Lezioni di codocenza. Scaricare da qui i testi individuati e ripartiti per gruppi. Sono disponibili tutti i testi tranne quello di Voltaire che verrà inserito nei prossimi giorni.
"L'uomo si separa dal vicino in quanto nutre sentimenti di odio e di repulsione. Così ignora una cosa: nello stesso istante ha già tagliato via se stesso dalla Città universale del genere umano"
domenica 22 dicembre 2013
MEDICINA E SUPERSTIZIONI. P. L. BATTISTA, Gli astuti venditori di speranze fasulle, IL CORRIERE DELLA SERA, 22 dicembre 2013
Non è credulità. È disperazione. I malati non credono ai guru del metodo Stamina perché abbindolati dal verbo di astuti venditori si speranze fasulle. Senza la disperazione non crederebbero alle pozioni magiche smerciate come prodigiosi rimedi per malattie dolorose e feroci. Senza la disperazione non crederebbero alla favola orribile di un pugnodi persecutori potentie cinici che vogliono ostacolare i guaritori di Stamina. Senza i fallimenti della medicina, la setta di Stamina verrebbe confinata alla stregua di un fenomeno eccentrico capace di mobilitare solo frange minoritarie e lunatiche. Ma la disperazione alimenta il Medioevo che si è installato nei sotterranei psicologici della metropoli. Nel cuore della modernità prosperano sentimenti arcaici. Colmi di rancore, di rabbia, di furore: è il mondo parallelo della disperazione moderna.
martedì 17 dicembre 2013
SOCIETA' MATERIALISTE. I. MARIA SALA, I più materialisti del mondo? I cinesi, LA STAMPA, 17 dicembre 2013
Che la Cina sia il Paese più materialista al mondo? Forse alcuni cominciano a sospettarlo, ma secondo un sondaggio in 20 nazioni diverse portato avanti dall’americana IPSOS la Cina si è aggiudicata il primo posto in classifica nel rispondere affermativamente alla domanda: “Valutate il vostro successo personale a seconda delle cose che possedete?”. Il 71% dei cinesi interpellati ha risposto “sì”. La media mondiale di persone che misurano il loro valore attraverso quello che posseggono, invece, secondo i dati IPSOS, è del 34%: la Francia, dunque, si è piazzata proprio in questa media.
mercoledì 11 dicembre 2013
SOCIOLOGIA DELLA VITA URBANA. G. SIMMEL. La metropoli e la vita dello spirito, 1903
1. Vita
metropolitana e velocità
La vita
metropolitana produce un primo ed immediato effetto sul comportamento delle
persone: “l’intensificazione della vita nervosa”, un maggior consumo di stati
di coscienza, ovvero la necessità di rispondere
ad un “rapido ed incessante avvicendarsi di impressioni esteriori ed
interiori” (36). La velocità degli stimoli, delle impressioni, dei ritmi
sembra essere la prima caratteristica messa in luce da Simmel in queste pagine
iniziali. Un ritmo forsennato che Simmel ritrova nelle situazioni più diverse
della vita metropolitana: l’attraversamento di una strada, la vita economica,
quella professionale. Una velocità che non era presente nella vita condotta
nelle città di campagna e di provincia
SOCIETA' ITALIANA SECONDO ALDO BONOMI. ALLEGRI, CICCARELLI, La fine interminabile del capitalismo, MICROMEGA, 18 settembre 2013
In "Capitalismo in-finito", Aldo Bonomi racconta l’ascesa e la caduta della borghesia diffusa del capitalismo molecolare e dei distretti industriali. Dagli anni Ottanta, le sue quattromila imprese sono cresciute grazie al decentramento produttivo e alla riduzione della società italiana al “ceto medio”. Questa è stata la storia (anche) del Nord-Est, e del suo "capitalismo molecolare". Nel tempo questo modello è diventato l’oggetto di uno dei "miti" della produttività all’italiana.
Oggi la crisi ha lasciato sul terreno una moltitudine di disoccupati e partite Iva che formano una sterminata massa di contoterzisti impoveriti. Diversi per status e per culture professionali dai precari maggioritari, ma come loro ridotti a un neo-proletariato definito anche da Bonomi “Quinto Stato”.
Oggi la crisi ha lasciato sul terreno una moltitudine di disoccupati e partite Iva che formano una sterminata massa di contoterzisti impoveriti. Diversi per status e per culture professionali dai precari maggioritari, ma come loro ridotti a un neo-proletariato definito anche da Bonomi “Quinto Stato”.
sabato 7 dicembre 2013
SENTIMENTI. ROSITA RJTANO, "La ragazza invisibile" arriva da una startup Usa. Basta pagare, LA REPUBBLICA, 6 dicembre 2013
ANNA HA lasciato un messaggio in segreteria: "Ciao, amore, come stai? Non dimenticare di portare la giacca in lavanderia". La sua voce è rassicurante e calda. Anna è la ragazza ideale. Non crea problemi, anzi: li risolve. Che fortuna. Ha solo un difetto: Anna non esiste. O, meglio, non nella realtà. Dopo l'amicizia, il sesso, e persino la vita virtuale, incoraggiata senza successo da Second Life, sbarca sul web la tenerezza a pagamento. Meglio ancora: la voglia di far sapere al mondo - soprattutto amici e parenti - di avere qualcuno che si prende cura di noi. Una partner molto realistica, al punto che quasi ci si crede. Si chiama "Invisible girlfriend", la ragazza invisibile, l'ultima frontiera dell'amore 2.0. Quello con l'A maiuscola fatta di byte.
giovedì 5 dicembre 2013
EVOLUZIONE BIOLOGIA E IBRIDAZIONE UOMO ANIMALE. REDAZIONE, "L'uomo è un incrocio tra scimpanzé e maiale": l'ipotesi shock dello scienziato McCarthy, LA REPUBBLICA, 5 dicembre 2013
Secondo l'esperto di ibridazione avremmo molti tratti in comune coi primati, ma anche molti diversi. E parecchie similitudini coi suini nella pelle e negli organi
http://www.macroevolution.net/human-origins.html#.UqDLbFZd454
http://www.macroevolution.net/human-origins.html#.UqDLbFZd454
domenica 1 dicembre 2013
SOCIOLOGIA URBANA. GENTRIFICAZIONE. What is driving urban gentrification? THE ECONOMIST, 16 settembre 2013
GENTRIFICATION, it turns out, has even spread to the former Communist eastern bloc. Around the railway station in Tallinn, the capital of Estonia, is a collection of wooden-slat houses built in the early 20th century. Twenty years ago, when Estonia’s murder rate was almost as high as Mexico’s is today, they were abandoned to squatters and petty criminals. But today aspirational Estonians are buying up the old houses, and bars and cafes are flourishing in the area. So if gentrification is happening in Estonia, as well as New York and London (see map), what is behind it?
SOCIOLOGIA URBANA. UNO STUDIO ITALIANO SULLA GENTRIFICAZIONE. A CURA DI L. DIAPPI, Rigenerazione urbana e ricambio sociale. Gentrification in atto nei quartieri storici italiani, F. ANGELI, 2009
Gli esiti di una ricerca PRIN volta a cogliere le specificità della gentrification in quattro quartieri storici: il Quadrilatero Romano a Torino, l’Isola a Milano, il quartiere di Piazza delle Erbe a Genova e Santa Croce a Firenze. Obiettivo del lavoro è capire la natura del processo, il profilo dei nuovi abitanti, i motivi della scelta dell’alloggio e del quartiere, le condizioni di impianto urbano che possono condizionare l’avvio di processi spontanei di riqualificazione urbana.
Presentazione del volume
SOCIOLOGIA URBANA. GENTRIFICAZIONE. DAVID MADDEN, Gentrification doesn't trickle down to help everyone, THE GUARDIAN, 10 ottobre 2013
It's no secret that today's big cities are massively unequal, and gentrification is now the predominant form of neighborhood development. In countless urban districts across the world, affordable housing is on the decline and displacement is on the rise. This is especially true in New York and London, where observers are straining to find sufficient prefixes (mega, hyper and super have all been aptly applied) to describe the pace at which gentrification is changing the city.
SOCIOLOGIA PSICOLOGIA URBANA. GENTRIFICAZIONE. GUIDI E MELIS, La gentrification: da fenomeno urbano a domanda di cambiamento, PPG ASSOCIAZIONE ITALIANA PSICOLOGIA E PSICOTERAPIA DI GRUPPO
LA GENTRIFICATION: DA FENOMENO URBANO A DOMANDA DI CAMBIAMENTO - di Marco Guidi* e Federica Melis** http://www.associazioneppg.it/co/templates/rivista.asp?articleid=300&zoneid=33 |
SOCIOLOGIA URBANA. METROPOLI E GENTRIFICAZIONE. GLOSSARIO TESI ON LINE SOCIOLOGIA
Gentrificazione (gentrification) è quel processo per cui i decadenti quartieri operai del centro cittadino vengono recuperati attraverso un influsso di capitale privato. Alla ristrutturazione degli immobili ed alla pacificazione dell'area segue l'insediamento di un nuovo tipo di inquilini middle class – la nuova gentry appunto. Gli originari abitanti vengono "rimossi" (sia in senso lato che letterale) e destinati a zone più periferiche.
SOCIOLOGIA URBANA. METROPOLI E MUTAMENTI SOCIALI. GENTRIFICAZIONE. SAN FRANCISCO. E. MORETTI, Battaglia sbagliata Ogni posto nell’hi-tech ne crea altri cinque, LA STAMPA, 30 novembre 2013
New York e San Francisco sono tra le città più dinamiche in America. Hanno economie in forte espansione, un numero sempre maggiore di buoni posti di lavoro e i salari medi più alti al mondo. La qualità della vita è ottima, la criminalità bassissima, i servizi pubblici efficienti. Uno si aspetterebbe che i cittadini siano soddisfatti.
SPAZI URBANI. METROPOLI E MUTAMENTI SOCIALI. GENTRIFICAZIONE. SAN FRANCISCO. M. APRILE ZANETTI, “Sfrattati da Google” San Francisco si ribella ai colossi del Web, LA STAMPA, 30 novembre 2013
Questi sono peggio di quelli di Wall Street», racconta Peter Cohen, co-direttore del Consiglio per l’edilizia popolare di San Francisco. «Se qualcuno sperava che internet ci avrebbe salvato, non succederà. Silicon Valley non fa più sognare». Cohen esprime il disincanto di una parte crescente di San Francisco nei confronti della nuova generazione di «geeks», i cervelli che animano la rivoluzione tecnologica di Apple, Google, Twitter e Facebook. Sempre più numerosi, gli ingegneri di Silicon Valley decidono di vivere nella città che fu dei figli dei fiori. I prezzi delle case in uno spazio di 10 km per 10 km esplodono e superano quelli di New York, il costo della vita costringe la classe media a lasciare la città. E l’ostilità si fa palpabile
venerdì 29 novembre 2013
FEMMINISMI E LIBERAZIONE DELLA DONNA. La ribellione delle donne mormoni: posano nude, DBEAUTY LA REPUBBLICA, 29 novembre 2013
Pensavo sarebbe stato difficile convincere le donne mormoni a posare nude e invece hanno accettato in tante per dare una scrollata a una chiesa che sta diventando troppo rigida" spiega la fotografa Katrina Barker Anderson, anche lei mormone. La forza di questi scatti e il coraggio delle donne forse riuscirà a cambiare qualcosa nella nostra società" spiega Katrina. "A spingermi sono state alcune testimonianze raccolte recentemente: una bambina è stata criticata aspramente per aver indossato una gonna senza collant, poi una studentessa non è stata ammessa a un esame perché indossava jeans aderenti, infine un giornale della Chiesa ha photoshoppato i dipinti di Carl Heinrich Bloch, pittore danese del 1800, rimuovendo le ali ai suoi angeli e coprendo le loro nudità. Insomma stiamo esagerando e così ho deciso di agire con il supporto di mio marito". Ma Katrina ammette che il suo progetto Mormon Women Bare è anche una crociata contro gli stereotipi della bellezza femminile: "Siamo bombardati da immagini di donne magre e corpi perfetti al punto che ci sentiamo in colpa quando non rientriamo in quei canoni estetici. Vedere delle donne normali (la religione mormone impone di non "trasformare" il proprio corpo) con i loro segni e difetti può aiutare molte donne a sentirsi meglio nel proprio corpo.
mercoledì 27 novembre 2013
GLOBALIZZAZIONE E MULTICULTURE. IL CONFORMISMO CONSUMISTICO DI INSTAGRAM. MARTA SERAFINI, Il giro del mondo via Instagram? Dimostra che facciamo tutti le stesse foto, IL CORRIERE DELLA SERA, 27 novembre 2013
Tramonti e foto dal finestrino dell’aereo. Ormai fotografiamo tutti le stesse cose. Complice Instagram, succede spesso che gli scatti degli utenti si assomiglino così tanto da sembrare tutti uguali.
CINEMA E RAPPRESENTAZIONE SOCIALE. LA CITTA' E I CAMBIAMENTI ECONOMICI E SOCIALI. ROCCO E I SUOI FRATELLI, di L. Visconti (1960)
VISCONTI PARLA DEL FILM
http://kikukula3.blogspot.it/2012/02/cinema-luchino-visconti-parla-del-suo.html
ROCCO E I SUOI FRATELLI ci mostra Milano all'alba del primo boom economico italiano:
http://kikukula3.blogspot.it/2011/12/cinema-da-new-york-wall-street-il.html
lunedì 25 novembre 2013
CINEMA E RAPPRESENTAZIONI SOCIALI. GIONA NAZZARO, Gli ultimi giorni della settima arte, IL MANIFESTO, 20 novembre 2013
L'autore non piange la fine del «vecchio cinema», ma lamenta laicamente l'assenza dei «luoghi di culto»
CINEMA E RAPPRESENTAZIONI SOCIALI. GIOVANNA TRINCHELLA, ‘Sole a catinelle’, ecco perché non andrò a vedere il film di Checco Zalone, IL FATTO, 19 novembre 2013
Sole a catinelle? No, grazie. Una premessa è però d’obbligo: Checco Zalone è simpatico e gli auguro ogni bene. Ma il solo pensiero che il suo film sia la pellicola italiana più vista nella storia recente del cinema fa tristezza. Non è che le due opere che lo precedono in questa classifica, Avatar e Titanic entrambi di James Cameron, migliorino l’umore ma questo successo ci dimostra l’Italia com’è e come non dovrebbe essere.
Non si tratta del presunto declino morale del paese come alcuni critici-catoni continuano a ripetere, ma della certezza che gli italiani sono allo stremo e – dopo aver digerito per anni cinepanettoni – hanno ancora bisogno di stordirsi con una serie di sketch e barzellette.
Non si tratta del presunto declino morale del paese come alcuni critici-catoni continuano a ripetere, ma della certezza che gli italiani sono allo stremo e – dopo aver digerito per anni cinepanettoni – hanno ancora bisogno di stordirsi con una serie di sketch e barzellette.
domenica 24 novembre 2013
FILIPPINE. URBANISTICA E STRATIFICAZIONE SOCIALE. DA UN SERVIZIO DEL TG2 - 24 novembre 2013
VAI ALLA PAGINA:
http://kikukula.blogspot.it/2013/11/filippine-urbanistica-e-stratificazione.html
L'ingresso controllato dal servizio d'ordine di un quartiere per ricchi
http://kikukula.blogspot.it/2013/11/filippine-urbanistica-e-stratificazione.html
L'ingresso controllato dal servizio d'ordine di un quartiere per ricchi
Un quartiere della zona povera
venerdì 22 novembre 2013
LETTERATURA E SOCIOLOGIA. LA CITTA' E LA STRATIFICAZIONE SOCIALE URBANA NEI RACCONTI DI G. VERGA.
Ecco tre racconti utili per esaminare in che modo la letteratura abbia rappresentato l'ambiente e la società urbana italiana di fine Ottocento. L'autore è Giovanni Verga. Il primo si intitola L'ULTIMA GIORNATA e appartiene alla raccolta PER LE VIE (1883)
SOCIETA' URBANA E INDUSTRIALIZZAZIONE. PROGRAMMA SVOLTO E INDICAZIONI DEI TESTI - 22 novembre 2013
RIVOLUZIONE
INDUSTRIALE E SOCIETA’ URBANA – VOL. 2
Un oggetto
interdisciplinare, 4
L. Wirth,
L’urbanesimo come modo di vita, 6
La città
come luogo di scambio economico, 6-8
La città
come sede di potere, 8
La città
nella storia, 9-15
Nascita
della città industriale, 15
Effetti
dell’industrializzazione sulla città, 16-18
Utopie
sociali e città ideali dell’Ottocento, 18
Nascita
delle metropoli, 19-21
Megalopoli,
aree metropolitane, città globali, 22-24
La
popolazione urbana, 24-25
TESTI:
L. Mumford, La trasformazione del
suburbio, 27-29
S. Sassen,
Sharp-elbowed cities, 2008
A. Scott, Città e regioni nel nuovo
capitalismo, 2008
G. Verga,
Alcuni racconti: AL VEGLIONE; IN PIAZZA DELLA SCALA; L'ULTIMA GIORNATA; I DINTORNI DI MILANO; PASSATO! 1883
F. Engels,
La situazione della classe operaia in Inghilterra: Londra e Manchester, 1845
F. Tonnies,
La città, da Comunità e società, 1887
lunedì 18 novembre 2013
ADOLESCENZA OGGI. MAURO MAGATTI, Il Segno del Fallimento di Due Generazioni, IL CORRIERE DELLA SERA, 12 novembre 2013
Adulti meno responsabili e ragazzi che si arrendono
domenica 17 novembre 2013
GLOBALIZZAZIONE, MULTICULTURA E CITTADINANZA. A. CARIOTI, La pesantezza delle nazioni. La cittadinanza europea antidoto al populismo,IL CORRIERE DELLA SERA, 13 novembre 2013
Martinelli: la cittadinanza europea antidoto al populismo
CHIESA CATTOLICA E OMOSESSUALITA'. S. MAGISTER, Quella tremenda lettera di Bergoglio contro i matrimoni gay, L'ESPRESSO, 16 novembre 2013
“Ma chi sono io per giudicare?”. Da lui applicato all’omosessuale “che cerca il Signore e ha buona volontà”, è l’interrogativo che più ha fatto colpo finora, tra le mille parole dette da papa Jorge Mario Bergoglio. Interrogativo quasi universalmente interpretato come una sua rinuncia a esprimere un qualsivoglia giudizio sia sulle persone omosessuali che sui loro atti e le loro rivendicazioni.
Ma c’è una lettera del 2010 dell’allora arcivescovo di Buenos Aires che aiuta a decifrare il senso autentico di quel “Ma chi sono io per giudicare?”.
È la lettera che Bergoglio scrisse al presidente della commissione per i laici della conferenza episcopale argentina, Justo Carbajales, alla vigilia della discussione nel parlamento della legge che avrebbe autorizzato il matrimonio tra persone dello stesso e la loro facoltà di adottare dei bambini.
Nel servizio di www.chiesa che ha ricostruito l’iter vittorioso di quella legge si forniva il link al testo originale in spagnolo della lettera. Ma nessuno l’aveva tradotta in italiano e offerta al grande pubblico, prima che ieri lo facesse, con opera meritoria, il professor Massimo Introvigne sul blog “La Nuova Bussola“.
Nella lettera, Bergoglio effettivamente scrive che “non vogliamo giudicare quanti pensano e sentono in modo diverso”. E chiede ai cristiani “rispetto” e “mansuetudine” nei confronti degli omosessuali.
Ma quando dalle persone passa agli atti, e dagli omosessuali alla rivendicazione di un matrimonio tra persone dello stesso sesso, l’allora arcivescovo di Buenos Aires eccome se giudica e condanna! La sua lettera diventa un implacabile atto d’accusa contro ciò che definisce un “reale e grave regresso antropologico”
Ecco qui di seguito la traduzione integrale della lettera.
Ma c’è una lettera del 2010 dell’allora arcivescovo di Buenos Aires che aiuta a decifrare il senso autentico di quel “Ma chi sono io per giudicare?”.
È la lettera che Bergoglio scrisse al presidente della commissione per i laici della conferenza episcopale argentina, Justo Carbajales, alla vigilia della discussione nel parlamento della legge che avrebbe autorizzato il matrimonio tra persone dello stesso e la loro facoltà di adottare dei bambini.
Nel servizio di www.chiesa che ha ricostruito l’iter vittorioso di quella legge si forniva il link al testo originale in spagnolo della lettera. Ma nessuno l’aveva tradotta in italiano e offerta al grande pubblico, prima che ieri lo facesse, con opera meritoria, il professor Massimo Introvigne sul blog “La Nuova Bussola“.
Nella lettera, Bergoglio effettivamente scrive che “non vogliamo giudicare quanti pensano e sentono in modo diverso”. E chiede ai cristiani “rispetto” e “mansuetudine” nei confronti degli omosessuali.
Ma quando dalle persone passa agli atti, e dagli omosessuali alla rivendicazione di un matrimonio tra persone dello stesso sesso, l’allora arcivescovo di Buenos Aires eccome se giudica e condanna! La sua lettera diventa un implacabile atto d’accusa contro ciò che definisce un “reale e grave regresso antropologico”
Ecco qui di seguito la traduzione integrale della lettera.
LA SCOPERTA DEL VICINATO. F. TADDIA, V come Vicino, LA STAMPA, 17 novembre 2013
Stavo camminando sotto i portici come ogni giorno e mi sono reso conto che dopo 3 anni che vivevo lì non conoscevo ancora nessuno, allora ho guardato in faccia mio figlio di 20 mesi e mi sono chiesto se ci fossero altri bambini con cui farlo giocare: in quell’istante ho capito che era ora di bussare, virtualmente, alle porte dei vicini». Dal Social network alla Social street: ecco l’intuizione di Federico Bastiani, 36 anni, esperto di marketing e comunicazione, che un paio di mesi fa a Bologna ha aperto il gruppo «Residenti in Via Fondazza» con lo scopo di «socializzare, creare eventi, avere un punto di riferimento dove condividere idee, necessità, progetti e iniziative».
ADOLESCENZA OGGI E MODELLI DA IMITARE. GRAZIA LONGO, “Noi vogliamo tanti soldi Per averli o spacci o ti vendi”, LA STAMPA, 16 NOVEMBRE 2013
Baby escort, ecco il racconto choc della più piccola: “Mi servono
per comprare le cose griffate
per comprare le cose griffate
MASCHILISMO E FEMMINISMI. CINEMA E IMMAGINARIO. R. ROSSANDA, Rossanda, «I registi? Misogini: dive come la Dietrich sono fantasie maschili», IL CORRIERE DELLA SERA, 17 novembre 2013
Il testo che pubblichiamo è un estratto dall’introduzione scritta da Rossana Rossanda per il suo libro Il film del secolo (Bompiani, pagine 374, e 19). Il volume, in uscita mercoledì 20 novembre, esplora il rapporto tra cinema, politica, società e immaginario collettivo, attraverso una lunga conversazione tra la stessa Rossanda e i due critici cinematografici Mariuccia Ciotta e Roberto Silvestri, ai quali la unisce un lunga dimestichezza intellettuale, pur tra rilevanti dissensi, al quotidiano «il manifesto». Ne scaturisce un «racconto per immagini» del Novecento, che parte dall’avanguardia russa per soffermarsi (tra gli altri) su Buster Keaton, Orson Welles, la Nouvelle Vague, Michelangelo Antonioni e Pier Paolo Pasolini (nella foto). In settimana, sempre di Rossana Rossanda, esce (per Einaudi Stile libero big) anche Quando si pensava in grande. Tracce di un secolo che raccoglie le interviste della scrittrice e giornalista a venti testimoni del Novecento.
ADOLESCENZA OGGI. G. P. CHARMET, I ragazzi e la vergogna Il dolore (muto) che non capiamo, IL CORRIERE DELLA SERA, 17 novembre 2013
Forse non è aumentato il numero degli adolescenti in difficoltà, ma sicuramente è cambiato il motivo per il quale stentano a realizzare il percorso di crescita. Fino a qualche decennio fa gli adolescenti entravano in crisi perché non riuscivano a trovare una soluzione agli schiaccianti sentimenti di colpa che li assalivano, attivati dall’incremento del desiderio sessuale e dalla difficoltà a gestire il nuovo bisogno di autonomia. Ora i ragazzi godono della libertà sessuale garantita dal nuovo modello educativo che tende a considerare la natura e il corpo innocenti e portatori di legittime esigenze. Ciò ha rarefatto i sentimenti di colpa che gli adolescenti devono elaborare nella gestione dell’eccitamento e del desiderio. Non si è però ridotta la gravità del conflitto col proprio corpo investito da una nuova fonte di sofferenza.
PSICHIATRIA E MALATTIA MENTALE. UN DOCUMENTARIO SULL'OSPEDALE PSICHIATRICO DI PERUGIA
VAI AL SITO: http://www.dentrolepropriemura.com/
“Dentro le Proprie Mura”, prodotto nel 2009, è l’unico documento storico audiovisivo che ripercorre le vicende dell’ex Ospedale Psichiatrico di Perugia, dalla nascita fino alla definitiva chiusura. Il film si sviluppa attraverso le testimonianze dirette dei protagonisti dell’epoca e delle rare ed inedite immagini di repertorio che dimostrano come una realtà sociale e politica si mossero in maniera specifica ed univoca, nel superamento dell’istituzione manicomiale, anticipando di un quindicennio la legge 180, rispetto anche alle altre realtà nazionali.
“Dentro le Proprie Mura”, prodotto nel 2009, è l’unico documento storico audiovisivo che ripercorre le vicende dell’ex Ospedale Psichiatrico di Perugia, dalla nascita fino alla definitiva chiusura. Il film si sviluppa attraverso le testimonianze dirette dei protagonisti dell’epoca e delle rare ed inedite immagini di repertorio che dimostrano come una realtà sociale e politica si mossero in maniera specifica ed univoca, nel superamento dell’istituzione manicomiale, anticipando di un quindicennio la legge 180, rispetto anche alle altre realtà nazionali.
giovedì 14 novembre 2013
ACCESSO ALLA CITTADINANZA E RICCHEZZA. UN FILM DA VEDERE. ISIDE GJERGIJ, Cittadinanza comprata: quando la realtà supera la finzione, IL FATTO, 14 novembre 2013
Nel film In Time, il regista Andrew Niccol descrive una società futura, ma allo stesso tempo molto simile a quella in cui già viviamo, ovvero una società in cui il tempo è denaro. Nulla di nuovo, si potrebbe dire. Tuttavia, il film ha un grande merito: quello di mostrare il legame tra tempo/vita e denaro come un rapporto immediato, senza passaggi intermedi, senza possibilità di falsificazioni o manipolazioni. Nel film questo legame è infatti di tipo biologico; ogni individuo nasce con un tempo massimo di vita, già inscritto sul braccio (25 anni), e inizia a decorrere dal momento della nascita. Per poter prolungare l’esistenza oltre il tempo massimo consentito occorre lavorare; la paga consiste direttamente in tempo di vita. Non si guadagna, insomma, del denaro ma del tempo. Questa condizione però vale soltanto per i poveri, perché i ricchi sono sostanzialmente eterni, possedendo essi, dentro le loro banche, un tempo (denaro) praticamente infinito.
Trailer del film
SOCIOLOGIA URBANA. F. ENGELS, La situazione della classe operaia in Inghilterra, Rinascita, 1955 (Die Lage der arbeitenden Klasse in England nach eigner Anschauung und authentischen Quellen, 1845)
Manchester e Londra, da La
situazione della classe operaia in Inghilterra, Rinascita, 1955 (Die Lage
der arbeitenden Klasse in England nach eigner Anschauung und authentischen
Quellen, 1845)
mercoledì 13 novembre 2013
martedì 12 novembre 2013
AFFETTIVITA'. COPPIA. CONDIZIONE DELLA DONNA. ANIMALISMI. REDAZIONE, Donne che amano i loro animali più del marito, IL CORRIERE DELLA SERA, 12 novembre 2013
Una su tre prova lo stesso affetto per il consorte e per il cane o il gatto di casa. Una su dieci ama di più Fido del compagno di una vita
NEUROSCIENZE. CERVELLO ED EGOCENTRISMO. UNA RICERCA TEDESCA. REDAZIONE, Così il cervello frena il nostro egocentrismo, IL CORRIERE DELLA SERA, 8 novembre 2013
Un’area cerebrale entra in azione per valutare gli stati emotivi degli altri evitando distorsioni autoreferenziali
MAPPA DELLA DEPRESSIONE MONDIALE. REDAZIONE, Ecco la mappa della depressione: Medio Oriente e Nord Africa (a sorpresa) i luoghi più depressi, IL CORRIERE DELLA SERA, 12 novembre 2013
Le cause sono i conflitti, le guerre e le tensioni sociali, la disoccupazione e la forte disparità nella distribuzione dei salari
lunedì 11 novembre 2013
FEMMINISMI. CONDIZIONE DELLA DONNA. COREA. BELLEZZA E ASCESA SOCIALE. L. BARBERY-COULON, La beauté fait son marché en Corée, LE MONDE, 11 novembre 2013
Les Coréennes s'imposent des critères de beauté uniformisés, empruntés aux actrices et aux chanteuses de K-pop. Cheveux légèrement décolorés pour mettre en avant le teint pâle, front bombé... Pour parfaire leur visage, beaucoup recourent aux injections sous les yeux, qui créent un léger bourrelet censé les rajeunir... | Camille de Laurens pour M le magazine du Monde
PAESI DOVE EMIGRARE. GLOBALIZZAZIONE E MULTICULTURE. F. SIRONI, Espatriati? Non in Italia, L'ESPRESSO, 11 novembre 2013
Vuoi andare a lavorare all'Estero? Lascia perdere Duomo e Colosseo. Dimentica il mito della Bella Italia e parti per Cina, Singapore, Australia, Germania. Il consiglio arriva dalla banca anglocinese HSBC, che ha appena chiuso una ricerca globale sulle prospettive di lavoro e di vita degli espatriati, con oltre settemila interviste effettuate nel 2013 e incrociate coi dati economici dei diversi Stati.
domenica 10 novembre 2013
ANTROPOLOGIA POLITICA. HAROLD BARCLAY. A. G. BIUSO, Una società senza servitù volontaria, IL MANIFESTO, 8 novembre 2013
Pubblicato il libro dell'antropologo francese, ritenuto un classico del pensiero politico libertario
Gli anarchici sono gente seria. Una dimostrazione sta nell'attenzione che il pensiero libertario dedica ormai da decenni alle questioni antropologiche. È chiaro, infatti, che la plausibilità dell'anarchismo dipende in gran parte dal suo corrispondere o meno alle possibilità della natura umana. Gli studi di Pierre Clastres hanno contribuito in modo determinante al risultato dal quale Barclay prende le mosse, vale a dire «che i dati forniti dall'antropologia confermano la teoria anarchica sul governo» (Lo Stato. Breve storia del Leviatano, elèuthera, pp. 143).GLOBALIZZAZIONE E MULTICULTURE. IDENTITA' RELIGIOSA E IDENTITA' POLITICA. MONI OVADIA, Perchè lascio la 'mia' comunità ebraica, IL MANIFESTO, 8 novembre 2013
Lunedì scorso tramite un'intervista chiestami dal Fatto Quotidiano, ho dato notizia della mia decisione definitiva di uscire dalla comunità ebraica di Milano, di cui facevo parte, oramai solo virtualmente, ed esclusivamente per il rispetto dovuto alla memoria dei miei genitori. A seguito di questa intervista il manifesto mi ha invitato a riflettere e ad approfondire le ragioni e il senso del mio gesto, invito che ho accolto con estremo piacere. Premetto che io tengo molto alla mia identità di ebreo pur essendo agnostico.
NUOVE DISCRIMINAZIONI. AGEISMO. A. RIVERA, Guai ai vecchi,IL MANIFESTO, 7 novembre 2013
Il traghetto carico di turisti è giunto nel porto e sta ormeggiando. I passeggeri si affollano lungo la stretta scalinata che conduce ai vari livelli del garage. La discesa non è facile data la quantità di adulti, bambini, carrozzine, borse...Nella calca si fa strada in senso opposto un giovane corpulento. Ha imboccato un piano che non è quello dove ha parcheggiato l'auto e ora risale veloce sgomitando.
GLOBALIZZAZIONE E MULTICULTURE. IMMIGRAZIONE E DIRITTO D'ASILO. L. MANCONI, Una proposta per il Mediterraneo, IL MANIFESTO, 9 novembre 2013
È passato ormai un mese dalla tragedia di Lampedusa e stentano a intravedersi risposte politiche e istituzionali significative a quanto è accaduto. Ancora una volta rischia di venire rimosso quel dato essenziale e crudele: nel corso dell'ultimo quarto di secolo, ogni giorno in quel mare che abbiamo chiamato «nostro» sono morti mediamente 6-7 fuggiaschi che cercavano di raggiungere il continente europeo. Partiamo da qui.
Se si vuol mettere fine alle condizioni istituzionali che hanno reso possibile la trasformazione del Mediterraneo in un cimitero liquido, certo sarà necessaria una revisione organica della legislazione nazionale e delle direttive europee, che faciliti l'ingresso legale dei migranti e l'asilo dei profughi.
Se si vuol mettere fine alle condizioni istituzionali che hanno reso possibile la trasformazione del Mediterraneo in un cimitero liquido, certo sarà necessaria una revisione organica della legislazione nazionale e delle direttive europee, che faciliti l'ingresso legale dei migranti e l'asilo dei profughi.
GLOBALIZZAZIONE E MULTICULTURE. DIRITTO D'ASILO. L. MANCONI, Diritto d'asilo, uno sportello in Africa, IL CORRIERE DELLA SERA, 4 novembre 2013
Caro direttore, la strage di Lampedusa del 3 ottobre impedirà forse di chiudere ancora gli occhi davanti a un dato di realtà che non può più essere rimosso. Nel corso di un quarto di secolo, ogni giorno in quel mare sono morti mediamente 6-7 fuggiaschi che cercavano di raggiungere il continente europeo.
mercoledì 6 novembre 2013
ANTROPOLOGIA E FILOSOFIA. MULTICULTURA E GLOBALIZZAZIONE. IDENTITA', DIFFERENZA, PLURALITA'. ALUISI TOSOLINI, La filosofia e le scienze umane, Loescher, 2006
Sono qui scaricabili le pagine introduttive della sezione dedicata al percorso sulla multiculturalità, 44-47.
I punti di oggi: a) esistono almeno 3 modalità attraverso le quali si manifesta la cittadinanza oggi: polis, stato/nazione, mondo; 2) ognuna di queste modalità ha trovato referenti politici che si sono espressi in termini ideologici e nella forma di programmi politici veri e propri; 3) polis, stato e mondo rappresentano anche momenti significativi della storia come si è manifestata anche nel caso dell'Italia. Si definiscano questi punti con gli opportuni riferimenti richiesti.
COME INDIVIDUARE ALTRI ARTICOLI SULLA TEMATICA DELLA CO-DOCENZA? DIGITATE, NELLO SPAZIO DI RICERCA IN ALTO A SINISTRA, PAROLE COME 'GLOBALIZZAZIONE', 'MULTICULTURA', IDENTITA'.
I punti di oggi: a) esistono almeno 3 modalità attraverso le quali si manifesta la cittadinanza oggi: polis, stato/nazione, mondo; 2) ognuna di queste modalità ha trovato referenti politici che si sono espressi in termini ideologici e nella forma di programmi politici veri e propri; 3) polis, stato e mondo rappresentano anche momenti significativi della storia come si è manifestata anche nel caso dell'Italia. Si definiscano questi punti con gli opportuni riferimenti richiesti.
COME INDIVIDUARE ALTRI ARTICOLI SULLA TEMATICA DELLA CO-DOCENZA? DIGITATE, NELLO SPAZIO DI RICERCA IN ALTO A SINISTRA, PAROLE COME 'GLOBALIZZAZIONE', 'MULTICULTURA', IDENTITA'.
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ANTROPOLOGIA. POPOLI IN VIA DI ESTINZIONE. LA REPUBBLICA, 6 novembre 2013
Fotoprogetto: culture e uomini a rischio di estinzione
http://www.repubblica.it/esteri/2013/11/06/foto/fotoprogetto_culture_uomini_a_rischio_di_estinzione-70349375/1/?ref=HRESS-1#1
martedì 5 novembre 2013
FEMMINISMI. DONNE, VIOLENZA, LIBERTA'. INCHIESTA SULLA PROSTITUZIONE. 2. SARA GANDOLFI, L'ingegnere sposato e il diciottenne, IL CORRIERE DELLA SERA, 5 novembre 2013
È un atto segreto, nascosto, al limite si confessa agli amici o sul web. Come si fa sul sito gnoccaforum.com, sempre al limite fra favoreggiamento e chiacchiera da bar. Tra uno che chiede: «Questa chi l’ha timbrata?» e l’altro che rilancia: «Carissimi, di questa sedicente “linguista” nessuno sa niente?», s’insinua il senior member che gioisce per il ritorno nel «quartiere chic» di Milano delle Otr (prostitute on the road ): «Tornato da una gara di golf, mi indirizzo verso il centro passando in via Mascheroni, quando a un certo punto vedo un’Audi fiammante con i fari anteriori a Led accesi. Apre la porta una bionda dal sorriso “Durban”, top scollato, gonna corta con spacco e stivali». Segue descrizione dell’aggancio, della contrattazione — Vu x 5, dove Vu sta per velocità urbana, 50 km/h, ossia 50 euro — e dell’approdo in un appartamento poco lontano, con tanto di ottima conversazione finale.
domenica 3 novembre 2013
FEMMINISMI. DONNE. VIOLENZA. LIBERTA'. ERETICA, Il corpo di una donna si può vendere. Per scelta, IL FATTO, 3 novembre 2013
Il pensiero di alcune femministe targato Usa (vedi Catherine MacKinnon e Andrea Dworkin), secondo la giurista/scrittrice francese Marcela Jacub, dalla fine anni ‘90 è diventato in Francia espressione di una cultura egemone per quel che riguarda le questioni di genere. Prostituzione epornografia sono oggetto di inquisizione perché considerati “violenza” e “sfruttamento” a prescindere dal fatto che siano le stesse donne a scegliere di lavorare in quei settori.
FEMMINISMI. DONNE. VIOLENZA. LIBERTA'. INTERVISTA CON C. PAGLIA. A. FARKAS, Ci salveranno i camionisti, LA LETTURA, 3 novembre 2013
«In un’epoca di macchine magiche e incantatrici, una società che dimentica l’arte rischia di perdere la propria anima», scrive Camille Paglia nella prefazione di Seducenti immagini. Un viaggio nell’arte dall’antico Egitto a Star Wars (in uscita per Il Mulino il 7 novembre), il suo sesto libro, acclamato dalla critica, dove l’intellettuale pubblica più famosa d’America esamina 29 capolavori prima di proclamare che l’avanguardia è morta. «L’Espressionismo astratto fu l’ultimo stile davvero d’avanguardia in campo pittorico», racconta l’autrice, parlando con «la Lettura» nella Hamilton Hall della University of the Arts, nel cuore di Filadelfia, dove dal 1984 insegna Humanities and Media Studies. «Nessun nuovo stile emozionante è emerso dopo la Pop Art, che ha ucciso l’avanguardia votandosi alla cultura commerciale. Tranne le fotografie omoerotiche e sadomaso di Robert Mapplethorpe degli anni Settanta, l’arte oggi è derivativa e ripetitiva».
mercoledì 30 ottobre 2013
MULTICULTURA E GLOBALIZZAZIONE. REAS SYED, Ragazzi, che cos’è per voi la cittadinanza?, IL CORRIERE DELLA SERA, 30 ottobre 2013
In questi giorni stiamo facendo questa domanda agli studenti delle scuole superiori della Lombardia: “Che cos’è per voi la cittadinanza?” Da Milano, a Lumezzane passando per Sarezzo, Gallarate, Monza, Abbiategrasso e Vimercate le risposte non sono poi tanto diverse. Si sentono riflessioni ragionate, ma anche stereotipi e cose riferite per “sentito dire”. In tutte le classi sono i ragazzi a indicare quelli che possono essere utilizzati come criteri per l’attribuzione della cittadinanza: luogo di nascita, cittadinanza dei genitori, durata di permanenza in un Paese, legami familiari (quali matrimonio e adozione). Ma non mancano risposte stravaganti: rapporto di lavoro, meriti sportivi, buona condotta. Proprio da qui si inizia a ragionare insieme su perché questi ultimi criteri in realtà non sono utilizzati dagli ordinamenti statali: “Nessuno di noi lavora, ma quasi tutti abbiamo la cittadinanza”; “Anche quelli di noi che non sono campioni sportivi hanno la cittadinanza”; “Ma se uno va in prigione, gli tolgono la cittadinanza?”
domenica 27 ottobre 2013
COMUNICAZIONE DI MASSA, MEDIA, MODA E DOPPI SENSI. CAMPAGNA CONTRO IL CANCRO DELLA PELLE ED ALLUSIONI SESSUALI.
Una campagna per sensibilizzare l'opinione pubblica nei confronti del melanoma con evidenti allusioni sessuali. Uomini e donne, più o meno famosi protagonisti del mondo dello spettacolo internazionale, si mostrano nudi in questa campagna avviata dallo stilista americano Marc Jacobs. Continuate a leggere e capirete: 1) che cosa sia, in realtà, "l'organo più grande" cui si riferisce la malandrina T della maglietta per uomo...; 2) quale sia l'orientamento sessuale dello stilista; 3) perché nelle magliette per donne, a non essere proprio maliziosi, non c'è alcun doppio senso
ETOLOGIA E ANTI-SPECISMO. DIRITTI UMANI AGLI ANIMALI. ANAIS GINORI, "Diritti umani agli animali": la battaglia per cani e gatti degli intellettuali francesi, LA REPUBBLICA, 27 ottobre 2013
Per una volta sono tutti d'accordo. Pensatori di destra e di sinistra, europeisti o nazionalisti, conservatori o progressisti. Insieme, uniti in un'unica battaglia di principio: dare agli animali i diritti che si meritano. Non proprio trattarli come persone, ma quasi.
LA DISCUSSIONE SUL NEGAZIONISMO. A. CARIOTI, Il dilemma di Norimberga: impossibile perdonare, impossibile punire , IL CORRIERE DELLA SERA, 6 novembre 2006
Vi sono delitti così enormi che è impossibile perdonarli, ma è molto difficile anche punirli in modo equo. È il dilemma di Norimberga, ora riproposto dalla condanna di Saddam Hussein. «Purtroppo, sessant'anni dopo, siamo ancora alla giustizia dei vincitori — commenta Frediano Sessi, studioso della Shoah — che non è realmente di monito ai criminali perché non opera nel senso di sradicare la cultura della violenza. Lo disse con chiarezza Primo Levi: la vendetta non è una soluzione civile. Ma che i gerarchi nazisti dovessero sottostare al giudizio di chi li aveva sconfitti era inevitabile. Che oggi accada lo stesso, dopo tanti sforzi per affermare i diritti umani a livello mondiale, non è buon segno».
MULTICULTURA, GLOBALIZZAZIONE, MINORANZE POLITICHE, DIFESA DELL'IDENTITA'. FRANCIA. V. ACCATTATIS, Perde la destra classica, vince l'utopia lepenista della società chiusa, IL MANIFESTO, 23 ottobre 2013
GLOBALIZZAZIONE, MULTICULTURA, MINORANZE POLITICHE, DIFESA DELL'IDENTITA' NAZIONALE. STATI UNITI. M. TEODORI, Lo stile paranoico che blocca gli USA, IL CORRIERE DELLA SERA, 22 ottobre 2013
L’opinione pubblica si chiede come mai il presidenzialismo americano, un sistema decisionale rapido ed efficace, sia stato paralizzato dalla crisi che ha portato allo shutdown. La risposta sta nel «governo diviso» al cuore dell’architettura politicoistituzionale degli Stati Uniti, che prevede la netta separazione di presidenza e Congresso, dedicata non solo alla divisione dei poteri ma anche al bilanciamento dei pesi e contrappesi per arginare il potere delle istituzioni pubbliche. L’esecutivo presidenziale e il legislativo parlamentare traggono legittimità da prove elettorali distinte, e non sono collegati da alcun voto di fiducia per cui, quando c’è contrasto, possono ostacolarsi a vicenda.
MULTICULTURA E GLOBALIZZAZIONE. FRANCIA. S. MONTEFIORI, La Francia è meno francese, LA LETTURA, 26 10 2013
L’islam è lo zerbino delle nostre conversazioni, lo sfogo dei nostri dispiaceri, la prova della nostra esistenza: non mi fido, quindi sono. Meglio ancora: l’islam ci permette di odiare da progressisti, di denigrare in nome della donna, della Repubblica, della difesa degli ebrei, del rispetto della scuola o della libertà degli omosessuali; in nome dell’amore della Francia e della sua sopravvivenza». Il progressista che, al contrario di molti suoi amici, si rifiuta di odiare è Claude Askolovitch, uno dei più noti giornalisti francesi. Ebreo, di sinistra, l’anno scorso ha perso il posto di caporedattore a «Le Point» per essersi opposto a un’inchiesta-denuncia sulla carne halal (macellata secondo il rito islamico), un’inchiesta poi uscita qualche mese dopo il suo addio al giornale con il titolo di copertina, rimasto celebre, «Questo islam sfrontato».
MULTICULTURA E GLOBALIZZAZIONE. DANIELE GIGLIOLI, Il recinto mentale che esclude gli altri, LA LETTURA, 20 ottobre 2013
Le immagini dei migranti annegati al largo di Lampedusa ci turbano in modo diverso da quelle di un terremoto o di un disastro aereo. Stavano venendo qui, stavano venendo da noi. Tentavano di attraversare le nostre frontiere; e le frontiere non sono solo esterne, ma anche interne. Se li piangiamo, significa che in minima parte il loro sbarco è riuscito — la parte ahimè peggiore, quella che ci induce a solidarizzare con gli altri solo nella misura in cui sono vittime. Un piccolo pezzo di loro ha preso posto nella geografia di ciò che definiamo «noi». Ma un posto inerte, scollegato, non connesso con ciò che pensiamo di potere e dover fare. Infatti non sappiamo che fare, e l’invocazione all’Europa perché ci aiuti ha più il sapore di uno scongiuro che di una scelta razionale. Il «noi» non è arrivato all’Europa. Alzi la mano chi si sente, nell’intimo, europeo.
UN SAGGIO SULLA FILOSOFIA FRANCESE, FABIO RAIMONDI, La scommessa aperta di un sapere critico. Recensione a A. Badiou, L'avventura della filosofia francese, IL MANIFESTO, 26 ottobre 2013
Scritti in momenti diversi, i testi riuniti nel volume restituiscono un percorso di ricerca ancora in corso
Libro non facile ma utile, L'avventura della filosofia francese. Dagli anni Sessanta (DeriveApprodi, pp. 200, euro 17) di Alain Badiou, perché consente di riaprire il discorso sul rapporto tra filosofia, scienze, politica e educazione. Non so con quale criterio siano stati ordinati i testi (rispettivamente su: Deleuze, Kojève, Canguilhem, Ricoeur, Sartre, Althusser, Lyotard, F. Proust, Nancy, Cassin, Jambet-Lardreau, Rancière), ma è nell'ultimo, il più recente, che si trovano le coordinate politiche e teoriche per inquadrare il pensiero dell'autore e la sua Prefazione .
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