giovedì 28 gennaio 2021

SOCIETA' GIOVANI E RIBELLIONE. G. SCATASTA, Il futuro cominciò nel ’56, ma non fu per tutti: un saggio di Silvia Albertazzi, ALIAS-IL MANIFESTO, 24 gennaio 2021

 IL SITO DELL'UNIVERSITA'

Il dibattito intorno agli anni Sessanta non si è esaurito: ci si domanda ancora se siano stati anni in cui un normale cambiamento generazionale assunse dimensioni inaspettate e si trasformò in una svolta irreversibile, o se – come dichiarò John Lennon – alla fine del decennio, tutto era rimasto uguale, con l’unica differenza che c’era più gente in giro con i capelli lunghi.



giovedì 14 gennaio 2021

EPIDEMIE PANDEMIE E SOCIETA'. P. PERULLI, La società che si difende dalla pandemia, DOPPIOZERO, 13 dicembre 2020

 Uno schema interpretativo della grande crisi in corso sfugge a gran parte degli analisti. Gli economisti sono i più sprovveduti: faticano a spiegare l’economia, figuriamoci di fronte a un evento in cui si sommano grandezze extraeconomiche, sociali, psicologiche, morali. Anche la psicologia vede solo l’aspetto del disagio personale, ma non lo ricomprende entro coordinate più ampie. Infine le scienze esatte misurano curve e andamenti, ma non colgono gli aspetti interpretativi, comportamentali, sociali che queste grandezze esprimono.

Sarebbe necessario un modello circolare, come quello di seguito proposto, che in quattro tappe unisca fattori economici ed extraeconomici.

 

 

sabato 9 gennaio 2021

SCUOLE ED EPIDEMIA. REDAZIONE, Roma, Coronavirus, scuola, la proposta di Crisanti: "Ecco la mia idea per decidere se riaprire le scuole", REPUBBLICA.IT, 9 gennaio 2021

Un'indagine completa che salvi le scuole dal pregiudizio di essere un luogo di contagio non esiste. Così come non esistono dati che "assolvano" gli istituti dal ruolo di "super diffusori".  A sostenerlo è il microbiologo Andrea Crisanti secondo il  quale, in questo momento particolare dell'epidemia, prima di decidere se riaprire o no le strutture, occorrerebbe prima avere dati scientifici sui quale basare le scelte.

martedì 5 gennaio 2021

RIAPRIRE O NO LE SCUOLE. P. GIORDANO, La giusta scelta per le scuole: ripartire (subito) dai dati, CORRIERE.IT, 5 gennaio 2021

 ue ore di Consiglio dei ministri partoriscono una dilazione di quattro giorni nell’apertura delle scuole superiori. Poche ore prima di quella decisione, veniva dato l’annuncio di possibili «zone bianche» in cui, così s’ipotizza dal nome, il contagio praticamente non c’è. Il coordinatore del Comitato tecnico scientifico Agostino Miozzo si augura una decrescita della curva da metà mese, ma tutti noi ci prefiguriamo in zona gialla da lunedì. Intanto i principali indicatori dell’epidemia dicono tutt’altro e i contagi giornalieri restano sopra diecimila. Sembrava impossibile superare certi culmini di confusione dei mesi scorsi, ma ci siamo riusciti.Singolare è soprattutto lo stravolgimento del principio di causalità: siamo costretti a estrapolare le informazioni alla base delle decisioni dalle decisioni stesse, e non viceversa. Mai che venga presentata una situazione e da quella ci si muova a determinate conseguenze. Mai che vengano chiariti dei criteri e, in ragione di quelli, siano poi enunciate le misure. Perché aprire le scuole superiori l’11 gennaio e non il 7? E perché non il 18 o il primo febbraio allora? Perché l’ipotesi del 50% in presenza al posto del 75%? Su quale proiezione di quale modello sono formulati questi scenari? Quali sono gli elementi fattuali e quali quelli interpretativi?