E' più di una tendenza che si è andata consolidando soprattutto dalla pandemia di Covid in poi: non solo è boom di matrimoni in Spagna, in costante aumento negli ultimi anni, ma è dopo i 60 anni l'epoca d'oro del «si quiero».
In appena dieci anni il numero di uomini ultrasessantenni che si sono sposati è raddoppiato, passando da 4.582 nel 2011 a 9.851 nel 2021. Ed è cresciuto in maniera quasi esponenziale, moltiplicandosi per 5 se si volge lo sguardo a ritroso, negli ultimi due decenni, a partire dal 2001 secondo i dati dell'Istituto nazionale di statistica (Ine).
Se nel 2021 si sono sposate 147.800 persone, l'anno successivo la cifra è aumentata fino a 189.000 nozze, pari a una media di 3 per ogni mille abitanti. C'è da dire che nell'ex riserva spirituale d'Occidente sono sempre meno i matrimoni religiosi, che rappresentano solo il 20% rispetto alle unioni civili, scelte da 8 coppie su 10, secondo i dati Ine.
Aumenta l'età media in cui si convola a nozze, attestata in maggioranza sui 39 anni per gli uomini e i 36 delle donne. Ma il picco in aumento è fra gli upper 60, per vari motivi, secondo gli esperti.
«Il matrimonio è un modo di proteggere i diritti di vedovanza e successori», segnala Cristina Diaz-Malnero, presidente della sezione Diritto di Famiglia dell'Ordine dell'Avvocatura di Barcellona (Icab) citata da La Vanguardia.
«E anche se alcuni credono che una coppia di fatto dia accesso agli stessi diritti, in realtà non è così, perché non c'è una legge statale per le coppie di fatto, né una protezione reale», aggiunge. I diritti successori variano da regione a regione. Ma non è solo questione di interessi.
«Gli studi indicano che fra le coppie di persone mature esistono livelli di impegno mutuo, implicazione emotiva e fiducia superiori che nelle coppie giovani. A mano a mano che passano gli anni, abbiamo più chiaro ciò che ci piace e ciò che non ci piace», rileva Gema Perez Rojo, dottore in Psicologia e cattedratica all'Università Sann pablo Ceu di Madrid.
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