MONTEVIDEO - Soltanto sei mesi fa se n'era andata la sorella maggiore, Luisel, stroncata a 22 anni da un infarto mentre sfilava in passerella a Montevideo dopo una lunga e ferrea dieta. Ora la stessa malaugurata sorte è toccata a lei: Eliana Ramos, anche lei modella, appena diciottenne, è uscita per sempre dal palcoscenico della vita. E' stata la nonna, con cui viveva, a trovarla sdraiata a terra esanime nella sua abitazione.
L'autopsia ha accertato che il decesso della ragazza è stato causato da un'emorragia cerebrale, ma non è stato confermato che sia riconducibile a disordini alimentari, come ipotizzato dalla stampa uruguyana che parla di «morte improvvisa» associata a «un quadro di alimentazione deficitaria».
LA MORTE NELLA PRIMA SFILATA INSIEME - Una cosa è certa: la giovane, conosciuta con il soprannome di Elle, era stata molto provata dalla morte della sorella, scomparsa sotto i suoi occhi, tant'è che, secondo fonti locali, era in cura da uno psicologo: il 2 agosto scorso, poco prima di salire in passerella per la serata di chiusura della settimana della moda, Luisel l'aveva abbracciato e le aveva augurato buona fortuna: per le prima volta le due sorelle avrebbero sfilato insieme. Dopo pochi passi tra i flash dei fotografi, però, Luisel si era accasciata senza vita.
«SI ERA RIPRESA» - La giovane lavorava per l'imprenditore argentino Pancho Dotto, che l'aveva lanciata a livello internazionale. Raggiunto a Los Angeles, Dotto ha respinto le ipotesi che la morte sia imputabile a una carenza di cibo. «È un assurdo - ha detto all'agenzia di stampa argentina Telam - che si parli di una alimentazione deficitaria, di anoressia o di bulimia». Eliana, ha aggiunto, «era una ragazza molto sana, si alimentava bene e faceva sport. E non ha mai avuto una magrezza estrema».
Anche secondo un'amica di Eliana, Natalia Ferreira, pure lei modella, Elle «non mostrava sintomi di cattiva salute». «Aveva vissuto tre o quattro mesi di grande tristezza per la morte di Luisel, ma ultimamente appariva più allegra» ha dichiarato la modella alla televisione locale, raccontando che avevano trascorso 20 giorni nella casa di Dotto a Punta del Este, rinomata località balneare urugaiana, e che non vi erano stati problemi di alimentazione.
SETTE VITTIME IN POCHI MESI - La morte di Ramos junior ha gettato nello sconforto l'opinione pubblica uruguaiana che non aveva ancora dimenticato il clamore suscitato dalla morte della sorella maggiore, Luisel. con Elle sono arrivate a sette le modelle morte in brasile e Uruguay negli ultimo mesi.
L'ultimo caso in Brasile è stato quello di una studentessa di 14 anni, Maiara Galvao Vieira, morta il 6 gennaio scorso per arresto cardiocircolatorio provocato da anoressia nervosa. Poi a soccombere è stata Thayrinne Machado Brotto, morta in un ospedale di Rio de Janeiro. Pioi è toccato a Beatriz Cristina Ferraz, 23 anni, deceduta a San Paolo dopo a complicazioni cardiache causate da anoressia (pesava soltanto 35 chili). Nel novembre scorso il caso di Ana Carolina Reston Macan, uccisa dall'anoressia (pesava soltanto quaranta chili distribuiti su 174 centimetri di altezza).
La sua morte aveva scatenato un'ondata di polemiche sulla magrezza delle modelle e spinto gli organizzatori delle sfilate brasiliane a correre ai ripari con una sorta di codice di autoregolamentazione: esami medici per le ragazze prima delle sfilate e la 38 come taglia minima. Poi a ruota anche Madrid, Londra e Milano hanno preso provvedimenti, imponendo una taglia minima (pari a una massa corporea di 18 che secondo l'organizzazione mondiale della Sanità è uno standard di «normalità») per salire in passerella.
Pochi giorni dopo un'altra vittima: Carla Sobrado Casalle, 21 anni, aspirante modella con l'ossessione della magrezza.
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