domenica 31 maggio 2015

CINEMA E SOCIETA' ITALIANA. G. VICINELLI, Maresco, «il digitale ha ucciso un’idea di cinema», IL MANIFESTO, 30 maggio 2015

La barba è lunga, intes­suta di fili d’argento, la voce è quella incon­fon­di­bile che ai tempi di Cinico Tv apo­stro­fava Filan­geri e i fra­telli Abbate da un fuo­ri­campo inde­ci­fra­bile, segno tan­gi­bile della morte di una certa idea di cinema. Franco Mare­sco risponde alle mie domande flem­ma­ti­ca­mente, dan­dosi il tempo di sop­pe­sare le parole, rispo­ste arti­co­late e urgenti. Ini­ziamo par­lando di Bel­lu­scone, Una Sto­ria Siciliana.

venerdì 29 maggio 2015

SCUOLA E IL GIUDIZIO DEGLI ITALIANI. I. DIAMANTI, SCUOLA, LA RIVINCITA DEI BUONI MAESTRI, LA REPUBBLICA, 7 maggio 2015

Questa volta Matteo Renzi è stato meno perentorio che in altre occasioni. Di fronte alle manifestazioni contro la riforma della scuola, presentata dal governo, ha preferito mantenere distinto il giudizio sugli attori della protesta dei giorni scorsi. Gli insegnanti, gli studenti. E i sindacati. Per dividerli. Per confermare la sua distanza dal sindacato. Con il quale non intende cambiare registro. Era e resta "l'altra parte". Il passato. Come i "vecchi" partiti, come le "vecchie" istituzioni. Ma gli studenti e gli insegnanti: no. Perché la scuola è un riferimento centrale. Per i giovani. Per le famiglie. Per la società. Oltre metà dei cittadini, il 53%, continua, infatti, a esprimere fiducia nella scuola (Demos, Gli Italiani e lo Stato, Dicembre 2014).

SOCIOLOGIA E STRATIFICAZIONE SOCIALE IN ITALIA. I. DIAMANTI, L'ASCENSORE SOCIALE FUNZIONA AL CONTRARIO: ORA IL CETO MEDIO SI SENTE CLASSE OPERAIA, LA REPUBBLICA, 25 maggio 2015


[La Repubblica, 25 maggio 2015]

La società italiana scivola verso il basso. Spinta dalla crisi, che dal 2008 ha investito l'economia globale - e nazionale. Non è tanto e solo l'andamento dei redditi e del mercato del lavoro, a rivelarlo. Anche se, nell'ultimo anno, in metà delle famiglie qualcuno ha perduto il lavoro oppure l'ha cercato senza esito (indagine Demos-Coop, aprile 2015). Il problema è che, al di là della "condizione", misurata dalle statistiche socioeconomiche, il declino ha colpito, in modo sensibile, anche la "percezione". Ha, cioè, modificato sensibilmente il modo di guardare la realtà intorno a noi e di rappresentare, anzitutto, noi stessi.

lunedì 25 maggio 2015

ITALIA E STRATIFICAZIONE SOCIALE. I. DIAMANTI, L'ascensore sociale funziona al contrario: ora il ceto medio si sente classe operaia, LA REPUBBLICA, 25 maggio 2015

LA SOCIETA' italiana scivola verso il basso. Spinta dalla crisi, che dal 2008 ha investito l'economia globale  -  e nazionale. Non è tanto e solo l'andamento dei redditi e del mercato del lavoro, a rivelarlo. Anche se, nell'ultimo anno, in metà delle famiglie qualcuno ha perduto il lavoro oppure l'ha cercato senza esito (indagine Demos-Coop, aprile 2015). Il problema è che, al di là della "condizione", misurata dalle statistiche socioeconomiche, il declino ha colpito, in modo sensibile, anche la "percezione". Ha, cioè, modificato sensibilmente il modo di guardare la realtà intorno a noi e di rappresentare, anzitutto, noi stessi.

http://www.demos.it/a01131.php?ref=nrct-1

LE TABELLE

PROGETTO LETTURA. FOLIGNO. LICEO FREZZI-BEATA ANGELA. ANTROPOLOGIA CULTURALE. INCONTRO CON ANDREA STAID SU "I DANNATI DELLA METROPOLI". UNA INTRODUZIONE, di MARIO FAGOTTO F. - 25 maggio 2015

IL TITOLO. Credo si tratti di una parafrasi/riformulazione del titolo di una delle opere più note di Frantz Fanon (I DANNATI DELLA TERRA, 1961) un intellettuale originario della Martinica francese, protagonista di quella tendenza del pensiero del Novecento che ha riflettuto sugli effetti del colonialismo e sulle “costruzioni” psico-mentali e ideologico-politiche prodotte dalla dialettica colonizzato-colonizzatore.

domenica 24 maggio 2015

ANTROPOLOGIA. MIGRAZIONE E METROPOLI. I dannati attorno a noi. Intervista ad Andrea Staid, in BOLOGNINABASEMENT. IT

Andrea Staid è un ricercatore antropologico all’Università di Genova, storico e archivista, originario di Opera. E’ inoltre attivista del movimento libertario e anarchico milanese. Nel 2007 per La Fiaccola pubblica Gli Arditi del popolo: la prima lotta armata contro il fascismo, 1921-1922. Nel 2011 per Agenzia X pubblica Le nostre braccia. Meticciato e antropologia delle nuove schiavitù, in cui indaga lo sfruttamento del lavoro migrante e si interroga sugli strumenti antropologici necessari per contrastare il razzismo istituzionale e culturale, e su cosa voglia dire oggi fare ricerca etnografica.
http://www.bologninabasement.it/i-dannati-attorno-intervista-ad-andrea-staid/

ANTROPOLOGIA. I DANNATI DELLA METROPOLI. A. M. RIVERA, Lo spaccio dell’esistenza, IL MANIFESTO, 13 giugno 2014

Di solito non rigur­gi­tano di biblio­fili, gli ambienti leghi­sti, neo­na­zi­sti e raz­zi­sti di vario genere. Sic­ché pos­siamo spe­rare che nes­suno dei loro acco­liti s’imbatta nel libro di Andrea Staid , I dan­nati della metro­poli. Etno­gra­fie dei migranti ai con­fini della lega­lità (edi­zioni Milieu, pref. di F. La Cecla, pp. 192, euro 13,90): non ne coglie­reb­bero il senso e di sicuro lo use­reb­bero a con­ferma del vec­chio pre­giu­di­zio degli immi­grati come delin­quenti.

giovedì 21 maggio 2015

ANTROPOLOGIA. IL TARANTISMO. A. FAVOLE, Il tarantismo ai margini della magia, LA LETTURA, maggio 2015

Nel settembre del 1959 Amalia Signorelli consegnò a Ernesto de Martino la sua Appendice a La terra del rimorso. La giovanissima antropologa aveva partecipato a una delle più note missioni etnografiche italiane, quella che avrebbe documentato, attraverso interviste, immagini e registrazioni sonore, il fenomeno del tarantismo. Vittime di crisi esistenziali dovute alla precarietà delle condizioni di vita, i contadini pugliesi cercavano un riscatto attraverso un lungo e complesso rito: «posseduti» dallataranta (un ragno velenoso il cui morso era ritenuto causa della crisi psicosomatica), essi danzavano accompagnati da gruppi di suonatori. La musica e la danza svolgevano un ruolo catartico, «liberandoli» progressivamente dalle «bestie» che erano in loro. Alla taranta rituale si è poi richiamato negli anni Novanta Eugenio Bennato per fondare il movimento Taranta Power, che ha recuperato in chiave creativa, con grande successo, i ritmi della tradizione.

LE REGOLE PER LEGGERE CON CRITERIO. D. MIKICS, Le 14 regole dello Slow Reading, LA LETTURA, 17 maggio 2015

Alcuni anni fa mi sono ritrovato, per una breve vacanza, in un villaggio sperduto e isolato dal quale, con mio stupore, era del tutto impossibile collegarsi a internet. Passati i primi attimi di terrore mi sono ricomposto, e ho continuato a divertirmi leggendo, chiacchierando, osservando la natura. Dopo pochi giorni, al momento di ripartire, ho provato una straordinaria sensazione di benessere spirituale, quasi quel tempo lo avessi trascorso in un monastero zen: avevo imparato ad accorgermi nuovamente del mondo intorno a me, come non mi succedeva da tempo.

mercoledì 20 maggio 2015

MEDICINA. M. PIVATO, È la verità che non si dice: in corsia ancora troppi errori, LA STAMPA, 20 maggio 2015

Sarà il fascino del camice bianco, i titoli incorniciati alla parete, l’autorità di un eloquio di fronte al quale, a volte, si resta silenziosi. Ma non è tutto qui: al medico e al suo «tempio» si diventa fedeli, in primis, in cambio di un «patto» che nasce da una richiesta d’aiuto. È necessaria, allora, un’alleanza che vada oltre i protocolli clinici e stabilisca nell’empatia del rapporto medico-paziente un ingrediente fondamentale della cura. 

martedì 19 maggio 2015

CRITICA DELLE NUOVE TECNOLOGIE. R. CORCELLA, Tutti i modi con cui il multitasking ci rovina (davvero) il cervello, CORRIERE DELLA SERA, 20 gennaio 2015

l Quoziente Intellettivo si abbassa anche di 10 punti. ll neuroscienziato Daniel J. Levitin esamina gli «effetti collaterali» del sovraccarico di stimoli da email, sms e social

CRITICA DELLE NUOVE TECNOLOGIE. GLI EFFETTI COGNITIVI DI SOCIAL NETWORK E MEZZI DI COMUNICAZIONE. C. MARRONE, Troppi tablet e smartphone: il nostro cervello come quello dei pesci rossi, CORRIERE DELLA SERA, 19 maggio 2015

A molti piace utilizzare l’espressione «avere una memoria da pesce rosso». Di certo questo pesce d’acqua dolce non si ricorda nulla, ma in ogni caso, è bene saperlo, resta più concentrato di tutti noi! Meglio quindi portargli più rispetto. Infatti uno studio realizzato da Microsoft in Canada ha dimostrato che la nostra capacità di concentrazione non supera gli otto secondi...contro i nove di un pesce rosso.

domenica 17 maggio 2015

CRITICA DELLE NUOVE TECNOLOGIE. SOCIAL NETWORK E MASS MEDIA. ILLETTERATI, I diktat del web. Recensione al saggio di M. Ferraris, Mobilitazione totale, IL MANIFESTO, 15 maggio 2015

Si parla di armi nel nuovo libro di Mau­ri­zio Fer­ra­ris, Mobi­li­ta­zione totale(Laterza, pp.109, euro 14,00). Anzi, più cor­ret­ta­mente, di ARMI, dove i carat­teri maiu­scoli stanno ad indi­care che non si tratta tanto di pistole, con­trae­rei o droni, ma di un acro­nimo che sta per Appa­rec­chi di Regi­stra­zione e Mobi­li­ta­zione dell’Intenzionalità, ossia, per scio­gliere il plesso ter­mi­no­lo­gico piut­to­sto inquie­tante, il web: quell’apparato che deter­mina le nostre esi­stenze più di quanto ne siamo in genere con­sa­pe­voli.

lunedì 11 maggio 2015

PSICOLOGIA DEL CORPO E SOCIAL NETWORK. S. VALESINI, L'ossessione per il corpo dell'altra. La ricerca: "I social generano la donna oggetto", LA REPUBBLICA, 11 maggio 2015

ROMA - Riviste, programmi televisivi e pubblicità offrono spesso un'immagine falsata della donna. L'esposizione ossessiva di ragazze giovani, belle, magre e sensuali perpetua infatti una visione "oggettificata" del corpo femminile, cioè quella di un oggetto da usare ed esporre, che tende a sminuire le caratteristiche più essenziali di una persona (indipendentemente dal sesso), come l'intelligenza, le capacità, o la personalità. 

POLITICA E SCUOLA. LA SETTIMANA DEL DOCENTE. DA CORRIERE DELLA SERA, 11 maggio 2015

http://kikukula5.blogspot.it/2015/05/politica-e-scuola-settimana-del-docente.html

venerdì 8 maggio 2015

SOCIOLOGIA. A COLLOQUIO CON Z. BAUMAN. E. MAURO, Noi che viviamo nell'interregno fra il "non più" e il "non ancora", LA REPUBBLICA, 8 maggio 2015

Viviamo in una fase di interregno, e questo può spiegare la crisi della governance, dell'autorità, della rappresentanza. Siamo sospesi tra il "non più" e il "non ancora", siamo instabili per forza di cose, nulla è solido attorno a noi, nemmeno la direzione di marcia. Non ci sono infatti movimenti politici che, avendo messo in crisi il vecchio mondo, siano oggi pronti a ereditarlo; non c'è un'ideologia che selezioni un pensiero vincente e lo diffonda; non c'è uno spirito costituente - morale, politico, culturale - che prometta di dare forma a nuove istituzioni per il mondo nuovo.

domenica 3 maggio 2015

LA RISCOPERTA DELLA MADRE. M. MANCUSO, Le madri antiche, LA LETTURA

Mia madre è morta nel momento in cui nascevo, così per tutta la mia vita non c’è mai stato nulla tra me e l’eternità». Splendida e folgorante, la frase che apreAutobiografia di mia madre incanta il lettore già curioso per la stranezza del titolo (il Novecento ha minato anche i generi letterari più solidi, come precedente esisteAutobiografia di Alice Toklas, a firma Gertrude Stein). La dobbiamo a Jamaica Kincaid, nome da scrittrice di Elaine Cynthia Potter Richardson, giamaicana di nascita e newyorkese d’adozione. Negli Stati Uniti era arrivata sedicenne come ragazza alla pari.

FEMMINISMO ADDIO. S. FISCHER, «Aujourd’hui, il n’y a pas de mouvement féministe populaire», LIBERATION, 29 aprile 2015

Historienne et militante féministe, Michelle Perrot revient sur des décennies de luttes à l'occasion du 70e anniversaire du premier scrutin ouvert aux femmes en France.