili e ragazzi che si arrendono
domenica 17 novembre 2013
GLOBALIZZAZIONE, MULTICULTURA E CITTADINANZA. A. CARIOTI, La pesantezza delle nazioni. La cittadinanza europea antidoto al populismo,IL CORRIERE DELLA SERA, 13 novembre 2013
Martinelli: la cittadinanza europea antidoto al populismo
CHIESA CATTOLICA E OMOSESSUALITA'. S. MAGISTER, Quella tremenda lettera di Bergoglio contro i matrimoni gay, L'ESPRESSO, 16 novembre 2013
“Ma chi sono io per giudicare?”. Da lui applicato all’omosessuale “che cerca il Signore e ha buona volontà”, è l’interrogativo che più ha fatto colpo finora, tra le mille parole dette da papa Jorge Mario Bergoglio. Interrogativo quasi universalmente interpretato come una sua rinuncia a esprimere un qualsivoglia giudizio sia sulle persone omosessuali che sui loro atti e le loro rivendicazioni.
Ma c’è una lettera del 2010 dell’allora arcivescovo di Buenos Aires che aiuta a decifrare il senso autentico di quel “Ma chi sono io per giudicare?”.
È la lettera che Bergoglio scrisse al presidente della commissione per i laici della conferenza episcopale argentina, Justo Carbajales, alla vigilia della discussione nel parlamento della legge che avrebbe autorizzato il matrimonio tra persone dello stesso e la loro facoltà di adottare dei bambini.
Nel servizio di www.chiesa che ha ricostruito l’iter vittorioso di quella legge si forniva il link al testo originale in spagnolo della lettera. Ma nessuno l’aveva tradotta in italiano e offerta al grande pubblico, prima che ieri lo facesse, con opera meritoria, il professor Massimo Introvigne sul blog “La Nuova Bussola“.
Nella lettera, Bergoglio effettivamente scrive che “non vogliamo giudicare quanti pensano e sentono in modo diverso”. E chiede ai cristiani “rispetto” e “mansuetudine” nei confronti degli omosessuali.
Ma quando dalle persone passa agli atti, e dagli omosessuali alla rivendicazione di un matrimonio tra persone dello stesso sesso, l’allora arcivescovo di Buenos Aires eccome se giudica e condanna! La sua lettera diventa un implacabile atto d’accusa contro ciò che definisce un “reale e grave regresso antropologico”
Ecco qui di seguito la traduzione integrale della lettera.
Ma c’è una lettera del 2010 dell’allora arcivescovo di Buenos Aires che aiuta a decifrare il senso autentico di quel “Ma chi sono io per giudicare?”.
È la lettera che Bergoglio scrisse al presidente della commissione per i laici della conferenza episcopale argentina, Justo Carbajales, alla vigilia della discussione nel parlamento della legge che avrebbe autorizzato il matrimonio tra persone dello stesso e la loro facoltà di adottare dei bambini.
Nel servizio di www.chiesa che ha ricostruito l’iter vittorioso di quella legge si forniva il link al testo originale in spagnolo della lettera. Ma nessuno l’aveva tradotta in italiano e offerta al grande pubblico, prima che ieri lo facesse, con opera meritoria, il professor Massimo Introvigne sul blog “La Nuova Bussola“.
Nella lettera, Bergoglio effettivamente scrive che “non vogliamo giudicare quanti pensano e sentono in modo diverso”. E chiede ai cristiani “rispetto” e “mansuetudine” nei confronti degli omosessuali.
Ma quando dalle persone passa agli atti, e dagli omosessuali alla rivendicazione di un matrimonio tra persone dello stesso sesso, l’allora arcivescovo di Buenos Aires eccome se giudica e condanna! La sua lettera diventa un implacabile atto d’accusa contro ciò che definisce un “reale e grave regresso antropologico”
Ecco qui di seguito la traduzione integrale della lettera.
LA SCOPERTA DEL VICINATO. F. TADDIA, V come Vicino, LA STAMPA, 17 novembre 2013
Stavo camminando sotto i portici come ogni giorno e mi sono reso conto che dopo 3 anni che vivevo lì non conoscevo ancora nessuno, allora ho guardato in faccia mio figlio di 20 mesi e mi sono chiesto se ci fossero altri bambini con cui farlo giocare: in quell’istante ho capito che era ora di bussare, virtualmente, alle porte dei vicini». Dal Social network alla Social street: ecco l’intuizione di Federico Bastiani, 36 anni, esperto di marketing e comunicazione, che un paio di mesi fa a Bologna ha aperto il gruppo «Residenti in Via Fondazza» con lo scopo di «socializzare, creare eventi, avere un punto di riferimento dove condividere idee, necessità, progetti e iniziative».
ADOLESCENZA OGGI E MODELLI DA IMITARE. GRAZIA LONGO, “Noi vogliamo tanti soldi Per averli o spacci o ti vendi”, LA STAMPA, 16 NOVEMBRE 2013
Baby escort, ecco il racconto choc della più piccola: “Mi servono
per comprare le cose griffate
per comprare le cose griffate
MASCHILISMO E FEMMINISMI. CINEMA E IMMAGINARIO. R. ROSSANDA, Rossanda, «I registi? Misogini: dive come la Dietrich sono fantasie maschili», IL CORRIERE DELLA SERA, 17 novembre 2013
Il testo che pubblichiamo è un estratto dall’introduzione scritta da Rossana Rossanda per il suo libro Il film del secolo (Bompiani, pagine 374, e 19). Il volume, in uscita mercoledì 20 novembre, esplora il rapporto tra cinema, politica, società e immaginario collettivo, attraverso una lunga conversazione tra la stessa Rossanda e i due critici cinematografici Mariuccia Ciotta e Roberto Silvestri, ai quali la unisce un lunga dimestichezza intellettuale, pur tra rilevanti dissensi, al quotidiano «il manifesto». Ne scaturisce un «racconto per immagini» del Novecento, che parte dall’avanguardia russa per soffermarsi (tra gli altri) su Buster Keaton, Orson Welles, la Nouvelle Vague, Michelangelo Antonioni e Pier Paolo Pasolini (nella foto). In settimana, sempre di Rossana Rossanda, esce (per Einaudi Stile libero big) anche Quando si pensava in grande. Tracce di un secolo che raccoglie le interviste della scrittrice e giornalista a venti testimoni del Novecento.
ADOLESCENZA OGGI. G. P. CHARMET, I ragazzi e la vergogna Il dolore (muto) che non capiamo, IL CORRIERE DELLA SERA, 17 novembre 2013
Forse non è aumentato il numero degli adolescenti in difficoltà, ma sicuramente è cambiato il motivo per il quale stentano a realizzare il percorso di crescita. Fino a qualche decennio fa gli adolescenti entravano in crisi perché non riuscivano a trovare una soluzione agli schiaccianti sentimenti di colpa che li assalivano, attivati dall’incremento del desiderio sessuale e dalla difficoltà a gestire il nuovo bisogno di autonomia. Ora i ragazzi godono della libertà sessuale garantita dal nuovo modello educativo che tende a considerare la natura e il corpo innocenti e portatori di legittime esigenze. Ciò ha rarefatto i sentimenti di colpa che gli adolescenti devono elaborare nella gestione dell’eccitamento e del desiderio. Non si è però ridotta la gravità del conflitto col proprio corpo investito da una nuova fonte di sofferenza.
PSICHIATRIA E MALATTIA MENTALE. UN DOCUMENTARIO SULL'OSPEDALE PSICHIATRICO DI PERUGIA
VAI AL SITO: http://www.dentrolepropriemura.com/
“Dentro le Proprie Mura”, prodotto nel 2009, è l’unico documento storico audiovisivo che ripercorre le vicende dell’ex Ospedale Psichiatrico di Perugia, dalla nascita fino alla definitiva chiusura. Il film si sviluppa attraverso le testimonianze dirette dei protagonisti dell’epoca e delle rare ed inedite immagini di repertorio che dimostrano come una realtà sociale e politica si mossero in maniera specifica ed univoca, nel superamento dell’istituzione manicomiale, anticipando di un quindicennio la legge 180, rispetto anche alle altre realtà nazionali.
“Dentro le Proprie Mura”, prodotto nel 2009, è l’unico documento storico audiovisivo che ripercorre le vicende dell’ex Ospedale Psichiatrico di Perugia, dalla nascita fino alla definitiva chiusura. Il film si sviluppa attraverso le testimonianze dirette dei protagonisti dell’epoca e delle rare ed inedite immagini di repertorio che dimostrano come una realtà sociale e politica si mossero in maniera specifica ed univoca, nel superamento dell’istituzione manicomiale, anticipando di un quindicennio la legge 180, rispetto anche alle altre realtà nazionali.
giovedì 14 novembre 2013
ACCESSO ALLA CITTADINANZA E RICCHEZZA. UN FILM DA VEDERE. ISIDE GJERGIJ, Cittadinanza comprata: quando la realtà supera la finzione, IL FATTO, 14 novembre 2013
Nel film In Time, il regista Andrew Niccol descrive una società futura, ma allo stesso tempo molto simile a quella in cui già viviamo, ovvero una società in cui il tempo è denaro. Nulla di nuovo, si potrebbe dire. Tuttavia, il film ha un grande merito: quello di mostrare il legame tra tempo/vita e denaro come un rapporto immediato, senza passaggi intermedi, senza possibilità di falsificazioni o manipolazioni. Nel film questo legame è infatti di tipo biologico; ogni individuo nasce con un tempo massimo di vita, già inscritto sul braccio (25 anni), e inizia a decorrere dal momento della nascita. Per poter prolungare l’esistenza oltre il tempo massimo consentito occorre lavorare; la paga consiste direttamente in tempo di vita. Non si guadagna, insomma, del denaro ma del tempo. Questa condizione però vale soltanto per i poveri, perché i ricchi sono sostanzialmente eterni, possedendo essi, dentro le loro banche, un tempo (denaro) praticamente infinito.
Trailer del film
SOCIOLOGIA URBANA. F. ENGELS, La situazione della classe operaia in Inghilterra, Rinascita, 1955 (Die Lage der arbeitenden Klasse in England nach eigner Anschauung und authentischen Quellen, 1845)
Manchester e Londra, da La
situazione della classe operaia in Inghilterra, Rinascita, 1955 (Die Lage
der arbeitenden Klasse in England nach eigner Anschauung und authentischen
Quellen, 1845)
mercoledì 13 novembre 2013
martedì 12 novembre 2013
AFFETTIVITA'. COPPIA. CONDIZIONE DELLA DONNA. ANIMALISMI. REDAZIONE, Donne che amano i loro animali più del marito, IL CORRIERE DELLA SERA, 12 novembre 2013
Una su tre prova lo stesso affetto per il consorte e per il cane o il gatto di casa. Una su dieci ama di più Fido del compagno di una vita
NEUROSCIENZE. CERVELLO ED EGOCENTRISMO. UNA RICERCA TEDESCA. REDAZIONE, Così il cervello frena il nostro egocentrismo, IL CORRIERE DELLA SERA, 8 novembre 2013
Un’area cerebrale entra in azione per valutare gli stati emotivi degli altri evitando distorsioni autoreferenziali
MAPPA DELLA DEPRESSIONE MONDIALE. REDAZIONE, Ecco la mappa della depressione: Medio Oriente e Nord Africa (a sorpresa) i luoghi più depressi, IL CORRIERE DELLA SERA, 12 novembre 2013
Le cause sono i conflitti, le guerre e le tensioni sociali, la disoccupazione e la forte disparità nella distribuzione dei salari
lunedì 11 novembre 2013
FEMMINISMI. CONDIZIONE DELLA DONNA. COREA. BELLEZZA E ASCESA SOCIALE. L. BARBERY-COULON, La beauté fait son marché en Corée, LE MONDE, 11 novembre 2013
Les Coréennes s'imposent des critères de beauté uniformisés, empruntés aux actrices et aux chanteuses de K-pop. Cheveux légèrement décolorés pour mettre en avant le teint pâle, front bombé... Pour parfaire leur visage, beaucoup recourent aux injections sous les yeux, qui créent un léger bourrelet censé les rajeunir... | Camille de Laurens pour M le magazine du Monde
PAESI DOVE EMIGRARE. GLOBALIZZAZIONE E MULTICULTURE. F. SIRONI, Espatriati? Non in Italia, L'ESPRESSO, 11 novembre 2013
Vuoi andare a lavorare all'Estero? Lascia perdere Duomo e Colosseo. Dimentica il mito della Bella Italia e parti per Cina, Singapore, Australia, Germania. Il consiglio arriva dalla banca anglocinese HSBC, che ha appena chiuso una ricerca globale sulle prospettive di lavoro e di vita degli espatriati, con oltre settemila interviste effettuate nel 2013 e incrociate coi dati economici dei diversi Stati.
domenica 10 novembre 2013
ANTROPOLOGIA POLITICA. HAROLD BARCLAY. A. G. BIUSO, Una società senza servitù volontaria, IL MANIFESTO, 8 novembre 2013
Pubblicato il libro dell'antropologo francese, ritenuto un classico del pensiero politico libertario
Gli anarchici sono gente seria. Una dimostrazione sta nell'attenzione che il pensiero libertario dedica ormai da decenni alle questioni antropologiche. È chiaro, infatti, che la plausibilità dell'anarchismo dipende in gran parte dal suo corrispondere o meno alle possibilità della natura umana. Gli studi di Pierre Clastres hanno contribuito in modo determinante al risultato dal quale Barclay prende le mosse, vale a dire «che i dati forniti dall'antropologia confermano la teoria anarchica sul governo» (Lo Stato. Breve storia del Leviatano, elèuthera, pp. 143).GLOBALIZZAZIONE E MULTICULTURE. IDENTITA' RELIGIOSA E IDENTITA' POLITICA. MONI OVADIA, Perchè lascio la 'mia' comunità ebraica, IL MANIFESTO, 8 novembre 2013
Lunedì scorso tramite un'intervista chiestami dal Fatto Quotidiano, ho dato notizia della mia decisione definitiva di uscire dalla comunità ebraica di Milano, di cui facevo parte, oramai solo virtualmente, ed esclusivamente per il rispetto dovuto alla memoria dei miei genitori. A seguito di questa intervista il manifesto mi ha invitato a riflettere e ad approfondire le ragioni e il senso del mio gesto, invito che ho accolto con estremo piacere. Premetto che io tengo molto alla mia identità di ebreo pur essendo agnostico.
NUOVE DISCRIMINAZIONI. AGEISMO. A. RIVERA, Guai ai vecchi,IL MANIFESTO, 7 novembre 2013
Il traghetto carico di turisti è giunto nel porto e sta ormeggiando. I passeggeri si affollano lungo la stretta scalinata che conduce ai vari livelli del garage. La discesa non è facile data la quantità di adulti, bambini, carrozzine, borse...Nella calca si fa strada in senso opposto un giovane corpulento. Ha imboccato un piano che non è quello dove ha parcheggiato l'auto e ora risale veloce sgomitando.
GLOBALIZZAZIONE E MULTICULTURE. IMMIGRAZIONE E DIRITTO D'ASILO. L. MANCONI, Una proposta per il Mediterraneo, IL MANIFESTO, 9 novembre 2013
È passato ormai un mese dalla tragedia di Lampedusa e stentano a intravedersi risposte politiche e istituzionali significative a quanto è accaduto. Ancora una volta rischia di venire rimosso quel dato essenziale e crudele: nel corso dell'ultimo quarto di secolo, ogni giorno in quel mare che abbiamo chiamato «nostro» sono morti mediamente 6-7 fuggiaschi che cercavano di raggiungere il continente europeo. Partiamo da qui.
Se si vuol mettere fine alle condizioni istituzionali che hanno reso possibile la trasformazione del Mediterraneo in un cimitero liquido, certo sarà necessaria una revisione organica della legislazione nazionale e delle direttive europee, che faciliti l'ingresso legale dei migranti e l'asilo dei profughi.
Se si vuol mettere fine alle condizioni istituzionali che hanno reso possibile la trasformazione del Mediterraneo in un cimitero liquido, certo sarà necessaria una revisione organica della legislazione nazionale e delle direttive europee, che faciliti l'ingresso legale dei migranti e l'asilo dei profughi.
GLOBALIZZAZIONE E MULTICULTURE. DIRITTO D'ASILO. L. MANCONI, Diritto d'asilo, uno sportello in Africa, IL CORRIERE DELLA SERA, 4 novembre 2013
Caro direttore, la strage di Lampedusa del 3 ottobre impedirà forse di chiudere ancora gli occhi davanti a un dato di realtà che non può più essere rimosso. Nel corso di un quarto di secolo, ogni giorno in quel mare sono morti mediamente 6-7 fuggiaschi che cercavano di raggiungere il continente europeo.
mercoledì 6 novembre 2013
ANTROPOLOGIA E FILOSOFIA. MULTICULTURA E GLOBALIZZAZIONE. IDENTITA', DIFFERENZA, PLURALITA'. ALUISI TOSOLINI, La filosofia e le scienze umane, Loescher, 2006
Sono qui scaricabili le pagine introduttive della sezione dedicata al percorso sulla multiculturalità, 44-47.
I punti di oggi: a) esistono almeno 3 modalità attraverso le quali si manifesta la cittadinanza oggi: polis, stato/nazione, mondo; 2) ognuna di queste modalità ha trovato referenti politici che si sono espressi in termini ideologici e nella forma di programmi politici veri e propri; 3) polis, stato e mondo rappresentano anche momenti significativi della storia come si è manifestata anche nel caso dell'Italia. Si definiscano questi punti con gli opportuni riferimenti richiesti.
COME INDIVIDUARE ALTRI ARTICOLI SULLA TEMATICA DELLA CO-DOCENZA? DIGITATE, NELLO SPAZIO DI RICERCA IN ALTO A SINISTRA, PAROLE COME 'GLOBALIZZAZIONE', 'MULTICULTURA', IDENTITA'.
I punti di oggi: a) esistono almeno 3 modalità attraverso le quali si manifesta la cittadinanza oggi: polis, stato/nazione, mondo; 2) ognuna di queste modalità ha trovato referenti politici che si sono espressi in termini ideologici e nella forma di programmi politici veri e propri; 3) polis, stato e mondo rappresentano anche momenti significativi della storia come si è manifestata anche nel caso dell'Italia. Si definiscano questi punti con gli opportuni riferimenti richiesti.
COME INDIVIDUARE ALTRI ARTICOLI SULLA TEMATICA DELLA CO-DOCENZA? DIGITATE, NELLO SPAZIO DI RICERCA IN ALTO A SINISTRA, PAROLE COME 'GLOBALIZZAZIONE', 'MULTICULTURA', IDENTITA'.
44
ANTROPOLOGIA. POPOLI IN VIA DI ESTINZIONE. LA REPUBBLICA, 6 novembre 2013
Fotoprogetto: culture e uomini a rischio di estinzione
http://www.repubblica.it/esteri/2013/11/06/foto/fotoprogetto_culture_uomini_a_rischio_di_estinzione-70349375/1/?ref=HRESS-1#1
martedì 5 novembre 2013
FEMMINISMI. DONNE, VIOLENZA, LIBERTA'. INCHIESTA SULLA PROSTITUZIONE. 2. SARA GANDOLFI, L'ingegnere sposato e il diciottenne, IL CORRIERE DELLA SERA, 5 novembre 2013
È un atto segreto, nascosto, al limite si confessa agli amici o sul web. Come si fa sul sito gnoccaforum.com, sempre al limite fra favoreggiamento e chiacchiera da bar. Tra uno che chiede: «Questa chi l’ha timbrata?» e l’altro che rilancia: «Carissimi, di questa sedicente “linguista” nessuno sa niente?», s’insinua il senior member che gioisce per il ritorno nel «quartiere chic» di Milano delle Otr (prostitute on the road ): «Tornato da una gara di golf, mi indirizzo verso il centro passando in via Mascheroni, quando a un certo punto vedo un’Audi fiammante con i fari anteriori a Led accesi. Apre la porta una bionda dal sorriso “Durban”, top scollato, gonna corta con spacco e stivali». Segue descrizione dell’aggancio, della contrattazione — Vu x 5, dove Vu sta per velocità urbana, 50 km/h, ossia 50 euro — e dell’approdo in un appartamento poco lontano, con tanto di ottima conversazione finale.
domenica 3 novembre 2013
FEMMINISMI. DONNE. VIOLENZA. LIBERTA'. ERETICA, Il corpo di una donna si può vendere. Per scelta, IL FATTO, 3 novembre 2013
Il pensiero di alcune femministe targato Usa (vedi Catherine MacKinnon e Andrea Dworkin), secondo la giurista/scrittrice francese Marcela Jacub, dalla fine anni ‘90 è diventato in Francia espressione di una cultura egemone per quel che riguarda le questioni di genere. Prostituzione epornografia sono oggetto di inquisizione perché considerati “violenza” e “sfruttamento” a prescindere dal fatto che siano le stesse donne a scegliere di lavorare in quei settori.
FEMMINISMI. DONNE. VIOLENZA. LIBERTA'. INTERVISTA CON C. PAGLIA. A. FARKAS, Ci salveranno i camionisti, LA LETTURA, 3 novembre 2013
«In un’epoca di macchine magiche e incantatrici, una società che dimentica l’arte rischia di perdere la propria anima», scrive Camille Paglia nella prefazione di Seducenti immagini. Un viaggio nell’arte dall’antico Egitto a Star Wars (in uscita per Il Mulino il 7 novembre), il suo sesto libro, acclamato dalla critica, dove l’intellettuale pubblica più famosa d’America esamina 29 capolavori prima di proclamare che l’avanguardia è morta. «L’Espressionismo astratto fu l’ultimo stile davvero d’avanguardia in campo pittorico», racconta l’autrice, parlando con «la Lettura» nella Hamilton Hall della University of the Arts, nel cuore di Filadelfia, dove dal 1984 insegna Humanities and Media Studies. «Nessun nuovo stile emozionante è emerso dopo la Pop Art, che ha ucciso l’avanguardia votandosi alla cultura commerciale. Tranne le fotografie omoerotiche e sadomaso di Robert Mapplethorpe degli anni Settanta, l’arte oggi è derivativa e ripetitiva».
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