martedì 15 dicembre 2020

SOCIETA' ITALIANA E CRIMINALITA'. L. GAITA, La criminalità organizzata è ovunque in Italia, ma cresce la resistenza. Ecco la mappa. De Raho: “Sono le mafie a creare arretratezza”, IL FATTO, 15 dicembre 2020

 Non ci sono, in Italia, zone di “non permeabilità” alla criminalità organizzata, anche se le province il cui il rischio è maggiore coincidono con quelle con la maggiore arretratezza economica e sociale del Paese. Di fatto, sono le province calabresi e campane a presentare i valori più elevati dell’Indice di permeabilità alla criminalità organizzata (Ipco), secondo una ricerca Eurispes, realizzata nell’ambito del Protocollo d’intesa con la Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo e presentata oggi a Roma. 

SOCIETA' ITALIANA E INVECCHIAMENTO DELLA POPOLAZIONE. REDAZIONE, Il presidente dell’Istat: “Supereremo i 700mila decessi nel 2020. Ultima volta fu nel 1944, nel pieno della seconda guerra mondiale”, IL FATTO, 15 dicembre 2020

  La pandemia come una guerra. Quante volte abbiamo sentito gli scienziati paragonare la lotta al Covid a battaglie da vincere giorno dopo giorno? Ecco adesso quel paragone ha un senso anche statistico. “Non è ancora finito il 2020, ma una valutazione ragionevole fa pensare che quest’anno supereremo il confine dei 700mila decessi complessivi, che è un valore preoccupante perché una cosa del genere l’ultima volta, in Italia, era successa nel 1944. Eravamo nel pieno della seconda guerra mondiale”. Il presidente dell’Istat Gian Carlo Blangiardo illustrai numeri dai quali si deduce quanto peso abbia avuto Sars Cov 2 sulla popolazione italiana durante la trasmissione Agorà su Rai Tre. “Nel 2019 il dato era stato di 647.000 morti”. In Italia per coronavirus è stata superata la soglia di 65mila decessi.

domenica 6 dicembre 2020

RAPPORTO CENSIS SULLA SOCIETA' ITALIANA 2020. A. ARACHI, Censis, sì degli italiani alla stretta per le feste di Natale e fine anno: «Anche il carcere per chi viola quarantena», CORRIERE.IT, 4 dicembre 2020

 Quasi l’80% degli italiani si dice a favore della stretta in vista delle prossime festività. A rivelarlo il 54esimo rapporto del Censis sulla situazione del Paese, quest’anno incentrato sui cambiamenti apportati dal Covid nelle nostre vite. «In vista del Natale e del Capodanno — si legge nel report dell’istituto di ricerca fondato nel 1964 — il 79,8% degli italiani chiede di non allentare le restrizioni o di inasprirle. Il 54,6% spenderà di meno per i regali da mettere sotto l’albero, il 59,6% taglierà le spese per il cenone dell’ultimo dell’anno. Per il 61,6% la festa di Capodanno sarà triste e rassegnata. Non andrà tutto bene: il 44,8% degli italiani è convinto che usciremo peggiori dalla pandemia (solo il 20,5% crede che questa esperienza ci renderà migliori)... Il virus ha colpito una società già stanca», mette in evidenza lo studio.

giovedì 26 novembre 2020

MARADONA NELLA SOCIETA' DELL'ECCESSO. F. BUFI, Maradona morto: quella foto nella vasca dei boss, la coca, l’arresto. Chi si prese cura di lui fu Castro, CORRIERE.IT, 26 novembre 2020

 E adesso che alla sua vita sempre fuori controllo ha pagato il conto definitivo, adesso che nessuno può più rimproverargli né rinfacciargli nulla, adesso che è precipitato in quel buio già tante volte scansato per un amen, tutto torna ad appartenere ai ricordi. Racchiusi in album azzurri e biancocelesti, ma anche in un album nero che forse è pure quello più doppio. Perché troppe volte Diego ha sfidato la vita e il destino. E ora che quelle sfide lo hanno portato dove non si torna indietro, conviene sfogliarlo l’album nero, senza paura. Perché lui paura non ne ha mai avuta.



domenica 22 novembre 2020

OSSIGENO E ANTI-INVECCHIAMENTO. UNA RICERCA ISRAELIANA. S. NIZZA, "Andiamo indietro nel tempo", così un team di ricercatori israeliani combatte l'invecchiamento, REPUBBLICA.IT, 22 novembre 2020

 Tel Aviv - "Stiamo andando indietro con il tempo": a qualcuno potrebbe suonare come un'affermazione reazionaria. Non quando si tratta dei nostri meccanismi biologici. È così che il professor Shai Efrati dell'Università di Tel Aviv ha sintetizzato il risultato senza precedenti della sua ricerca: la possibilità di invertire il processo di invecchiamento biologico dell'essere umano, utilizzando solamente l'ossigeno.

lunedì 26 ottobre 2020

EPIDEMIE PANDEMIE E PREVISIONI ROMANZESCHE. L. IPPOLITO, Lockdown. Intervista con lo scrittore scozzese P. May, LA LETTURA, 25 ottobre 2020

 

"...La genesi di questo libro risale al 2000. Stavo scrivendo una serie di thriller ambientati in Cina, tranne uno che si svolge negli USA; avevo avuto l'idea di scrivere un libro nel quale un gruppo di terroristi resuscita l'influenza spagnola e ne fa un'arma biologica. A quell'epoca ho fatto una grande ricerca sull'influenza spagnola che è ormai fuori dalla memoria vivente...grazie a queste ricerche ho capito come funzionano i virus, come si trasmettono. Poi nel 2003 è arrivata la SARS in Cina (...) sono tornato all'idea di ambientare una storia sullo sfondo di un'epidemia, ho approfondito le ricerche sull'influenza aviaria e ho scoperto tre documenti governativi relativi ai piani di preparazione per una pandemia. Li ho letti e ho visto come scienziati e governo l'avrebbero affrontata: mettendo tutte queste cose assieme e aggiungendo un po' di immaginazione sono arrivato a scrivere "Lockdown" (...) Gli scienziati hanno sempre detto che una pandemia non era questione di se, ma di quando. Sapevano che era inevitabile e ne hanno sempre cercato le possibili fonti: in momenti diversi hanno pensato che potesse essere la Sars o la Mers o l'aviaria e invece è stato il coronavirus. ma eravamo preparati, anzi: 15 anni fa eravamo preparati molto meglio perchè capivamao che sarebbe successo e dunque quei documenti erano molto dettagliati. Poi quei piani sono stati abbandonati a causa dei tagli seguiti alla crisi finanziaria, quelle cose sono state considerate un lusso (...) Quando il virus è arrivato da noi, mi pare che i governi abbiano reagito troppo lentamente, non lo hanno preso troppo sul serio, non hanno compreso quanto grave fosse la situazione e come si sarebbe sviluppata. Tutto è arrivato troppo tardi e quando hanno imposto i lockdown la gente era spaventata...ma nel corso dell'estate e dell'autunno abbiamo visto accadere l'esatto opposto, hanno allentato le restrizioni troppo in fretta e questo ha portato al risorgere del virus, la gente non ha avuto più paura e dunque c'è una minore accettazione delle restrizioni. Questo è pericoloso. Sono deluso dall'approccio internazionale, i governi sono colpevoli, ci hanno lasciato a terra (...)"

domenica 25 ottobre 2020

EPIDEMIE PANDEMIE E COMPORTAMENTI NON CAMBIATI. R. LUNA, Le cose di prima, REPUBBLICA.IT, 24 ottobre 2020

DAVVERO SCONFORTANTE DOVER PUBBLICARE L'ENNESIMO APPELLO A FARLA FINITA CON STILI DI VITA INTROIETTATI COME "NORMALI" (PROPRIO LA NORMALITA' ERA SEGNALATA COME IL VERO PROBLEMA) E CHE, INVECE, HANNO CONTRIBUITO A PORTARCI VERSO QUESTO DISASTRO; MA QUESTA E' LA CONDIZIONE ESISTENZIALE IN CUI SI TROVANO PURTROPPO ANCORA MOLTISSIMI INDIVIDUI CHE FACCIO FATICA A CHIAMARE MIEI CON-CITTADINI. INVECE DI CON-DIVIDERE UNA VISIONE DEL MONDO E UNO STILE DI VITA ALL'INSEGNA DELLA FAMOSA SOSTENIBILITA', COSTORO CREDONO, AL CONTRARIO, UN LORO INTOCCABILE DIRITTO POTER SODDISFARE AVIDAMENTE SOLO INCLINAZIONI ED ESIGENZE VOLUTTUARIE, INDOTTE DA MODE E MODELLI CONTINGENTI E DAL MIMETISMO DI MASSA FUORI CONTROLLO DA ANNI. CHI, DI FATTO, HA CONSIDERATO GLI EFFETTI PERVERSI DI AZIONI E COMPORTAMENTI CHE, IN SITUAZIONI EPIDEMICHE COME QUELLE CHE STIAMO VIVENDO, NON AVREBBERO POTUTO CHE PRODURRE GLI EVENTI CHE STIAMO RIVIVENDO?

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Alla fine della primavera scorsa, quando si è capita la malaparata, l'algoritmo di Airbnb è stato modificato. Invece di proporre improbabili mete esotiche o anche solo viaggi nel continente, si è messo a promuovere agli utenti gite nei dintorni, massimo un centinaia di chilometri in auto. Così nei mesi scorsi ho scoperto quante opportunità di fare cose belle c’erano a due passi da casa, i dintorni di Roma.


sabato 24 ottobre 2020

EPIDEMIE PANDEMIE E IMPATTO DELLA RIAPERTURA DELLE SCUOLE. R. BATTISTON, Scuola e Covid, Battiston: i dati dicono che è urgente passare alla didattica a distanza, CORRIERE.IT, 24 ottobre 2020

 L’aumento dei contagiati ha iniziato dai primi di ottobre una crescita esponenziale. Fino al trenta settembre l’andamento nazionale ha seguito un ritmo che si stava assestando ad un valore molto più basso della prima ondata dell’epidemia. Le terapie intensive e gli ospedali non erano in sofferenza. Dal primo ottobre è però iniziata, in modo netto, una crescita esponenziale che non si è più fermata raggiungendo in tre settimane valori molto più alti della prima ondata, superando oggi i 19.000 nuovi casi di contagi al giorno e portando alla saturazione delle terapie intensive.



EPIDEMIE PANDEMIE E SECONDA ONDATA FUORI CONTROLLO. COTTARELLI, PAUDICE, L'aumento dei posti nelle terapie intensive: meno della metà dell'obiettivo, REPUBBLICA.IT, 24 ottobre 2020

 Il Decreto Rilancio aveva previsto 3.500 nuovi posti letto in terapia intensiva che avrebbero garantito la presenza di 14 posti letto ogni 100.000 abitanti in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale. A oggi le unità aggiuntive sono però solo 1.279, meno della metà rispetto all’obiettivo prefissato. Inoltre, i nuovi posti sono distribuiti in maniera disomogenea sul territorio. Le ragioni del ritardo risiedono nell’iter previsto per la programmazione e, in generale, in un’azione della Pubblica Amministrazione che non è stata in grado di realizzare gli obiettivi anche in presenza di risorse finanziarie adeguate.

Vignetta di Lele Corvi


sabato 17 ottobre 2020

IL TRIONFO DEL SARCASMO. 3. CRITICA DELLA RAGION CINICA. A. LUCCI, Critica della ragion cinica Peter Sloterdijk. Critica della ragion cinica, DOPPIOZERO, 2 aprile 2014

 Nella storia della cultura, a volte, ci sono episodi che appaiono come passaggi di consegne, oltre e al di là delle intenzioni dei protagonisti stessi.


Nei primi mesi del 1984 Michel Foucault, pochi mesi prima di perdere la sua battaglia contro l’AIDS, teneva al Collège de France di Parigi un corso dal carattere quasi testamentario, sicuramente folgorante e a tratti commovente, dal titolo Il coraggio della verità (edito in italiano per i tipi Feltrinelli nel 2011).



mercoledì 14 ottobre 2020

IL TRIONFO DEL SARCASMO. 2. G. FONTANA, CONTRO IL SARCASMO, in GIORGIOFONTANA.COM, 3 febbraio 2017

 Nel primo dei due saggi contenuti in L’ordinario e il sublime, Adam Zagajewski riflette sul tentativo di Mann di opporre alla violenza fascista e alla sua mitologia arcaica una forma di ironia «non del tutto inerme, non completamente astratta». 

DAL SITO luciano caveri 



E aggiunge che se questo compito aveva un valore preciso negli anni Trenta, oggi si è deformato quasi completamente. Secondo il grande poeta polacco, «l’ironia è una variante piuttosto perversa della certezza». Si è così involuta dal suo uso originario e socratico da diventare spesso una mossa reazionaria: «Non è più un’arma puntata contro la barbarie del sistema primitivo che stava trionfando nel cuore stesso dell’Europa, ma esprime la disillusione per il crollo delle aspettative utopistiche […]. Certi autori usano l’ironia per criticare la società consumistica, altri continuano a lottare contro la religione, altri ancora contro la borghesia. Talvolta l’ironia esprime anche qualcosa di diverso: lo smarrimento in un mondo pluralistico. A volte nasconde solo una certa povertà intellettuale: se non sappiamo cosa fare, di sicuro la cosa migliore è essere ironici. Poi si vedrà».

IL TRIONFO DEL SARCASMO. A. COCCIA, Sarà il sarcasmo che ci seppellirà, LINKIESTA, 2 settembre 2017

 

Viviamo all’epoca del sarcasmo, altro che post verità. In televisione, sui social network, persino nei palazzi del potere, il sarcasmo ha imbevuto ogni discorso pubblico e noi tutti, nessuno escluso, ne siamo contagiati. Tanto è vasta la portata di questo atteggiamento cognitivo, che poi non è altro che una particolare figura retorica del discorso, che sembra quasi pleonastico doverne portare degli esempi. Sarebbe sufficiente qualche scroll della nostra bacheca di Facebook, o qualche spezzone di un qualsiasi talk televisivo — l’ormai celebre intervento di Christian Raimo durante la trasmissione di Belpietro ne è integralmente intriso — o una qualsiasi delle sedute di quelle che una volta era la Camera e il Senato di una Repubblica e che ora sembrano piuttosto le riprese della Corrida di Corrado.

martedì 13 ottobre 2020

EPIDEMIE PANDEMIE SCUOLA E DIDATTICA A DISTANZA. L. VOCE, Didattica a distanza, poniamoci un obiettivo realistico: rientrare in classe a settembre 2021, IL FATTO, 13 ottobre 2020

 Durante questi lunghi mesi di pandemia credo di aver detto con chiarezza di considerare la Didattica a distanza qualcosa che con la scuola vera ha poco a che fare, una soluzione emergenziale, dalla quale rifuggire quanto prima, poiché, di fatto, lede alla base un diritto costituzionale, il diritto allo studio, trasformando l’insegnamento in una sorta di corso d’aggiornamento a distanza, incapace di dare ai nostri studenti ciò di cui hanno realmente bisogno.



venerdì 9 ottobre 2020

EPIDEMIE PANDEMIE E DEPRESSIONE. REDAZIONE, Covid-19: sintomi depressivi quintuplicati, colpiscono un italiano su tre, REPUBBLICA.IT, 9 ottobre 2020

 PRESSIONI, psicosi e dipendenze. Con la pandemia sintomi depressivi nella popolazione sono quintuplicati, quelli gravi sono aumentati addirittura più di sette volte in pochi mesi. A sostenerlo sono i più recenti studi scientifici che parlano di un incremento di patologie di questo tipo sia nelle persone già affette da una malattia mentale, sia in chi è stato contagiato dal coronavirus, sia nella popolazione generale. Si stima, inoltre, che la psicosi potrebbe colpire fino al 4% sia delle persone con disturbi mentali che di coloro che sono venuti in contatto con il virus. Emerge infine che il Covid-19 possa provocare conseguenze neuropsichiatriche nel lungo termine individuate ad oggi in un caso su tre e causate dallo stato iper-infiammatorio indotto dal virus. Anche i primi dati sulla popolazione generale sono molto significativi: il 32% manifesta infatti sintomi depressivi e in Italia si stimano nei prossimi mesi fino a 150.000 casi di depressione maggiore in più.

martedì 22 settembre 2020

GLOBALIZZAZIONE E GUSTI ESTETICI. D. MONTI, I volti, i corpi e quell’idea di «perfezione» che resiste, IL TEMPO DELLE DONNE, settembre 2020

 Esiste un modello unico di bellezza? Non più, le foto della modella armena Armine Harutyunyan, con quel suo volto dai tratti così forti, decisi, l’antitesi rispetto ad una femminilità bamboleggiante, rassicurante, dove le proporzioni classiche vengono tutte rispettate, racconta di uno scatto in avanti rispetto all’omogeneità di ciò che definiamo «bello»: la gamma si è ampliata, complice anche la globalizzazione — dei corpi e dell’estetica — che ci ha permesso di venire a contatto con una varietà di tratti somatici e gradazioni cromatiche che hanno ri-educato il gusto, aperto orizzonti, instillato nuove curiosità. Esiste un modello unico di corpo socialmente accettato e apprezzato? Qui le cose si complicano.

domenica 20 settembre 2020

EPIDEMIE PANDEMIE E RIAPERTURA DELLA SCUOLA. R. RONCHI, Didattica del virus, DOPPIOZERO, 19 settembre 2020

 Siccome mi rivolgo agli insegnanti, alla vigilia di un anno scolastico che sarà tra i più difficili e incerti, mi preme innanzitutto chiarire che cosa ci accomuna tutti in quanto insegnanti. Ciò che condividiamo è una “pratica”: l’insegnamento. Ciò che, in quanto insegnanti, sappiamo del nostro mestiere, sebbene esitiamo talvolta a confessarlo pubblicamente, è che la nostra pratica non si definisce a partire dai suoi contenuti (se non derivatamente) e che non si risolve nella trasmissione degli stessi “alla più alta velocità consentita dal canale” (se non derivatamente). A definire quello che facciamo non è ciò che facciamo ma come lo facciamo. Per questo l’assegnazione dell’insegnamento al dominio delle “pratiche” (o delle “arti” nel senso greco delle technai) risulta pertinente. Il come insegnare la scienza pedagogica lo chiama “didattica”. Nei dipartimenti di scienze della formazione la didattica è oggetto di uno specifico insegnamento. In quanto insegnanti che si sono fatti le ossa sul campo, noi però sappiamo che la didattica non è una metodologia che si possa insegnare separatamente. La didattica non è cioè una propedeutica all’insegnamento (da filosofo, aggiungo poi che una “didattica della didattica” è un autentico paradosso perché è solo insegnando che si può insegnare ad insegnare…). Come insegnanti noi sappiamo che l’insegnamento è piuttosto un atto sempre sospeso al suo quando e al suo dove, un atto situato che ha il suo perno e la sua condizione di possibilità in una relazione determinata, prescindendo dalla quale non vi è più insegnamento alcuno. La didattica è perciò il suo elemento, non il suo metodo a priori.

AUTOMAZIONE E IA. MITI PAGATI A CARO PREZZO. R. CICCARELLI, Nella fabbrica dell’algoritmo. Intervista con A. Casilli, IL MANIFESTO, 20 settembre 2020

 Come Godot, l’automazione non arriva mai. È una promessa che disciplina il lavoro di chi crea le app e gli algoritmi. L’intelligenza artificiale è fondata sulla forza lavoro di milioni di lavoratori digitali del clic e di miliardi di utenti delle piattaforme. Questo è il cuore del libro di Antonio Casilli Schiavi del clic, titolo scelto per l’originale francese, l’evocativo En attendant les robots (Aspettando i robot). Il volume pubblicato in Italia da Feltrinelli (pp. 320, euro 19), è uno dei capisaldi del dibattito materialista che ha rovesciato una delle mistificazioni del capitalismo contemporaneo. Abbiamo raggiunto l’autore a Parigi dove insegna sociologia all’università Telecom Paris.

venerdì 18 settembre 2020

SOCIAL NETWORK LETALI. D. FUSARO, I social network ci alienano sempre più. E ci trasformano in ‘egomostri’, IL FATTO, 15 settembre 2020

 Quella che già nel 1995 lo psichiatra americano Ivan Goldberg aveva definito come la “sindrome della dipendenza dalla rete” (Internet Addiction Disorder) si è a tal punto estesa da conquistare, di fatto, pressoché ogni abitatore della cosmopoli a reificazione integrale.



giovedì 17 settembre 2020

SOCIETA' ITALIANA. LUSSO, ESIBIZIONISMO, OSTENTAZIONE E VIOLENZA. LA VICENDA DI COLLEFERRO. C. PISTILLI, Omicidio Willy Monteiro Duarte, reddito di cittadinanza per i fratelli Bianchi e gli altri della banda, REPUBBLICA.IT, 16 settembre 2020

 La famiglia dei fratelli Bianchi, così come quelle di Mario Pincarelli e Francesco Belleggia, percepiva il reddito di cittadinanza. E' questa una delle conclusioni a cui sono giunti, dopo i primi dieci giorni di indagine, gli investigatori che stanno facendo luce sul pestaggio di Colleferro, quello in cui il 6 settembre scorso ha perso la vita Willy Monteiro Duarte.

ETOLOGIA. I SELFIE DELLE SCIMMIE. M. COSCETTA, I buffi selfie delle scimmie col telefonino smarrito nella foresta malese, REPUBBLICA.IT, 17 settembre 2020

 Zackrydz Rodzi, malese di 20 anni, si è ritrovato il cellulare pieno di selfie e video girati da una scimmia. Il ragazzo lo aveva smarrito due giorni prima, nella foresta dietro a casa. I filmati mostrano l'animale che si infila lo smartphone in bocca, si scatta buffi autoritratti e riprende la vegetazione intorno.



mercoledì 16 settembre 2020

ESTINZIONI DI MASSA E TRASFORMAZIONI TERRESTRI. G. TALIGNANI, Scoperta l'estinzione di massa che ha plasmato il mondo così com'è ora, REPUBBLICA.IT, 16 settembre 2020

 Una sesta estinzione di massa mai individuata prima. Il mondo come è ora, potrebbe essere stato influenzato da questo evento avvenuto circa 233 milioni di anni fa. Si tratta di una estinzione (cinque quelle "grandi" e note) finora sconosciuta e chiamata "Episodio pluviale carinco". Sarebbe stata scatenata da una eruzione vulcanica, ipotizzata grazie all'esame di prove geologiche e paleontologiche raccolte in anni di lavoro e analizzate grazie alle nuove tecnologie.  La scoperta porta la firma italiana: la ricerca è stata infatti coordinata da Jacopo Dal Corso, della China University of Geosciences, insieme al Museo delle Scienze di Trento (Muse), le Università di Ferrara e Padova, il Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) e il Museo di Scienze Naturali dell'Alto Adige.



NEUROSCIENZE ED ESERCIZI COGNITIVI. SCRIVERE A MANO. A. CIONCI, Quanto è importante recuperare la scrittura a mano. Il pedagogista: “Vitale per lo sviluppo cognitivo”, LA STAMPA, 8 settembre 2020

 Questo articolo è stato scritto a mano, solo successivamente ribattuto al computer. Non tanto per ripercorrere nostalgicamente il modus operandi dei nostri colleghi ottocenteschi, quanto per trattare con un po’ di coerenza un tema sollevato da una recentissima petizione al Ministero dell’Istruzione che, in pochi giorni, ha raccolto migliaia di firme: “Promuoviamo la bellezza della scrittura a mano” .

SOCIETA' ITALIANA E GIOVENTU' BRUCIATA. G. MAGGIO, Lanciarsi sulle auto in corsa: l’ultima follia tra i ragazzi per sfidare la morte, LA STAMPA, 16 settembre 2020

 Ragazzi che si lanciano sulle auto in corsa sfidando la morte. E’ questo l’ultimo dei folli gesti che racconta uno spaccato dei sobborghi di Napoli e che in poche ore ha fatto il giro della rete. A sollevare il caso è il giornalista e consigliere regionale della Campania di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli, non nuovo, va detto, a sollevare e a denunciare sui social casi difficili.



sabato 12 settembre 2020

SCUOLA AL TEMPO DELLA PANDEMIA. UNA RICERCA. L. LUCA, I giovani e la crisi del Covid 19: “Siamo smarriti, bisogna cambiare rotta. Bene la didattica a distanza, ma solo nell’emergenza”, REPUBBLICA.IT, 12 settembre 2020

 Come hanno reagito i giovani italiani al lockdown?  Un fatto così straordinario, che impatto avrà nella testa di ragazzi poco più che adolescenti? Aver perso, da un giorno all’altro, la scuola, gli amici, gli abbracci, la socialità evoca scenari apocalittici ma, a sorpresa, uno studio ci restituisce un pizzico di speranza: “Abbiamo scoperto una generazione molto diversa dallo stereotipo che generalmente le si affibbia”, spiega Mauro Tuzzolino, coordinatore del progetto e autore de I giovani e la crisi del Covid-19. Prove di ascolto diretto, una raccolta ragionata di dati alla quale hanno prestato il proprio contribuito 567 giovani di tutta Italia.

venerdì 11 settembre 2020

ANTROPOLOGIA. LA MORTE DI DAVID GRAEBER 3. B. BALTHASER, David Graeber, in memoria di un ebreo-non-ebreo, JACOBIN, 7 settembre 2020

 a morte di David Graeber mi ha distrutto inaspettatamente mentre mi preparavo per una riunione online all’inizio di questa settimana. Ero in ritardo e non riuscivo a concentrarmi. Non conoscevo Graeber di persona, ma qualcosa sulla sua morte, prematura, arrivata troppo presto, abbattutasi su di lui prima che avesse concluso il suo lavoro, mi ha colpito duramente e mi ci è voluto un po’ per capire perché per me era diventato una figura così importante.

ANTROPOLOGIA. LA MORTE DI D. GRABER 2. A. PRUNETTI, David Graeber, la verità ai margini dei movimenti, IL MANIFESTO, 5 settembre 2020

 È morto prematuramente all’età di 59 anni in un ospedale di Venezia l’antropologo statunitense David Graeber. L’annuncio della scomparsa è stato dato dalla moglie, l’artista Nika Dubrovsky.

FILOSOFIA E SCIENZE UMANE. LA MORTE DI SERGIO MORAVIA. REDAZIONE, Firenze, è morto Sergio Moravia, protagonista della filosofia, REPUBBLICA.IT, 5 settembre 2020

 La cultura fiorentina piange la scomparsa del filosofo e antropologo Sergio Moravia, morto nella sua abitazione nella notte tra venerdì 4 e sabato 5 settembre. Nato a Bologna nel 1940, aveva frequentato l'Università di Firenze dove si era laureato con Eugenio Garin, nel 1962, con una tesi su Giandomenico Romagnosi. Aveva intrapreso poi la carriera universitaria, fino a diventare professore ordinario in Storia della Filosofia presso l'ateneo fiorentino nel 1975, incarico che mantenne sino al 2008.



ANTROPOLOGIA. LA MORTE DI DAVID GRAEBER. V. STEFANELLO, Morto a 59 David Graeber, l’antropologo anarchico statunitense che ispirò Occupy Wall Street, REPUBBLICA.IT, 4 settembre 2020

 È morta ieri in un ospedale a Venezia la migliore persona al mondo”. Con queste parole l’artista e scrittrice Nika Dubrovsky ha annunciato il decesso del marito David Graeber, antropologo e attivista anarchico statunitense tra i più famosi esponenti del movimento Occupy Wall Street. Nato a New York il 12 febbraio 1961, Graeber aveva 59 anni. La causa della sua morte non è ancora nota.



giovedì 10 settembre 2020

EPIDEMIE PANDEMIE INSULTI E COMUNICAZIONE SCIENTIFICA. R. GNESOTTO, R. DE VOGLI, Coronavirus, la comunicazione scientifica fallisce se si esprime dissenso con l’insulto, IL FATTO, 8 settembre 2020

 *De Vogli è medico specializzato in medicina interna (Università di Padova), con Master in politiche sanitarie (Harvard University), Master in scienze della salute comunitaria (London School of Hygene and Tropical Medicine) e Master in sicurezza del paziente (University of Illinois). 



Il Dr. Gnesotto ha lavorato come direttore del Servizio Epidemiologico Regionale della Regione Veneto e come consulente per l’Organizzazione Mondiale della Salute, Harvard AIDS Institute e la John Hopkins School of Public Health.



lunedì 7 settembre 2020

EPIDEMIE PANDEMIE E VACCINO PRIMA AI GIOVANI CHE SONO PIU' CONTAGIOSI. REDAZIONE, Coronavirus, appello degli esperti Usa: “Vaccino prima ai giovani, contagiano di più”, LA STAMPA, 7 settembre 2020

 In attesa che arrivi una produzione di massa per i vaccini contro il Covid-19, cosa che nelle previsioni più ottimistiche avverrà non prima dell'inizio del prossimo anno, è il momento di ragionare su come distribuire le prime dosi, che non potranno bastare per tutti. L'orientamento più comune, adottato ad esempio dal Cdc statunitense, è di iniziare dagli operatori sanitari e dalle categorie più fragili, ma c'è chi non è d'accordo. Secondo alcuni ricercatori della University of Southern California e della Johns Hopkins ad esempio l'approccio più efficace nel limitare il virus è esattamente l'opposto. «Dopo aver visto il rischio di una rapida diffusione del Covid-19 tra i giovani adulti non siamo d'accordo con la raccomandazione - scrivono sul sito The Conversation Dana Goldman, David Conti e Matthew E. Kahn -. La diffusione da parte di asintomatici sta facendo chiudere scuole e università, e minaccia le comunità. Secondo noi questa pandemia richiede un modello differente per le scelte. Dopo aver protetto i lavoratori sanitari i vaccini dovrebbero essere dati ai più grandi diffusori del virus, in maggioranza i giovani, e solo dopo ai più vulnerabili». 

EPIDEMIE PANDEMIE E RESPONSABILITA' GIOVANILE. DA 'STASERA ITALIA' - RETE 4 - 5 settembre 2020

 Firenze, movida senza regole in un quartiere della città a pochi giorni dalla riapertura delle scuole






EPIDEMIE PANDEMIE E L'ESEMPIO DELLE PIANTE. LA RESILIENZA TRASFORMATIVA. G. SCLAUNICH, Cambiare, ma con lentezza La giusta resilienza che ci insegnano le piante, CORRIERE.IT, 6 settembre 2020

 Se ne parla da pochi anni (il termine si usa da secoli ma è entrato nel linguaggio comune solo nei primi anni ’10) ma è già ora di aggiornarne il significato. Perché il concetto di resilienza, in gergo tecnico la capacità di un materiale di resistere agli urti per poi tornare alle condizioni originali, ha già mostrato i suoi limiti. È davvero un pregio reagire ai traumi e alle crisi piegandosi senza mai spezzarsi e, dopo, tornare come prima? Forse no. Lo conferma un sondaggio Ipsos pubblicato a maggio sul Corriere: per 2 italiani su 3 il timore riguardante la pandemia è tornare, a crisi finita, esattamente come prima. Ecco perché gli esperti propongono un passo avanti: dalla resilienza tout court a quella trasformativa.

venerdì 4 settembre 2020

EPIDEMIE PANDEMIE E STONATURE. REDAZIONE, Zangrillo torna sui suoi passi: “Il coronavirus clinicamente morto? Un’espressione stonata”, IL FATTO, 4 settembre 2020

Definire il Covid-19 un virus “clinicamente morto” è “un’espressione stonata”. A oltre tre mesi da quando si espresse in questi termini, Alberto Zangrillo fa parzialmente marcia indietro. In occasione del primo bollettino sulle condizioni di Silvio Berlusconiricoverato all’ospedale San Raffaele con un principio di polmonite bilaterale, il primario di Anestesia e rianimazione e medico personale dell’ex cavaliere ritratta in parte quanto detto a fine maggio riguardo al virus “che clinicamente non esiste più. Parole che, all’epoca, provocarono lo “sconcerto” del Consiglio superiore di Sanità.



31 maggio 2020

Stonature




giovedì 27 agosto 2020

DONNE SPORT E FASCISMO. J. CESERANI, Le calciatrici che sfidarono il fascismo, IL MANIFESTO, 27 agosto 2020

 Estate 1932. A Castiglioncello, vicino Livorno, un gruppo di ragazzine milanesi in vacanza prova per la prima volta a giocare a calcio. Per alcune l’idolo da imitare è l’attaccante del Bologna Angelo Schiavio, per altre c’è solo «il Balilla», il bomber nerazzurro Giuseppe Meazza. Si tirano la palla, si divertono moltissimo. Quando tornano a Milano, in testa e nell’anima hanno solo una cosa. Il sacro fuoco per il calcio.



TURISMO E VACANZE. RIFLESSIONI ODIERNE ALLA LUCE DELLA PANDEMIA IN CORSO. E. MORREALE, Oggetto di sguardo più che soggetto, l’Italia delle vacanze dal boom agli anni Novanta, IL MANIFESTO, 23 agosto 2020

 Era il 1950 quando, con toni apocalittici, il critico e filologo tedesco Gerhard Nebel scriveva del turismo moderno come «un grande movimento nichilistico, una delle grandi malattie epidemiche dell’Occidente. La sua malefica efficacia – scriveva – è paragonabile a quella delle grandi epidemie orientali; è anzi più sottile e infida». Hans Magnus Enzensberger lo cita come esempio di «debolezza mentale che rasenta l’idiozia», ma nell’estate del coronavirus che sta per finire, in cui turismo e epidemia sembrano essere nemici gemelli, queste frasi possono tornare a esibire il loro fascino sinistro. Sono frasi tipiche dell’aristocratica condanna del turismo di massa, della distinzione tra «noi» e «loro», considerazioni che si ritrovano, per esempio, nella Storia delle vacanze dell’etnologo Orvar Lofgren.

lunedì 17 agosto 2020

ALLA RICERCA DEL SENSO PERDUTO. SUICIDI NEGLI USA. V. PELLIGRA, Arriva dagli Usa un’altra epidemia: migliaia di morti per mancanza di senso, IL SOLE 24 ORE, 16 agosto 2020

 

Arrivano dagli Usa, storica avanguardia delle tendenze che poi invaderanno gran parte del mondo economicamente avanzato, segni nefasti: uno dei più tragici è legato alla diffusione delle “morti per disperazione”. Una vera e propria epidemia che ha visto, solo negli Stati Uniti, nel 2017, morire 158.000 persone di suicidio, overdose o malattie correlate all'abuso di alcool

La ricerca di un senso profondo per la nostra vita, le relazioni, il lavoro, rappresenta il bisogno più fondamentale che ogni essere umano cerca consciamente o inconsciamente di soddisfare. Riuscire a costruire una narrazione logica e coerente della propria vicenda esistenziale, sentirsi utili agli altri, capaci di fare la differenza, consapevoli di operare in vista di un fine che riteniamo giusto e degno di valore; sono questi gli elementi che ci aiutano ad attribuire significato alle nostre azioni. Ne stiamo parlando ormai da varie settimane, qui su “Mind the Economy”, anche in ambito economico. Poi, naturalmente, c'è il contesto, l'ambiente nel quale ci muoviamo, il microcosmo e il macrocosmo che abitiamo e che è determinante nel facilitare o ostacolare questo processo di costruzione del senso.

EPIDEMIE PANDEMIE E LE DANIELE DELLA LIBERTA'. DA REPUBBLICA.IT, 17 gosto 2020

 

Daniela Martani si rifiuta di indossare la mascherina in auto all'imbarco del traghetto

In coda al ritorno dall'isola della Maddalena Daniela Martani, ex hostess dell'Alitalia e concorrente del Grande Fratello 9, si rifiuta di indossare la mascherina al momento di salire sul traghetto con la sua auto, come richiesto dal personale di bordo. Scende dall'auto e protesta, riprendendo tutto con il telefonino e postando poi il video sui social. "La compagnia di navigazione Delcomar ha cercato di impedirmi di salire a bordo della nave, perché mi sono ribellata alla richiesta di indossare la mascherina nella mia macchina per mostrare il biglietto regolarmente pagato. Ho preteso di visionare questo fantomatico regolamento, ma si sono rifiutati. Quindi in pratica secondo questi signori è obbligatorio indossare la mascherina anche nella propria macchina. Ma il DPCM governativo è  molto chiaro in merito", ha scritto su Facebook. Di rimando la compagnia ha sottolineato che "a bordo è obbligatorio usare la mascherina" oltre a "mantenere la distanza nelle fasi di imbarco e sbarco".

Coronavirus, divieto di ballo nelle discoteche. La protesta danzante di Daniela Santanchè

"Conte ha deciso che non possiamo più ballare. Un provvedimento senza senso che non c’entra con l’aumento dei contagi, non ci sono evidenze scientifiche, c’è solo una limitazione delle Libertà! Questo governo non difende gli italiani ma i clandestini con il covid." Con queste parole, accompagnate da un video in cui la si vede ballare sulle note di 'Paradise', la senatrice di Fratelli d'Italia ha manifestato su Twitter il suo dissenso nei confronti delle nuove regole sui locali da ballo stabilite nella nuova ordinanza firmata dal ministro della Salute Speranza. Gli oltre 600 contagi di ieri, la crescita costante dei numeri, i ragazzi ricoverati in condizioni severe spaventano il governo. Che ha deciso di non aspettare oltre. E, nella riunione con i governatori convocata dal ministro degli Affari regionali Francesco Boccia, ha concordato di vietare da oggi i balli nelle discoteche e qualsiasi luogo dove si tengono serate danzanti. Il governo ha fatto venire meno la deroga al Dpcm che ha finora consentito ai presidenti di Regione di aprire le discoteche. Santanchè ha quindi postato il video girato al Twiga, la discoteca in Versilia di cui è proprietaria.


sabato 15 agosto 2020

EPIDEMIE PANDEMIE E VIRUS CONSUMISTA INCONTENIBILE. TG1 DEL 14 AGOSTO 2020

 

TG1 del 14 agosto 2020: "Non ce n'è di coviddi, non ce n'è più di coviddi"

EPIDEMIE PANDEMIE INFERMIERI AL LAVORO E VIRUS CONSUMISTA INCONTENIBILE. Lo sfogo dell'infermiere: «Noi dentro una tuta a 30 gradi, voi a ballare cantando "non c'è coviddi», IL MESSAGGERO, 15 agosto 2020

 «Post polemico». Comincia con un avvertimento garbato il messaggio, potentissimo, di un infermiere del Policlinico Umberto I di Roma. Marco Bellafiore, da Facebook, ha qualcosa da dire ai "negazionisti" e ai superficiali. Il pericolo Covid-19 è serio, il Coronavirus non è stato sconfitto. Statelo a sentire: «L'ultima volta che ho avuto bisogno delle mutande di ricambio probabilmente avevo 3/4 anni e all'asilo ancora mi p*** addosso. Questa volta, dopo quasi 5 ore di turno bardato dentro che me so sudato pure l'acqua del battesimo, c'avevo le mutande talmente fraciche che da grigie so diventate nere. Veniteme a dì che è tutto ok, che non ce n'è coviddi, che stasera annamo a ballà. Intanto, a 30 gradi e con una tuta da centro dimagranti sobrino, ce stamo noi, non voi».


Il tempo di strizzare gli occhi sullo smartphone e poi prosegue la lettura del post del giovane infermiere: «Tanto che ve frega, mica mi capiterà di stare con un tubo in gola a c*** addosso mentre una macchina respira per me. Vai sereno zi, a te non capita. E se capita, ci sono gli s*** che per un indennità di quasi 100 euro (lorde) al mese, si fanno turni interi in stile palombaro grondando acqua tipo che ce poi fa rafting quando se levamo la tuta. Ma no, a te non capita, dai. Cazzotene delle regole. E intanto noi se respiramo la stessa aria calda dentro una mascherina per ore per i C**** vostri. Andate in vacanza va, che io ancora nn ce so andato. Sarà per questo che so un po' polemico». Chiaro no?

martedì 11 agosto 2020

EPIDEMIE PANDEMIE E DECESSI PER FAKE NEWS. REDAZIONE, Centinaia di morti e migliaia di ricoveri nel mondo per fake news sul Covid: dall’aglio per prevenirlo al metanolo per curarlo. Lo studio, IL FATTO, 11 agosto 2020

 Dal consiglio di mangiare aglio per prevenire il contagio da coronavirus, a quello di bere metanolo per curare la malattia. Fino alla teoria del “cibo contaminato”. Disinformazione, fake news e complottismi hanno fatto da padrone durante il picco dell’epidemia e sono state diffuse in almeno 25 lingue e in 87 paesi. Tanti i casi in cui affermazioni false o non verificate sono arrivate a colpire gli stessi cittadini causando almeno 800 decessi legati alla disinformazioni e quasi 6000 ricoveri e infortuni gravi. A rivelarlo uno studio internazionale coordinato da esperti presso la University of New South Wales in Australia e pubblicato sull’American Journal of Tropical Medicine and Hygiene.


SOCIETA' ITALIANA E CINESIZZAZIONE LOMBARDA. REDAZIONE, Hu è il cognome più diffuso di Milano, Rossi è solo secondo, REPUBBLICA.IT, 11 agosto 2020

 E' il cinese Hu il cognome più diffuso in assoluto a Milano, sia tra gli uomini sia tra le donne e dunque anche nella classifica totale. Secondo quanto comunica l'Anagrafe del capoluogo, a metà 2020 la novità più rilevante è che il cognome Hu supera Rossi nella graduatoria femminile, 2.210 contro 2.133, mentre tra i maschi il sorpasso era avvenuto da tempo e il conto è di 2.454 Hu contro 1.873 Rossi. Il totale è così di 4.664 Hu e 4.006 Rossi. Al terzo posto figura il cognome Colombo (1.543 maschi e 1.832 femmine, totale 3.375), al quarto Ferrari (1.506 maschi e 1.720 femmine, totale 3.226).

domenica 9 agosto 2020

LA CONDIZIONE PATOLOGICA DELL'INDIVIDUO CONTEMPORANEO. UN NUMERO STERMINATO DI ARTICOLI, SAGGI, ROMANZI E RECENSIONI RIPETONO DA TEMPO LO STESSO RITORNELLO. MA STA SERVENDO?

 "Ci sono troppe informazioni in circolazione; nella società dell'informazione bisogna essere assolutamente capaci di difendersi dal 99,99% delle informazioni che ci vengono offerte e di cui non abbiamo bisogno" (T.H. Eriksen, Tempo tiranno, Milano, 2003)


mercoledì 5 agosto 2020

NUOVI FILOSOFI TRAVESTITI DA VECCHI GIORNALISTI. QUANDO LA FILOSOFIA TRADISCE SE STESSA. A. BERARDINELLI, Caro Andrè, bastavano 20 apagine, IL SOLE 24 ORE, 22 settembre 2002

Guerre, catastrofi, grandi crimini e grandi eventi eccitano molto il filosofo militante. Chi cerca di sintetizzare il senso della Storia è sempre a caccia di atti estremi, imprese simboliche e idee fisse deliranti. In questo modo anche il pensiero si eccita. Prende parte al delirio costruendo castelli di concetti. Gli eventi, tuttavia, restano eventi, le stragi sono stragi e i libri, alla fine, non possono evitare di essere libri. L'autore che spera di lanciare il libro memorabile scrivendo sull'evento che riempie le pagine dei giornali somiglia a quegli automobilisti furbi che si accodano alle ambulanze in corsa per superare gli ingorghi del traffico. Di fronte all'attualità un filosofo può sperare DI SUPERARE IL GIORNALISMO SOLO SE EFFETTIVAMENTE LO SUPERA DICENDO QUALCOSA DI NUOVO. MA DA QUALCHE TEMPO I FILOSOFI SI SONO MESSI A LAVORARE PIU' IN FRETTA DEI GIORNALISTI CENTRANDO SUL FATTO CHE INVECE DI CONOSCERE MEGLIO I FATTI POSSONO SPIEGARLI SACCHEGGIANDO LA STORIA DELLA FILOSOFIA E DELLA LETTERATURA. CADONO COSI' IN UNA PENOSA CONTRADDIZIONE: MENTRE VOGLIONO CONVINCERE CHE L'EVENTO DI IERI APRE UNA NUOVA ERA, DIMOSTRANO CHE NON E' VERO DATO CHE LORO LO AVEVANO GIA' CAPITO E PREVISTO DA UN PEZZO. GIA' OMERO, GIA' DOSTOEVSKIJ NE AVEVANO PARLATO...MA ALLORA?
(...)

EPIDEMIE PANDEMIE IL RITORNO DEL NUOVO FILOSOFO E IL VIRUS CHE RENDE FOLLI. M. FAGOTTO F. 5 agosto 2020

   Ieri sera, in un programma tv su LA SETTE, è comparso l'ex-nuovo filosofo  H-B. Levy per presentare il suo ultimo libro dei 45 scritti dal 1973 (l'ennesimo instant book su questa materia: il virus ha fatto la fortuna editoriale di molti, a quanto pare, e proprio i nuovi filosofi sono stati maestri in questa pratica industriale come ricordava A. Berardinelli in una sua recensione del 2002) sull'emergenza virale in corso da ormai 5 mesi. La sequenza degli interventi è stata quella di una serie di luoghi comuni tesi a combattere altrettanti luoghi comuni considerati folli e pericolosi. 


lunedì 3 agosto 2020

EPIDEMIE PANDEMIE E INDAGINE SIEROLOGICA IN ITALIA. REDAZIONE, Coronavirus, anticorpi in oltre 1,4 milioni di italiani: 6 volte più dei casi registrati. REPUBBLICA.IT, 3 agosto 2020

Più di un milione e 400mila italiani hanno sviluppato gli anticorpi per il SarsCov2, il che significa che le persone entrate in contatto con il virus sono sei volte di più rispetto al totale dei casi registrati ufficialmente durante la pandemia. Dall'indagine sierologica effettuata su 64.660 individui sono risultate con IgG positivo un milione e 482mila persone, il 2,5% della popolazione residente in famiglia.

domenica 2 agosto 2020

"RICCHI FIGLI DI TEHERAN" SCOMPARSI DA INSTAGRAM (MA NON DALLA REALTA'). BEM BRIMELOW, Giovani carini e maleducati: ecco i “Rich Kids di Teheran”, contro cui è esplosa la protesta in Iran, BUSINESS INSIDER ITALIA, 20 gennaio 2018

C'è l'articolo di 2 anni fa (ma le foto circolavano da almeno 4 anni), ma le immagini dei ricchi figli di Teheran sono scomparse da Instagram.
Le immagini avevano suscitato sdegno e risentimento (incredibile, ma vero) presso l'opinione pubblica iraniana che pensava vivesse in una repubblica islamica.
Vai all'articolo senza immagini:

EPIDEMIE PANDEMIE E PROPOSTE PER LA TELEVISIONE. P. AVATI, Lettera di Pupi Avati alla RAI “Il Virus si porti via anche la TV trash”, MILANO POST, 28 marzo 2020

Riflessione e proposta

E piango e rido davanti alla televisione come piangono e ridono i vecchi ,che è poi come piangono e ridono i bambini, cercando di fare in modo che mia moglie non se ne accorga. Fra i tanti che se ne sono andati un mio amico, Bruno Longhi, grande clarinettista milanese, che il coronavirus ha portato via senza tener conto della sua bravura, di come suonava Memories of you, meglio di Benny Goodman . E’ il primo periodo della mia vita in cui anziché abbracciare vorrei essere abbracciato. Mi manca persino quella specie di bacio notturno con il quale auguro la buonanotte a mia moglie e che lei giustamente mi ha vietato. Dormo di più la mattina, nel silenzio profondo ,cimiteriale di una città morta , appartengo anagraficamente alla categoria di quelli più svelti a morire .

SOCIETA' ITALIANA ITALIANO MEDIO E TELEVISIONE TRASH. T. TERRACCIANO, La genesi dell’italiano medio (c’entrano la televisione spazzatura e le elezioni), ECONOPOLY, 22 aprile 2019

L’autore di questo post è Tammaro Terracciano, Ph.D. candidate presso lo Swiss Finance Institute di Ginevra. La sua maggiore area di interesse è la macroeconomia internazionale – 


EPIDEMIE PANDEMIE E STATO DELLE COSE OGGI. REDAZIONE, "Tutti al mare e in discoteca come se il Covid non esistesse: ma siamo impazziti?": lo sfogo su Facebook dell'infettivologa Chironna, REPUBBLICA.IT, 2 agosto 2020

"Buona estate, ma ringraziate chi continuerà a lavorare per limitare i danni di irragionevoli comportamenti": lo sfogo su Facebook è della professoressa Maria Chironna, responsabile del Laboratorio di Epidemiologia molecolare dell'unità operativa di Igiene del Policlinico di Bari, il principale centro pugliese dove vengono processati i tamponi per l'individuazione del coronavirus.

giovedì 30 luglio 2020

SOCIOLOGIA E FEMMINICIDIO. S. MOROSI, Morta Diana Russell, la sociologa che coniò il termine «femminicidio»: aveva 81 annni, CORRIERE.IT, 30 LUGLIO 2020

La scrittrice e sociologa sudafricana (naturalizzata statunitense) Diana E. H. Russell, è morta a Oakland, in California, per un'insufficienza respiratoria, all'età di 81 anni. L'annuncio della scomparsa, avvenuta martedì 28 luglio, è stato pubblicato dal San Francisco Chronicle. Fu lei a coniare il termine «femminicidio» (qui l'articlo di Barbara Spinelli), utilizzandolo per prima volta nel 1976 in occasione della campagna per la costruzione di un tribunale internazionale sui crimini contro le donne.



Gli studi ad Harvard

Due anni prima, nel 1974, in base alle ricerche svolte nel decennio precedente all'Università di Harvard, aveva pubblicato il libro La politica dello stupro, nel quale indagava casi di «padri, mariti e altri stupratori e la mistica della virilità». Nel 1992 , insieme a Jill Radford, utilizzò il termine per indicare «ogni uccisione di una donna commessa da un uomo per il fatto di essere una donna, evidenziandone la natura di fatto sociale». Secondo Russell, infatti, «il concetto di femminicidio si estende al di là della definizione giuridica di assassinio e include quelle situazioni in cui la morte della donna rappresenta l'esito/la conseguenza di atteggiamenti o pratiche sociali misogine».


L'impegno politico

Nata il 6 novembre 1938 a Città del Capo, in Sudafrica, in una famiglia di sei figli, dopo la laurea all'Università di Città del Capo Russell si specializzò dal 1957 in sociologia alla London School of Economics di Londra. Dal 1961 è stata ricercatrice alla Harvard university dove prima studiò la nozione di «rivoluzione», in particolare ispirata dalla sua partecipazione alla lotta contro l'apartheid in Sudafrica, e poi si dedicò alle indagini sociologiche sui crimini sessuali commessi contro le donne. Dal 1970 ha insegnato sociologia delle donne al Mills College di Oakland. Russell nel 1993 ha fondato Women United Against Incest, un'associazione che sostiene le vittime dell'incesto. Ha anche ideato il primo programma televisivo in Sudafrica dove le donne vittime di abusi raccontano le loro esperienze.