mercoledì 27 marzo 2019

SCUOLA UNA PROFESSIONE AL FEMMINILE. REDAZIONE, Scuola e carriera penitenziaria: le donne sono la maggioranza nella Pa, REPUBBLICA.IT, 25 marzo 2019

La scuola è il comparto della Pubblica amministrazione a più spiccata presenza femminile. In cattedra ci sono nel 79 per cento dei casi donne. Nel complesso. il mondo della Pa conta il 56,6% di presenza femminile, su un totale di 3 milioni di dipendenti.

lunedì 25 marzo 2019

SPIRITUALISMO FILOSOFIA RELATIVISMO ANTROPOCENTRISMO. E. BENCIVENGA, Recensione a M. Buber, Il problema dell'uomo, IL SOLE 24 ORE, 17 marzo 2019


«Il fatto fondamentale dell’esistenza umana è l’uomo con l’uomo. Ciò che caratterizza in modo peculiare il mondo degli uomini è innanzi tutto il fatto che qui, tra essere ed essere, intercorre qualcosa che non ha l’eguale nella natura.» Queste due frasi compaiono verso la fine del Problema dell’uomo di Martin Buber, originariamente un corso tenuto dall’autore a Gerusalemme nel 1938, pubblicato in ebraico nel 1943, in inglese nel 1947 e in tedesco nello stesso anno, tradotto dal tedesco in italiano nel 1954 e ora riproposto in un’edizione riveduta da Marietti 1820. In esse si esprime con chiarezza quel che incondizionatamente ed entusiasticamente approvo del suo pensiero e quel che ne rifiuto con altrettanta fermezza.

martedì 19 marzo 2019

SOCIETA' FUORI CONTROLLO. LA TERRA E' PIATTA. REDAZIONE, "Siamo terrapiattisti e quindi il treno non lo paghiamo". L'Intercity fermo un'ora, REPUBBLICA.IT, 19 marzo 2019

La terra è piatta, noi siamo terrapiattisti, ambasciatori fuori da ogni giurisdizione planetaria e quindi il biglietto del treno non lo paghiamo". I bigliettai dell'Intercity Milano Ventimiglia sono rimasti stupefatti davanti a quattro signori che, alla richiesta di mostrare il biglietto, hanno risposto con tono fermo sulla loro origine allungando pezzi di carta plastificati con nome, indirizzo.

FISICA QUANTISTICA E REVERSIBILITA' DEL TEMPO. E. DUSI, Scienziati riescono a invertire il corso del tempo. Su un computer quantistico, REPUBBLICA.IT, 13 marzo 2019

LA PRIMA parte del titolo fa sognare: "Ribaltare la freccia del tempo". La seconda ci riporta alla realtà: "Usando un computer quantistico". L'articolopubblicato su Scientific Reports spiega come superare il secondo principio della termodinamica: più che una legge della fisica, un destino. E' la regola secondo cui l'entropia aumenta sempre, il latte versato non può essere recuperato, l'uovo rotto non si ripara e nella vita si può solo invecchiare. Il superamento, c'è da precisare, è solo virtuale e riguarda quel mondo infinitamente piccolo che è governato dalle leggi bizzarre e controintuitive della meccanica quantistica. Gli autori dell'Istituto di fisica di Mosca, dell'Argonne National Laboratory negli Stati Uniti e del Politecnico di Zurigo hanno fatto "ringiovanire" tre qubit, o quantum-bit: le unità di misura dell'informazione dei computer quantistici.
 
Ma tornare indietro nel tempo, almeno teoricamente, è possibile? E' la domanda preliminare, da affrontare prima di "passare all'azione". I ricercatori hanno preso carta e penna e - al tavolino - hanno calcolato la sorte di un immaginario elettrone. In un primo momento si trova in un punto abbastanza definito. Man mano che il tempo passa, il volume di spazio in cui potrebbe collocarsi aumenta. L'entropia in azione fa sì che diventi sempre più difficile individuare la sua posizione esatta. Ma non è impossibile immaginare una forza che faccia tornare esattamente il nostro elettrone nella posizione di partenza. "Sarebbe come vedere un signore che inciampa e cade per terra. Contemporaneamente, immaginare un altro signore che gli dà una spinta uguale e contraria, facendogli ripercorrere all'indietro ogni movimento effettuato durante la caduta e riportandolo nella posizione di partenza. Questo equivarrebbe a invertire la freccia del tempo" spiega Paola Verrucchidell'Istituto dei Sistemi Complessi del Cnr a Firenze.

sabato 16 marzo 2019

RELIGIONE POLITICA COMPAGNIA DI GESU'. S. MAGISTER, La Compagnia di Gesù allo sbando. L’atto d’accusa di un grande gesuita, L'ESPRESSO, 15 marzo 2019

Mi sembra di essere in buona Compagnia…”. Così un esultante Antonio Spadaro ha salutato via twitter l’uscita di “Confesiones de jesuitas”, la riedizione ampliata di un libro già pubblicato nel 2003 col titolo “31 jesuitas se confiesan”, nel quale ora compare anche lui, assieme ad altri 37 suoi confratelli tra cui alcuni di prima grandezza, vivi e defunti, da Avery Dulles a Carlo Maria Martini, da Roberto Tucci a Tomás Spidlik, da Jon Sobrino a Robert F. Taft, da Adolfo Nicolás ad Arturo Sosa Abascal, ultimi due generali dell'ordine fondato da sant'Ignazio di Loyola.

mercoledì 13 marzo 2019

USA DIRITTO ALL'ISTRUZIONE MERITI E CORRUZIONE. REDAZIONE, Ammissione ai college Usa, ecco la lista degli accusati, CORRIERE.IT, 13 marzo 2019

La procura di Boston ha incriminato una cinquantina di persone per aver pagato mazzette di denaro in cambio dell’ammissione dei figli in prestigiosi college come Yale, Stanford e la University of Southern California. La lista degli imputati comprende 33 genitori, 13 tra coach e dirigenti scolastici e un imprenditore californiano che avrebbe fatto da tramite incassando 25 milioni di dollari dal 2011. Si tratta William Rick Singer fondatore di «The Edge College and Career Network», una società di consulenza per l’ammissione ai college fondata nel 2007 e con sede a Newport Beach, in California. Singer è anche l’amministratore delegato della Key Worldwide Foundation, una ong che aiutava gli studenti a superare i test con metodi non leciti. Insieme a Singer lavorano Steven Masera e Mikaela Sanford.


SCUOLA EDUCAZIONE APPRENDIMENTO. M. SANDRINI, Sbagliando si impara, soprattutto a scuola. Alla faccia della competizione, IL FATTO, 12 marzo 2019

Pier Paolo Pasolini scriveva: “Io sono un uomo che preferisce perdere piuttosto che vincere con modi sleali e spietati. Grave colpa da parte mia, lo so! E il bello è che ho la sfacciataggine di difendere tale colpa, di considerarla quasi una virtù”, (Vie Nuove, n. 42, 1961). Sono parole ormai antiche che, però, aprono una porta sul futuro, in particolare su quello dell’educazione. Su un’educazione diversa da quella che conosciamo, che includa il fallimento come elemento fondamentale dell’esperienza umana.

martedì 12 marzo 2019

ANNIVERSARI INTERNET. T. B. LEE, La lettera di Berners-Lee: "Il mio Web ha 30 anni. Ma ora va riformato", REPUBBLICA.IT, 11 marzo 2019

OGGI, a trent’anni di distanza dalla mia proposta di un sistema di gestione delle informazioni, metà del mondo è online. È l’occasione giusta per festeggiare i progressi compiuti finora, ma anche per riflettere sugli obiettivi futuri. Il Web è diventato una pubblica piazza, una biblioteca, uno studio medico, un negozio, una scuola, uno studio di progettazione, un ufficio, un cinema, una banca e molto di più. Ovviamente col moltiplicarsi delle funzioni e dei siti il divario tra chi è in rete e chi no cresce, rendendo quanto mai urgente garantire a tutti l’accesso al Web.
Immagine AFP dal sito di REPUBBLICA.IT

giovedì 7 marzo 2019

LA MORTE DI JEAN STAROBINSKI. S. BLIN, Mort du critique littéraire et psychiatre Jean Starobinski, LIBERATION, 6 marzo 2019

Historien des idées, théoricien de la littérature et médecin, le critique Jean Starobinski est mort le lundi 4 mars à 98 ans.

Né en 1920 à Genève dans une famille d’origine polonaise, il a introduit en France une lecture inédite des Lumières. Avec la Transparence et l’Obstacle (1957) et Accusez et Séduire (2012), ce spécialiste du XVIIIe siècle a renouvelé la critique de Rousseau, Montesquieu et Diderot.

martedì 5 marzo 2019

ORIGINI DEL CARNEVALE. M. BELPOLITI, Martedì Grasso: chi ha inventato il Carnevale?, REPUBBLICA.IT, 3 marzo 2019

Nel febbraio del 1788 Goethe è a Roma e vi descrive il Carnevale che si sta celebrando. Il Carnevale romano, scrive, non è certo una festa concessa al popolo, ma che “il popolo si concede”. Gli appare come la continuazione in altra forma degli svaghi domenicali e festivi che si permettono. A partire da Capodanno si aprono i teatri, e questo indica l’inizio del Carnevale stesso. Lo spazio dentro il quale si celebra è quello che va dalla piazza di Santa Maria del Popolo al Palazzo Venezia. Lungo via del Corso, che Goethe misura in tremilacinquecento passi, si svolge la festa.